DISAVVENTURATO agg.

0.1 desaventurado, disaventurata, disaventurate, disaventurati, disaventurato, disavinturata, disavventurata, disavventurati, disavventurato.

0.2 Cfr. avventura.

0.3 Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Che ha cattivo esito, insuccesso. 1.1 Che procura infelicità. 1.2 [Qualifica negativamente la voce media fortuna]. 2 Che ha cattiva sorte, infelice, sfortunato. 2.1 Degno di commiserazione. 2.2 Degno di persona che ha cattiva sorte. 2.3 Povero di spirito, meschino. 3 Che è causa di cattiva sorte, o che ne è segno.

0.8 Pietro G. Beltrami 24.04.1998.

1 Che ha cattivo esito, insuccesso.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 136.14: e più volte in parte dell'oste di Anibal, Fabio diede grandissimi danni; e [al]li smariti Romani, per tante disaventurate battaglie paurosi, diede speranza non solo di potersi avisare col nimico, ma eziendio di poterlo vincere; e così restituì la replubica, come dice Ovidio di Ponto.

1.1 Che procura infelicità.

[1] Valerio Massimo, sec. red., c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 8, pag. 459.6: Ma Blossio non con silenzio onesto, né con savie parole volle diffendere la sua salute, acciò che in alcuna parte non abandonasse la memoria della disaventurata amistade. || Cfr. disventurato 0.6 N.

1.2 [Qualifica negativamente la voce media fortuna].

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 318, vol. 2, pag. 489.8: e così per le peccata de' Fiorentini seguì la pestilenzia a la disaventurata fortuna ch'egli aveano ricevuta.

2 Che ha cattiva sorte, infelice, sfortunato.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 176.18: E certo, se noi potessimo bene provare che Ligario non fosse stato in Africa al postutto, o se noi con onesta e con pietosa menzogna volessimo aiutare uno misero e uno disaventurato cittadino, non si converrebbe ad omo mortale, in tanto pericolo e in tanto affanno d'uno cittadino, contrastare né argomentare contra la nostra bugia.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 4, pag. 239.12: La disaventurata Dido volgendo la sanguinosa spada, bagnate le gote di tremanti machie e palida per la futura morte, passa le porte dentro della casa, e sale furiosa in su l'alto legnajo, e la spada d'Enea, dono non domandato per usarlo qui, trasse del fodero.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 37.11: Ella si pasce delle foglie delli arbori, e della amara erba, e disavventurata ispesse volte giace in su la terra ignuda in luogo di letto, e bee ne' torbidi fiumi. E quella umile, quando volle distendere le braccia ad Argo per chiederli mercè, no trovò braccia...

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), proemio. osservazioni, pag. 79.10: Essendo cierto il disavventurato padre del suo caro figliuolo, e trovando la cagione, non si attiene ad altro parlamento, se non che al re Anfaleus il fa manifesto.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 112.22: Et comu Eneas approximau in killu locu, canuxiu a Dido per la obscura umbra; et lagrimandu cum dulci amuri li parlau et dissi: «O disavinturata Dido, ben dunca mi dissi viru lu missaiu ki mi vinni, et dissi cumu tu eri morta et cum ferru havivi finutu la vita tua.

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 43, pag. 76.17: o disavventurato Evandro, vedrai tu cogli tuoi occhi lo tuo figliuolo morto...

[7] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 26.22: Açò che non para che io sia avaro, conçò sia chosa che basti alli miei servi per pena ch'elli hanno de mi chosì desaventurado signore, io voglio che tu donis a quelli miei servi X deneri d'oro, et chomperinosi ço ch' elli vogliono, et faççano festa.

2.1 Degno di commiserazione.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 518.24: Et a ciò che l'armata giovanaglia più lungamente nutricasse le sue interiora colle sue medesime interiora, non dubitaro d'insalare le disaventurate reliquie de' corpi morti.

2.2 Degno di persona che ha cattiva sorte.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 3, pag. 227.17: Allora, fuggendo tutti, io guardo tra le diserte tane delle fiere e tra le case, già sono tre mesi, e per lo suono de' piedi e per la boce, tremando, temo; e li rami mi dànno disavventurata vittuaria; bacche e pietrose cornie e, divelte le radici, l'erbe pascono me.

2.3 Povero di spirito, meschino.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 1, 2, pag. 34, col. 2.32: Signore mio Gesù Cristo, io sono quello peccatore malvagio, più disavventurato che ogni misero, più abbominevole che ogni scellerato, il quale ho offeso la tua maestade...

3 Che è causa di cattiva sorte, o che ne è segno.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 12.32: Io sono quella che ti donai la mia virginitade la quale fue offerta a disavventurati uccelli; ed io casta fui ricinta colla mano della falsa cintura.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 436.20: Quelli, smariti di tanta crudelezza, abandonarono lei, rinu[n]ziarono alli Signori del tempio la disaventurata novella...

[u.r. 05.12.2012]