DISABITATO (1) agg.

0.1 desabetata, desabetate, desabetato, desabitada, desabitado, desabitao, disabetate, disabitata, disabitate, disabitati, disabitato.

0.2 V. disabitare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.7 1 Privo di abitanti.

0.8 Pär Larson 23.03.1999.

1 Privo di abitanti.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 31.16: E anco en questo mare trovamo isole asai, come Cecilia e Sardenna e Cipri e Corseca e molte altre, e piccole e grandi, e abetate e desabetate.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 22.14: E sappiate che quelli d'India sono la maggiore gente del mondo, e grande parte di quell'isola è disabitata per lo grande calore che v'è.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 28, pag. 234.18: Andando Catone per lo disabitato diserto, avendo grandissima sete, lui e l'oste sua trovarono un giorno una grandissima fontana intorniata di molti serpenti, e ne la fonte ve n'aveva assai di quelli.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 9, pag. 40.23: Pone apresso il luogo. Dice che fu il diserto: è luogo solitario, disabitato di genti. Questo fue quel diserto ch'è presso a Gerico, ove dice il vangelo che fu trovato quell'uomo fedito.

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 120, pag. 191.18: l'uomo truova una provincia verso mezzodie, ed è a le confini de l'India, ch'è chiamata Amien. Poscia va l'uomo XV giornate per luogo disabitato [e] sozzo, ov'à molte selve e boschi, ov'à leofanti e lunicorni assai e altre diverse bestie assai; uomini né abitagioni non v'à.

[6] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 97-111, pag. 348, col. 1.27: Che come. Çoè, 'come lo ditto Montemalo fo vinto dall'Occellatoio nel muntare, cussí serà vinto nel c[h]elare' e nota che lo ditto Montemalo è desfatto e desabitado, quasi a dire: 'lo ditto Occellatoio serà anche in tanta ruina, che avançerà quella de Montemalo'.

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 15.7: Io avea passato il monte Menalo, luogo orribile per lo nascondimento delle fiere salvatiche, e li spineti del gialato Liteo, e 'l monte Cilleno; e quinci n'andai nelle sedie di Licaon re d'Arcadia, e entrai nelle disabitate case del tiranno...

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 14.12: ordinò d'uscire di quelli luoghi, e di cercare nuovi luoghi; ed a quali contrade sia venuto per venti; e di cercare chi tenga quelli luoghi o uomini o fiere, perciò che li vedi disabitati; ed ordinò di ritrare a li compagni quello che sentisse.

[9] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 15, pag. 155.12: E aciò che il luogo dove egli abitava non rimanesse disabitato, pregò Florenzio che rimanere vi dovesse.

[10] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 151, vol. 1, pag. 325.7: Il detto monte ecelso si è il più alto monte della Quarantana: et in capo si è una chiesa disabitata; e intorno si è diserto, disabitato, e tutto monti, colli e valli sterili, sanza erba e sanza acqua.

[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 13, vol. 1, pag. 79.11: per la detta mutazione del cielo è mutata la qualità della terra e dell'aria, e dov'era abitata e sana è oggi disabitata e inferma, et e converso.

[12] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1 cap. 4, pag. 11.7: In quel tempo il paese era diserto e disabitato; e, secondo che l'uomo conta, una lupa discese dalle montagne, e venne alla riviera per bere, ed al piangere de' fanciulli, si dirizzò inverso loro... || Cfr. Liv. I, 4: «Vastae tum in his locis solitudines erant».

[13] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), cant. 4. ott. 21.2, pag. 60: Il puzzo fu sí duro, crudo e forte, / ch'uscí di quel canal disabitato / che questa Lena, / [[...]] / a gridar cominciò...

[14] Metaura volg., XIV m. (fior.), App. B, L. 2 capp. 22-23, pag. 326.13: E secondo che sapemmo e udim[m]o dire a uomini degni di fede ch'avieno navicati que' mari tra Ingilterra e Irlanda infino a l'isola disabitata chiamata Ultima Tile, quello mare spira com'uno corpo sensibile, e ritrae lo suo spirito e buttando due volte tra die e notte.

[15] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 1.2, pag. 255: In forma quadra era il loco ch'io dico, / disabitato tutto e senza porte, / messo in dispregio per vecchio e antico.

[16] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII. 7, pag. 542.29: E ancora mi ricorda essere non guari lontana dal fiume una torricella disabitata, se non che per cotali scale di castagnuoli che vi sono salgono alcuna volta i pastori sopra un battuto che v'è a guatar di lor bestie smarrite, luogo molto solingo e fuor di mano...

[17] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 14, pag. 117.10: per li Sirti d'Africha, coè le secche di Barberia, per lo qua· luogho veruno si misse a ppassare mai né andare, il qua· luogho è disabitato da ogni gienerazione di giente e cose, salvo che v'à dentro d'ogni ragone e gienerazioni serpenti...

[18] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 179.14: E açò che lo logo dunde ello abitava non remanese desabitao, pregà Florencio ch'elo ge devese romanei'.

[u.r. 22.10.2008]