ELITROPIA (2) s.f.

0.1 aritropia, elitropia, heletropia, itropica, retropia, ritropia.

0.2 DEI s.v. eliotropio 2 (lat. heliotropium).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Cfr. elitropia 1 per l'omonimia e la prossimità di funzioni magiche con la pietra: cfr. qui 1 [5], [7], [9], e inoltre [11], dove la pianta è detta tornalsole.

0.7 1 [Min.] Pietra preziosa (varietà del calcedonio) citata per i suoi effetti magici, fra cui quello di rendere invisibili.

0.8 Pietro G. Beltrami 07.11.2000.

1 [Min.] Pietra preziosa (varietà del calcedonio) citata per i suoi effetti magici, fra cui quello di rendere invisibili.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 35.4, pag. 356: Diamante, né smiraldo, né zafino, / né vernul' altra gema prezïosa, / topazo, né giaquinto, né rubino, / né l'aritropia, ch'è sì vertudiosa [[...]] non àno tante belezze in domino / quant'à in sé la mia donna amorosa.

[2] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 239, pag. 496: e io tenessi in mano l'aritropia, / che fa' ciascun sì che non fia veduto [[...]] e sì verrei a voi celatamente...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 182.14, pag. 366: Ché molt'è folle que' che cred'avere / Nessuna femina che ssia sua propia, / Per don ched e' facesse di su'avere. / Que' che lla vuol, la cheg[g]ia 'nn- Atiopia, / Ché qua no· lla pott'io ancor vedere, / E s'ella ci è, sì porta l'aritropia».

[4] Gl Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 322.22: Heletropia sì è una gemma, la quale se tu la poni in uno bacino pieno d'acqua al sole, sì fae parere lo sole sanguigno, e fallo parere scuro; e poi che vi sarae stato un poco, sì vedrai l'acqua bollire, e gittare fuori spruczi dell'acqua, sì come quando piove.

[5] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 39.1, pag. 18: Elitropia v'è, cara margherita / che 'n Cipri ed in Africa si cria, / che fa l'uom sano ed allungali vita / e strugge lo veleno e caccia via. / Costrigne 'l sangue ed è molto chiarita, / come smiraldo su' color verdia / avegna che gottato di sanguigno. / Nell'acqua istando, il sol par lividigno: / cela chi ll'ha coll'erba eliotropia.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.93, vol. 1, pag. 409: Tra questa cruda e tristissima copia / corrëan genti nude e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia...

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 79-96, pag. 583, col. 2.9: Elitropia si è una preda preziosa, la qual scaza li serpenti e per consequens lo veneno: e simele ... è una erba la quale scaza 'l tosego.

[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 64, pag. 237.16: E nel detto Petrone Vermiglio sono corigate di molte sante orlique e profezie, secondo la leggie di Carlone; ed èe in quello Petrone coricata la vertudiosa pietra della itropica, la quale non lascia persona mentire.

[9] Gl Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 30, pag. 156.15: Elitropia è una petra verde cum gote quasi blavegne e verde come smeragdi. Et ha vene sparse come de sangue. E si à queste vertute, che, chi la porta così en oro e soto quella si à un'erba che à nome elitropia, no puote essere vezuto d'alguno. E no lassa ensire sangue d'alguna plaga. Et è contraria ad onne tosico e discaza la tenpesta e li spiriti. E dà gratia de savere indivinare e de sì e d'altri ciò che dé essere de multe cose. E no g'è forza da quale lato ella se porti, ma vuole esser in auro.

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 516.7: volesse. L'altra si è una pietra, la quale noi altri lapidarii appelliamo elitropia, pietra di troppo gran vertù, per ciò che qualunque persona la porta sopra di sé, mentre la tiene, non è da alcuna altra persona veduto dove non è.»

[11] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 24, pag. 187.11: La prima che, vogliendosi chostui cielare all'altore, fa menzione d'una pietra preziosa la quale si chiama elitropia, la quale àe questa virtù che, intigniendola nel sugho d'un'erba che si chiama tornalsole e tenendola addosso, non si vedrebbe quella persona che ll'avesse addosso e però fingie l'altore ch'egli gittasse questo motto.

[u.r. 29.10.2012]