CIVIRE v.

0.1 cevette, civia, civía, civir, civire, civirne, civiva.

0.2 Fr. ant. chevir (DEI s.v. civire).

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Lett. sen., 1305.

0.7 1 Giungere a capo, arrivare a meta. 2 Procacciare, provvedere.

0.8 Elisa Guadagnini 30.09.1999.

1 Giungere a capo, arrivare a meta.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 69.2, pag. 140: «A te sì non convien far disfidaglia, / Se ttu vuo' ben civir di questa guerra: / Lasciala far a' gran' signor' di terra, / Che posson sof[f]erir oste e battaglia.

2 Procacciare, provvedere.

[1] Lett. sen., 1305, app. lett. 1, pag. 73.22: E per piue letare n'avete divisato le grandi dispese di neciesitae 've voi sete di costà, e come per ongnie modo vi prochaciavate di ristrengniare e di risparmiare de le spese, e che per isparmio che faciavate no vi credavate potere civire de le nostre rendite di costà.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII. 10, pag. 578.1: Io ho testé ricevute lettere da Messina, e scrivemi mio fratello che, se io dovessi vendere e impegnare ciò che ci è, che senza alcun fallo io gli abbia fra qui e otto dì mandati mille fiorin d'oro, se non che gli sarà tagliata la testa; e io non so quello che io mi debbia fare che io gli possa così prestamente avere: ché, se io avessi spazio pur quindici dì, io troverei modo da civirne d'alcun luogo donde io ne debbo aver molti più, o io venderei alcuna delle nostre possessioni...

[u.r. 03.11.2020]