DISVOLERE v.

0.1 desvol, desvoler, desvolere, dexvolea, disvoglia, disvoglio, disvogliono, disvole, disvoler, disvolere, disvolete, disvolse, disvorrei, disvuol, disvuole, disvuoli.

0.2 Da volere.

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Trebaldino Manfredini, XIV pm. (perug.).

0.7 1 [In opp. a volere:] non volere. 1.1 Sost. 1.2 Rifiutare, rifuggire, disdegnare.

0.8 Gian Paolo Codebò 24.07.2012.

1 [In opp. a volere:] non volere.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 20, pag. 136.15: [26] Et Salustio disse che «volere (e) disvolere [una] cosa con altrui è ferma amistade».

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 1.74, pag. 5: Donque como de merto avrò onore? / Ché sì como l'Autore / pon, ch'amistà di core / è voler de concordia e desvolere, / faite voi me, ché zo volete ch'eo.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 2.37, vol. 1, pag. 25: E qual è quei che disvuol ciò che volle / e per novi pensier cangia proposta, / sì che dal cominciar tutto si tolle, / tal mi fec' ïo 'n quella oscura costa, / perché, pensando, consumai la 'mpresa / che fu nel cominciar cotanto tosta.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 2, 37-42, pag. 59, col. 2.2: E qual è quei. Qui mostra per exemplo com'el dexvolea quello ch'avea comenciado.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 14, vol. 3, pag. 324.27: E ben disse il propio meser Farinata, l'antico delli Uberti, dimandato che cosa era parte, cavallerescamente in brieve rispuose: «Volere e disvolere per oltraggi e grazie ricevute»; e ffu vera sentenzia.

[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 63.7, pag. 608: Colui che sotto a signoria se trova, / non pò seguir del tutto el suo volere, / ma spesso li convèn l'altrui piacere / antiponer al suo, se i nòce o giova. / E donqua, sì ciascun sua mente mova / a quel volere ed a quel desvolere, / che vole o che desvol chi l' ha 'n podere; / e diletto nel cor d' ognun li piova.

[7] Trebaldino Manfredini, XIV pm. (perug.), 12.2.14, pag. 793: E d'engannare altrui non n'ho talento, / ma' te, che dice: - Voglio, - e poi: - Disvoglio. -

[8] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 241-50, pag. 78.27: Mobili tutte e senza alcuna stabilità sono: in una ora vogliono e disvogliono una medesima cosa ben mille volte, salvo se di quelle che a lussuria appartengono non fosse, perciò che quelle sempre le vogliono.

[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 119.42, pag. 156: Madonna - dissi - già gran tempo in voi / posi 'l mio amor, ch'i' sento or sì infiammato, / ond'a me in questo stato / altro volere o disvoler m'è tolto.

1.1 Sost.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 63.6, pag. 608: Colui che sotto a signoria se trova, / non pò seguir del tutto el suo volere, / ma spesso li convèn l' altrui piacere / antiponer al suo, se i nòce o giova. / E donqua, sì ciascun sua mente mova / a quel volere ed a quel desvolere, / che vole o che desvol chi l' ha 'n podere...

[2] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 27, pag. 23.12: Allora la Caterina dice a llei: «Madonna mia, voi sapete che in me non istà il mio volere nè disvolere, anzi nel vostro figliuolo Giesù ogni mia volontà e non in me».

1.2 Rifiutare, rifuggire, disdegnare.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 6.3, pag. 214: Ora parrà s'eo saverò cantare / e s'eo varrò quanto valer già soglio, / poi che del tutto Amor fug[g]h' e disvoglio, / e più che cosa mai forte mi spare: / ch'a om tenuto saggio audo contare / che trovare- non sa né valer punto / omo d'Amor non punto...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 90.15, pag. 241: dunque perché più ti lamenti o doli? / Ché tu dimostri ben [questo] in aperto: / che tu disami lei e la disvuoli; / e ciò nom puoi tener punto coverto.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 280, pag. 309.6: Sì vi dico, dama, ch'io conosco che Amore lo vuole e, quand'elli lo vuole, io no lo degho contradire né disvolere, anzi vi servirò a tutto suo apiacere, ch'io so veracemente che' me ne rendarà buono guidardone.

[4] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 9, O sola eletta, 4, pag. 53: O sola eletta e piú d' ogne altra degna / d' esser chiamata madre de Colui, / che solo eternalmente vive e regna, / non desvoler che 'l tuo devoto, a cui / sempr' hai concessa tua misericordia, / parli di te, che preghi ognor per nui.

[5] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 27.5, pag. 65: Però ch' esso era Dio e[d] [e' sì] volse / diventar uom per te, el rede[n]tore, / e da infernal furia sì ci disciolse, / e colui che sommo era creatore / diventar creatura non disvolse, / e colui che sommo era imperadore / volse qua giù, per te, diventar servo; / come donque sarai vèr lui protervo?

[u.r. 14.09.2021]