DUBITANZA s.f.

0.1 dovetanza, dubbitansa, dubetança, dubitança, dubitansa, dubitanza.

0.2 Da dubitare.

0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior); Betto Mettefuoco, XIII sm. (pis.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1288); Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. avere dubitanza 1; senza dubitanza 1.1; stare in dubitanza 1.

0.7 1 Dubbio. Locuz. verb. Avere dubitanza, stare in dubitanza: dubitare. 1.1 Locuz. avv. Senza dubitanza: senza dubbio. 2 Contraddizione, oscurità di senso; difficoltà di interpretazione (tale da indurre al dubbio). 3 Timore, paura. 3.1 Esitazione. 4 Rischio, pericolo. 4.1 Incertezza (rif. a situazione o evento che si mostra suscettibile di diversi sviluppi).

0.8 Gian Paolo Codebò 30.03.2000.

1 Dubbio. Locuz. verb. Avere dubitanza, stare in dubitanza: dubitare.

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 7, pag. 17: Lu decitore se non cansa: / se·nne avete dubitanza, / mo'n vo mostra la claranza / a li dubitanti per privanza.

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), Provenzano, 13, pag. 908: Non ò già dubitanza / ke non sarà punito: / a·llor non fa gueglianza / se 'l Comune è ferito.

[3] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 416, pag. 423: Essa stando nel suo tornare / prese conforto de grande sperança: / sì come ella lo vide encrociare / e ancho morire per nostra salvança, / così fo certa del suscitare, / unde ella nonn ebbe giemai dubitança; / ma sempre stette forte nella fede / per la quale è salvo chi a lei crede.

[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 282, pag. 29: Avea uno libro in mani, tractava de una storia; / sopre lu quale versicto, àgiolu 'na memoria, / crux nanti che io lo complisse, se, ecco, in questa victoria; / ma io no saccio como, coscì Deo me degia sua gloria. / Pur de vuj agio dubitanza / che nullo ne no agia minuanza».

[5] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 197.8, pag. 272: ma pure, atato forte da speranza, / del sí e del no stava in dubitanza.

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 144.30: Item, la negaciuni di Petru fu grandi gloria di Cristu, la dubitanza di Thumasi vinia in mancamentu di Cristu.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 149.16: ma de una cosa sto in dovetanza, nén fuorsi abandonatamente te puorte allo combattere, perzò te prego multo che te digi ben guardare la toa persone e digite recessare da onnen follia, chà modo non è tiempo de yuochy vacantuse...

1.1 Locuz. avv. Senza dubitanza: senza dubbio.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 5.21, pag. 77: Di mispregianza- Amor mi scusa, / se gioia per me e cominzata / di voi che tant' ò disïata, / e sonne in vita cordogliosa; / ca, bella, sanza dubitanza, / tutte fiate in voi mirare, / veder mi pare / una maraviliosa simiglianza.

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 30.7, pag. 57: Zascunn omo dé aví' temperanza / innel'alteza, po' che l'ha 'quistata, / che non disenda sí como balanza / da l'una parte ch'è tropo carcata; / e quanto la uncina piú l'avanza / alura è la desesa piú noiata; / posa l'invidia, senza dubitanza, / che fa trabucar l'omo a la fiaita.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 126 (?), 8, pag. 202: E vo piangendo e moro di paura, / poi che mi vidi in tanta sicuranza / di quella, ch'è più bella criatura / che Deo formasse senza dubitanza.

[4] Betto Mettefuoco, XIII sm. (pis.), 70, pag. 295: Sag[g]io son, ché fermato / son sensa dubitansa / laove compose Cristo / bellesse tante, c'altrui fanno oltrag[g]io...

[5] Rime Mem. bologn., 1301-24, (1320) 78.19, pag. 106: Credo murire / çença dubitança / s' a mi no vene / quella che amo / sopro on' altra amança, / çò è la mia spene.

[6] Corpo di Cristo, c. 1369 (tosc.), st. 2.3, pag. 139: Acciò che voi abiate ferma credenza / che l'ostia consegrata per certenza / è 'l corpo di Cristo senza dubitanza, / un bel miraculo ve ne dirò in presenza / d'un giovane ch'era un grande brobbione, / che 'l corpo di Cristo nonn- avìa in divozione.

2 Contraddizione, oscurità o incertezza di senso; difficoltà di interpretazione (tale da indurre al dubbio).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 1, pag. 154.2: La terza parte è lo quinto e l'ultimo verso, nel quale, dirizzando le parole alla canzone, purgo lei d'alcuna dubitanza.

3 Timore, paura.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), [canz.] 4.26, pag. 104: E poi ch'io 'ncontanente / de la gioi so alungiato,- isperanza / mi vene e poi mi torna in dubitanza, / perché so adimorato / e ritornanza- non so quando avisse. || Potrebbe ricadere anche sotto 1.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 6.2, pag. 12: Tutto mi strugge 'n pensero e 'n pianto, / amore meo, la fera dubitanza / che aggio, che la noia e lo spavento, / ch'è fatto voi, non vo sconforti tanto, / che l'amorosa nostra delettanza / vo faccia abandonare a gran tormento.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 22.4, pag. 585: «Alto Re celestïale, / dolçe Pate spiritale, / de me agi pïetança, / k'io non viva in dubetança / dell'anema mia.

[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 6.22, vol. 1, pag. 111: Ave, virgo imperïale! / Madre se' de gran pietade: / tu se' quella per la quale / noi semo for di dubitança.

[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 3, pag. 12.19: E sse voi non giudicherete la veritade, io vi faroe voi distruggiere tutti.» Ed allora andarno li baroni tutti, perch'eberono dubitanza delo ree, e disserono che la reina avea fatto acciesso che dovea esser distrutta.

[6] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 66, pag. 125.4: A quel punto dirittamente ch'e· re volea intrare dentro al suo palagio ed elli avea in sua compagnia tanti cavalieri, ch'era una meraviglia a vedere quella grande gente, ch'elli aveva per la dubbitansa de le paraule che Febus li avea mandato dicendo (ed elli avea fatto armare XX cavalieri, che tuttavia andavano intorno lui per guardarlo, se alcuna aventura avennisse di bizogno)...

[7] Cione Bagl. (ed. Menichetti), XIII/XIV (tosc.), 10, pag. 364: per umiltà si può amore aquistare / co la mercé: unque altro non convene, / se non essere umìle e disïoso / ed astetar con molta dubitanza / e far piacer, chïunque lo domanda. / Così pot'omo divenir gioioso, / ch'amor nonn- è se non pur disïanza...

[8] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 21.3: Questa compassione e dubitanza di peggio facevano li suoi parenti stare attenti a' suoi conforti; li quali, come alquanto videro le lagrime cessate e conobbero li cocenti sospiri alquanto dare sosta al faticato petto, con le consolazioni lungamente perdute rincominciarono a sollecitare lo sconsolato...

3.1 Esitazione.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 67.21, pag. 278: Amor, lo mercatante, che è molto preiato, / e nascuso fa 'l sottratto a chi i s' è tutto dato, / da puoi che è spalato, perde la nomenanza, / onn' om ha dubitanza de crédergliese, amore.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 51, pag. 292.15: E no besogna d' avere alcuna dubitança in fare questa iustixia e processo, perçò ch' el no è alcuno in questa terra a chu' no toche questa vixenda chi de la iustixia no dibia esere e sia alegro, açò che questo male se dibia tore via et amorçare questo fogo lo quale per questa caxom è accenso, sì che questa terra reponsi e romangna in bom stato...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 18, pag. 87.6: Già tutti i compagni di Lelio e altri giovani molti, giunti per loro scampo in loro compagnia, disiderosi di pervenire a quel medesimo tempio ove costoro andavano, cominciavano fra loro a mormorare per la veduta gente; e quasi ciascuno dubitava di muoverne verso Lelio alcuna parola, vedendolo forse nel sopradetto pensiero occupato, quando Lelio, sentito il loro mormorio e veduta la loro dubitanza, si voltò verso essi con pietoso aspetto, così parlando...

4 Rischio, pericolo.

[1] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 38, pag. 102: Ve' no contar novella che sia ria, / a dir lo mal è gran villania / e blaxemar certo non è cortexia / né bona uxança. / Varda non core a mescllança, / quello è gran dubitança / e non far villania ni sopercllança / all to menore.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 134.5, pag. 146: Ed oltre a questo, maggiore speranza, / o pace o no, mi nasce del tornarci: / mio padre ha ora questa disianza, / e forse avvisa ch'io non possa starci, / per lo suo fallo, sanza dubitanza / o di forza o di biasimo acquistarci; / come saprà ch'io ci sia onorata, / non curerà della mia ritornata.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 31, pag. 403.17: Sanza fallo, cavaliere, guadagnato avete l' amore mio, e io sono presta d' attenervi ciò che io vi promisi; veramente voglio una grazia, che vi piaccia tanto indugiarvi a richiedermi del vostro disio, che 'l signore mio vada a caccia o in altra parte fuori della città, acciò che più salvamente e sanza dubitanza alcuna possiate prendere vostro diletto». || Potrebbe anche ricadere sotto 3.

4.1 Incertezza (rif. a situazione o evento che si mostra suscettibile di diversi sviluppi).

[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), sommario, pag. 222.24: Nella terza e ultima distinzione, la quale è la dubitanza del nostro foturo viaggio dopo la morte, simile avremo tre considerazioni. E primo consideremo dove l' anima va, partita dal corpo.

[u.r. 24.07.2007]