DOTTANZA s.f.

0.1 doctança, doctanza, dotança, dotansa, dotanza, dotanze, dotanzi, dottança, dottansa, dottanza, dottanze, doutansa, duttanza.

0.2 Da dottare.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Lett. sen., 1262; Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Nocco di Cenni, XIII sm. (pis.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.).

In testi sett.: Framm. Queste Saint Graal, XIV (ven.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. senza dottanza 2.1.

0.7 1 Paura, timore. 2 Dubbio, incertezza, esitazione. 2.1 Locuz. avv. Senza dottanza: senza dubbio. 2.2 Rischio; incertezza di riuscita o successo (rif. ad un'operazione finanziaria in [1]). 2.3 Incertezza o oscurità di significato (rif. ad un testo).

0.8 Gian Paolo Codebò 02.12.2001.

1 Paura, timore.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 5.40, pag. 77: Molt'è gran cosa ed inoiosa / chi vede ciò che più li agrata, / e via d'un passo è più dotata / che d'Oltremare in Saragosa / e di bataglia, ov'om si lanza / a spad'e lanza, in terra o mare, / e non pensare / di bandire una donna per dottanza.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 4.21, pag. 76: Se mi sète sì fèro com' parete in vista / e noioso secondo la ria dimostranza, / ancidetimi adesso ch'eo vivo più trista / che quand'eo fosse morta; tant'ho grande dottanza!

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 7, pag. 14.12: E più anco che ellino perdaranno la vertù della grandezza dell'anima, se non imprenderanno mai gran cosa a fare, per dottanza di non perdere ei loro denari.

[4] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 7 parr. 3-6.16, pag. 24: ond' io pover dimoro, / in guisa che di dir mi ven dottanza.

[5] Poes. an. urbin., XIII, 25.41, pag. 597: Accusar non me sacço, - tanto so' obtenebrato, / perké 'l mio core è iaço - e ffredo del peccato; / aio grande doctança ked io non sia dannato...

[6] Nocco di Cenni, XIII sm. (pis.), 5, pag. 319: Greve di gioia - pò l'om malenansa / far per forsa mostransa / in vista, ben se 'l cor d'ess'è ripieno; / simil di noia - far pot' allegransa, / stando 'n fera dottansa / che pur le pene c'ha sempre lì stieno.

[7] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 14.63, pag. 531: Cun Dio fa' la forteça, / se nno voli de morte aver doctança!».

[8] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 20, pag. 25.34: et perciò connosco che voi non siete micca Breus, ma voi lo dite per farmi paura e doutansa e per vedere lo mio contenente in questa aventura. -

[9] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 204.29: E mentre che Ciesare istava in dotanza di sì grande cosa incominciare, chome di passare Rubicone armato contro al comune di Roma, ed egli dimorava sopra la riva tutto isbigotito, la imagine disparve… || Classificabile anche sotto 2.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 13, vol. 2, pag. 231.29: O pacha fidi di jurari per infelici duttanza di morti! Ma tu, smisurata dulciza di ritiniri lu spiritu, aduci quisti cutal fururi, certu contrastandu a lu modu di la rasuni, la quali cummandau amari la vita et non timiri la morti.

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 6, vol. 2, pag. 597.23: il valente capitano certificato già de' vecchi errori in simili atti commessi, poco pregiando nel segreto suo e lloro voglie e consigli, e non avendo loro autorità né grandigia in dottanza, di fuori mostrava volere seguire loro talento, e nel petto tenea racolto il suo…

[12] Framm. Queste Saint Graal, XIV (ven.), pag. 478.30: e 'l Santo Spirito se ferì entro elli in visa [de fogo] e li conforta et asegura [de quelo ch'e]li era in gran dotança chè eli [temeva] de no 'l veder plù in sto mon[do.

[13] Tristano Veneto, XIV, cap. 55, pag. 83.24: Tristan aveva paura e dotança che algun no sovravignisse là dentro…

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 182.31: Perzò te voglyo fare assapere certamente che le toy parole non me dayno doctanza ma, se da chì a duy anni la spata mia me viverrà in mano, spero senza fallo tanto valere in prodeze de mia securanza che, non solamente tu, ma tutti li altri mayuri de quisto exiercito tuo chi so' venuti a darenomme brega e vattagly, in questa mia patria, ove so' venuti, per le mano mey morerrayno crodelemente.

2 Dubbio, incertezza, esitazione.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 16.16, pag. 60: da voi è nato quel che mi costrinse: / be· llo direi, ma ho dottanza come.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 7.20, pag. 133: Per tradimento sono dismarruto, / del qual null'omo potesi guardare, / e son sì preso e sì forte feruto, / c'agio dottanza di poter campare…

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 55, vol. 4, pag. 190.18: Ma in questo argomento dee il parlatore guardar tre cose. Prima, che quella cosa, ch'egli prende da lunga, per simiglianza di sua cosa, sia certa e senza dottanza, chè cosa dottosa dee esser provata per certe ragioni…

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 7.34: Oh Dio! chi sapesse bene tutta l'entrata, e la canzone, com'elli vi troverebbe di buone notolette! che elli non è dottanza che nella canzone, che la sapienzia di Dio fece quelli che 'nsegna li uccelli a cantare non abbia mottetti di note dolci e sovrane, ancora v'abbia elli poco di lettera.

2.1 Locuz. avv. Senza dottanza: senza dubbio.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 1.12, pag. 2: La terza Cortesia fu, san' dottanza; / La quarta, Compagnia, che fe' dolore… || Puro riempitivo metrico-rimico nell'enumerazione (cfr. Contini).

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), pag. 385.29: Quando lo re Marco intende e ode che T. si muore senza dottanza e ch'elli non puote scampare, molto è più lieto ch'elli non fue già è grande tempo.

2.2 Rischio; incertezza di riuscita o successo (rif. ad un'operazione finanziaria in [1]).

[1] Lett. sen., 1262, pag. 277.15: (E) intesi chome no vi piacie il diposito q(ue) vi divisai ch'aveva fato in Sa· Iachomo di P(r)ovino, p(er)ché diciete q(ue) no sono buone gienti (e) che la chor[t]e (e) i Fiorentini vi sono molto signiori. Unde sapiate q(ue) p(er)ciò no pare .......... neuna dotança, (e) parmi q(ue) sia molto buono diposito…

[2] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 4.48, pag. 76: Ancor ci ha più dottanza, / ca li stretti carnali, / veg[g]endo che l'uom cali / in poca d'ora, che stea al di sotto, / ciascun ti cessa e non ti fa motto.

2.3 Incertezza o oscurità di significato (rif. ad un testo).

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 2, par. 1, pag. 129.30: Innanzi tuttavia che delle cose proposate noi riguardiamo, acciò che non per la multipricità de' nomi, de' quali nelle cose cierche principali noi useremo, avengha alqune dottanze o enprichazioni di sentenze le quali volglamo adaprire, noi distingueremo le singnificazioni di quelli, siccome dicie Aristotole nel primo libro…

[u.r. 10.06.2010]