0.1 ascempio, asciempio, asempjo, asempi, asempij, asempio, asempli, asemplo, asempr', asempri, asemprio, asempro, aseniho, asenpjo, asenpio, asenplo, asenpro, asenszho, assempio, assempli, assemplo, assempri, assempro, assenplo, assenpro, axempio, axempli, axemplo, axenpllo, axenplo, axxempro, axxenplo, esempi, esempî, esempii, esempio, esempj, esempjo, esempli, esemplo, esempo, esempri, esemprj, esempro, esenpio, esenplo, esenpro, essempio, essempli, essemplio, essemplo, essemplu, essempri, essempro, essenbro, essenpio, essenplo, essenpri, essenpro, essenspro, exempi, exempio, exempiu, exemple, exemples, exempli, exemplj, exemplo, exemplu, exempri, exempro, exenpio, exenpli, exenplo, exenplu, exenpro, exiemplo, eximpli, ezempio, isemple, 'sempli, 'semplo, semplo, senpli, senpro, ssemplu, xemplu.
0.2 Lat. exemplum.
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Lett. sen., 1262; Doc. pis., 1264 (3); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. prat., 1295; Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348; Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1313 (2); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Supplica Fraglia Merzari, 1374 (vicent.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Lett. napol., 1356; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII; Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Locuz. e fras. ad esempio di 5; all'esempio di 5; dare buon esempio 2.1.2; dare esempio 3;donare esempio 2.1.2; pigliare esempio 2.1.2; prendere esempio 3.
0.7 1 Racconto, caso ed evento significativo o illustre citato con funzione edificante e dimostrativa, tratto dalla letteratura, dalla storia, ecc. [In partic.:] racconto didattico-religioso proprio della predicazione. 2 Modello, norma da seguire o da riprovare. 2.1 [Detto in partic. delle buone azioni e del loro valore educativo di modello in concomitanza o in contrapposizione con l'insegnamento dottrinale]. 2.2 [Filos.] Idea, archetipo che conforma la realtà sensibile. 2.3 Figura umana, oggetto, che si prende a modello per un'opera (pittorica, architettonica). 2.4 Progetto: disegno, schizzo o modello in scala ridotta che si segue nella realizzazione di un'opera (architettonica). 2.5 Volume, testo originale da cui discendono le copie. 3 Insegnamento; monito. Locuz. verb. Dare esempio: mostrare; istruire. Locuz. verb. Prendere esempio: capire. 3.1 Premonizione. 4 Riproduzione fedele di un modello. 4.1 [Dir.] Copia, trascrizione di un documento. 4.2 Riproduzione di un'immagine, raffigurazione. 4.3 [Filos.] Riproduzione dell'idea, dell'archetipo (divino), detto della realtà sensibile (celeste). 5 Comparazione, somiglianza. Per esempio di: instituendo un confronto tra (attività diverse). 5.1 [Ret.] Similitudine. 6 Prova, testimonianza. 7 Caso particolare che serve a illustrare, dimostrare un concetto generale, una norma (di varia natura).
0.8 Raffaella Pelosini 30.09.2000.
1 Racconto, caso ed evento significativo o illustre citato con funzione edificante e dimostrativa, tratto dalla letteratura, dalla storia, ecc. [In partic.:] racconto didattico-religioso proprio della predicazione.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 71, pag. 526: Segnori, s'entendeteme, diraive un sermone: / se lo volé emprender e entender la rasone, / molti ne trovarete de li 'sempli Catone, / d'Ovidio e de Panfilo, de Tulio Cicerone.
[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 716, pag. 46: Illi demoran insema in sancta caritá; / E 'l fantin creseva in seno e in bontá, / In seno e saver e tuta cortexia, / E tuti bon eximpli de soa boca ensia.
[3] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 3, dist. 13, pag. 22.27: Enprendi Per esenplo de molti homini Qual fati tu siguiras...
[3] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 35.3, pag. 810: Vedi l'axenplo de la tortorella, / quando à perduta la sua conpania: / non se pon maio en verde ramitella, / né d'acqua c[h]iara maio non bevaria...
[4] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 41.8: Come Innachindas, uno de' Sette Savj, rivolgie lo 'nperadore che il quinto dì non faccia morire il figliuolo, con uno assenpro gli conta d'un vecchio uomo ch'avea una giovane moglie, la quale gli fecie tre ingiurie, e egli poi le fecie trarre sangue.
[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 8, pag. 140.9: semeiante fano quilli ke comenzano de ben far e predicano li altri per parole e per exempli e poy se retrano de ben fare a mal fare.
[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 131.14, pag. 510: e per mejo in raxon venir / un breve esempjo vojo dir.
[7] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.71, vol. 3, pag. 11: Trasumanar significar per verba / non si poria; però l'essemplo basti / a cui esperïenza grazia serba.
[8] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), Indice rubr., pag. XL.19: Rubrica LI. Che l'uomo dee schifare le contrade dilettevoli, e questo ci 'nsegna egli per ragione, e per esempli.
[9] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 17, pag. 256.14: Seneca pone l'assenpro dell'animale che fa il mele, che il loro Re non porta l'aspra puntura come gli altri.
[10] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 46, pag. 427.11: Ma però che tu essemplificando ti 'ngegni di dimostrarne da costui ogni bene e ogni virtù procedere, a riprovare i tuoi essempli procederemo.
[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 5, vol. 2, pag. 17.16: Questi si mise dinanzi al santo padre, sentendo ch'egli avea voglia di rinunziare il papato, ch'egli facesse una nuova decretale, che per utilità della sua anima ciascuno papa potesse il papato rinunziare, mostrandoli assemplo di santo Clemente...
[12] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 251, pag. 731.15: Qui è libro d'amore e Ovidio dà asempli di giuste vendette!
- [Detto dei racconti tratti dalle Sacre Scritture].
[13] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 59, pag. 421: Ceschaduna dona che va desonestamente / alla offende a Cristo omnipotente / e fa vergonza a zeschadun so parente, / com fi una int ol Vegio Testamento; / un bel asempi ve dirò de presente.
[14] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 6, pag. 303.16: Onde disse il figliuolo di Sirac: passa' per lo campo del pigro uomo e per la vignia de lo stolto, et ecco che tutta era piena d'ortica e di spine et era distrutta di materia di pietre, et quando io vidi questo puosi nell'animo mio [e] imparai per esemplo disciplina, e dissi poco dormirò...
[15] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 1, pag. 221.19: Un autre isemple trovem anquor en l'Escritura de le desme.
[16] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 29, pag. 39.12: Ke lli instrumenti traça a devocion nu avemo exemplo in li libri de li re, ke lo re de Samaria e lo re de Jerusalem e lo re de Edon andava contra lo re de Moab...
[17] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), Prologo 2, pag. 8.14: Quelle cose, le quali mi sono dette da uomini reverendi e degni di fede, senza nullo dubio ti dico, provocato a ciò per gli esempii della Santa Scrittura.
[18] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 54, pag. 172.20: Et allora li cominciò a parlare di confessione et a metterli inançi di molti belli asempri cioè de' guagleli, et di troppo grandi meraveglie, et e' llo sermonegiava come elli facesse bene.
- Detto memorabile, sentenza.
[19] Gl Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 43, pag. 44.2: È un'altra sentenzia che s'apella essemplo, la quale à luogo quando propognamo nel detto nostro alcun bel detto o fatto d'alcuna persona savia e lodata.
[20] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 95.12, pag. 317: Ed uno esempro dicere ti voglio / (se se' sentito, pensalo e provedi): / ch'esser non pò amor sanza piacere.
2 Modello, norma da seguire o da riprovare.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 27, pag. 74.24: E perciò che i re debbono essere regola de le operazioni umane, ed essere al popolo un esemplo della lor vita...
[2] Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.), 11.55, pag. 131: Messer conte, in vostro amor son servo, / ma de quel[lo] savere / ch'avete, voi' per me tenere, / ch'al vostro assempro volontier m'asservo.
[3] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 8.15, pag. 222: O dolce terra aretina, / pianto m'aduce e dolore [[...]] membrando ch'eri di ciascun delizia, / arca d'onni divizia [[...]] norma di cavaler', di donne assempro.
[4] Poes. an. urbin., XIII, 28.31, pag. 603: Fa' cke tale exemplo dii / ke lo proximo recrii, / et allumini là uve si[i] / li scuri coraggi.
[5] Stat. tod., 1305 (?), pag. 281.7: Inprimamente provedemo e ordenamo perké la vita nostra sia honesta et ordenata e bono exempio al proximo che ciaschuno della nostra casa sia tenuto de dicere, quando s'aside ad mensa, uno p. e col signo della croce...
[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Prologo, pag. 165.6: però che, secondo che scrisse Seneca a Lucillo, noi dobbiano elleggere alcuno savio, il quale sia esemplo e regola della nostra vita...
[7] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 50, par. 3, pag. 834.26: E tu, o solo amico, e di vera amistà veracissimo essemplo, o Niccolò di Bartolo del Buono di Firenze...
- [In dittol. sinon.:] esempio e miro, specchio, spera.
[8] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 6, pag. 102: zaschuno sì n'abia cura / d'imprende queste parole de dolze nudritura, / che hin parole luxente e de grande nobelità / exemplo luxe e spegio...
[9] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 31.48, pag. 116: L'aquisto del piacere / tornar li fa i· languire, / com'Adamo ferì, ch'[è] [as]empro [e] miri.
[10] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 9.11, pag. 47: Ma pensando ch'a molti è divenuto / zo c'han detto nonn ha loco neiente, / asempro di lor de' omo aver e spera / ché folleg[g]iando han zo ched han voluto, / non per saver né per esser temente...
[11] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 94.19: La chericìa diè essare asemproe specchio a l'altro mondo, e si diè provare in bene fare [e] adoperare; et ellino fanno tutto el contrario...
[12] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 5, pag. 93.1: Elli era padre e marito de la città di Roma, et era specchio et esemplo di tutt'i cittadini.
2.1 [Detto in partic. delle buone azioni e del loro valore educativo di modello in concomitanza o in contrapposizione con l'insegnamento dottrinale].
[1] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.28: Per la quale cosa el grorioso confessore de Cristo, beato Francesco ordenatore de questo ordine demostratore de la via per amdare al segnore per paraula ugualemente et con axemplo em clarità d'essa fede, li filioli suoi amaestrò...
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 11, par. , pag. 228.26: Nella sovrana cierta umilità e contento delle cose tenporali in questo mondo è entrato, sappiend'elli che non micha meno, ma melglio d'opera o d'assenpro sono insengnati gli uomini che per parole.
[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 3, pag. 74, col. 2.6: e non dei desiderare solamente il tuo utile proprio, ma per te moltitudine non piccola sia provocata a simile spirituale esercizio molto più per l'asempio della vita, che per parole di dottrina.
2.1.1 Buon esempio / malo, rio esempio: azione o comportamento esemplare in positivo o in negativo.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 15 (58), pag. 241.9: No posso taxere e no dico volontera che tuti li mai exemple è(n) nati d(e)le bone cose, ço hè d(e)li clerici che d(e)vraveno essere boni, dare exenplo d(e) vita, e multe fiata fano tale overe ch'enduxeno l'omini a pecare.
[2] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 304.28: Et poi fo tanto bono in suo principato e senza dubio vixe con onne bono exemplo.
[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 144.1: La fede ti dee sostenere come montagna: se tutti i rei exempli del mondo vedessi a un tratto, e non ci fosse rimaso omo nullo buono, ancora non ti déi muovere tu per tutte queste cose.
[4] Stat. prat., 1319-50, cap. 14 (1319), pag. 21.27: Onde, guardi Idio, se avenisse che veruno fosse trovato in difetto che generasse scandalo e male assemplo, siali posta quella correzione che piacerà al Priore et al Confessore.
[5] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 304.38: Antonio Funino Fetibotonio e poi fu chiamato Pio, da Ottaviano fu facto hereda et fue suo gennero e regnò xxiij anni e poi fu tanto buono in suo principato che sança dubio visse con ogni buono assemplo e vinse tucto lo mondo sença battaglia...
2.1.2 Locuz. verb. Dare, donare (buon) esempio: proporre un modello di comportamento corretto; Locuz. verb. Pigliare esempio: ispirarsi nell'azione ad un determinato modello comportamentale.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1784, pag. 238: E sie bene apensato, / s'un om molto pesato / alcuna volta faccia / cosa che non s'aggiaccia / in piazza né in templo, / no 'nde pigliare asemplo, / perciò che non ha scusa / chi altrui mal s'ausa.
[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 34.30: Onde lo nostro Signore disse nel Vangelio, che più grande amistà non puote essere, che metter sua anima per lo suo amico, che per noi mise sua anima e suo corpo a morte, e ciò fece elli per noi donare assemplo, come disse san Piero.
[10] Stat. volt., 1348, cap. 12, pag. 24.6: Viva cischeduno con maturità e onestà e usi e visiti quanto può le chiese al divino offitio e alle prediche, massimamente domeniche e dì solenni et ogni altro dì almeno a vedere el corpo del Signore nostro Jesu Cristo, acciò che l' anima sua si salvi e al prossimo dia buono essemplo e la compagnia ne sia bene edificata.
[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 62.21: Ma certa cosa è che li iudicii de l' astronomia, li quale so' firmate alle cose non certe, no lle pottesse avere a soa provedenza, e da questa se pote piglyare exemplo onne altra persone.
2.2 [Filos.] Idea, archetipo che conforma la realtà sensibile.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 6, pag. 184.13: E se essa umana forma, essemplata e individuata, non è perfetta, non è manco dello detto essemplo, ma della materia la quale individua.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.55, vol. 3, pag. 464: Onde, se 'l mio disir dee aver fine / in questo miro e angelico templo / che solo amore e luce ha per confine, / udir convienmi ancor come l'essemplo / e l'essemplare non vanno d'un modo, / ché io per me indarno a ciò contemplo". || Come messo in rilievo dai commentatori moderni, la sinonimia tra il lemma esempio e il lemma esemplare non consente di risolvere l'ambiguità semantica del contesto in cui i due lemmi sono in contrapposizione.
[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 159.2, pag. 215: In qual parte del ciel, in quale ydea / era l'exempio, onde Natura tolse / quel bel viso leggiadro, in ch'ella volse / mostrar qua giù quanto lassù potea?
2.3 Figura umana, oggetto, che si prende a modello per un'opera (pittorica, architettonica).
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 2.5, pag. 30: Meravigliosa-mente / un amor mi distringe / e mi tene ad ogn'ora. / Com'om che pone mente / in altro exemplo pinge / la simile pintura, / così, bella, facc'eo, / che 'nfra lo core meo / porto la tua figura.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.67, vol. 2, pag. 557: come pintor che con essempro pinga, / disegnerei com'io m'addormentai...
[3] Doc. fior., 1362-75, (1367) 190, pag. 201: Che quella ch'è murata ne la chasa a lato al chanpanile, trovata pe' maestri e dipintori, piaceva più loro, e quella chonsilgliavano che si seguisse e a quello assenpro la detta chiesa di Santa Reparata si deba edifichare e fare...
2.4 Progetto: disegno, schizzo o modello in scala ridotta che si segue nella realizzazione di un'opera (architettonica).
[1] Doc. fior., 1353-58, (1355), pag. 81.21: Istanziarono che Franciescho Talenti faciesse uno disegniamento asempro di legniame, come deono istare le chappelle di dietro corrette sanza alchuno difetto, et corretto il difetto delle finestre.
2.5 Volume, testo originale da cui discendono le copie.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), Prologo, pag. 2.8: Per la qual cosa m'ho proposto d'offerirvi i libelli di Vegezio Flavio che trattano della cavalleria, i quali senza esemplo ho curato d'emendare...
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 2 parr. 1-10, pag. 11.3: e trapassando molte cose le quali si potrebbero trarre de l'essemplo onde nascono queste, verrò a quelle parole le quali sono scritte ne la mia memoria sotto maggiori paragrafi.
3 Insegnamento; monito. Locuz. verb. Dare esempio: mostrare; istruire. Locuz. verb. Prendere esempio: capire.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 17, pag. 117.17: E a coloro, che nascer dovieno, lasciaro della loro rovina esemplo e ammonimento come tra loro si dovessero accordare...
[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 1, pag. 5.25: Per questo Contio potiamo prendare assempro, che, unque noi siamo, sì ci conviene essare molto intenti contro lo Nemico, che non fina di combattare...
[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 59, pag. 103.9: Essendo una notte li figliuoli di Dialicies tutti nel letto, sì prese una ispada e ttaglioe la testa a ttutti e ddodici e gittogli nela piazza per assenpro, che ogne persona avesse paura di lui, e perch'egli potesse ricoverare sua terra.
[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 5, pag. 66.11: Unde questo è assempro ad noi, che noi non parliamo col nimico...
[5] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 2, pag. 53.9: Per la quale cosa, figurativamente, il presente autore a dimostrare le virtudi e vizii s'induce, per dare al mondo correzione et esempio.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 44, vol. 3, pag. 401.9: Di questo torto fatto pe' reggenti del popolo a' sopradetti gentili uomini, collo 'nzigamento degli altri grandi per invidia. avemo fatta menzione per dare asempro a quelli che verranno come riescono i servigi fatti allo 'ngrato popolo di Firenze...
[7] Lett. volt., 1348-53, pag. 193.11: volendo in questo e in ogni altra cosa a nostro potere farti honore, e di te pienamente confidandoci, <per che> ti preghiamo che -l punisca debitamente del fallo commesso, sì che sia exemplo agli altri...
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 62, pag. 295.8: Assai si vidde l'anno appresso esempli di sua morte innanzi che ciò venisse: bene se ne poteva elli medesimo accorgiare tre o quattro mesi innanzi ch'e' segni appariro.
4 Riproduzione fedele di un modello.
4.1 [Dir.] Copia, trascrizione di un documento.
[1] Doc. fior., 1273, 49, pag. 466.7: (e)d io ispe(n)do tutto ciò avere ched i'ò p(er) Dio ai poveri sie chome la mia chonosscie(n)za ripre(n)de che piue sia piacere di Dio (e) dela ua madre madonna santa Maria, (e) chossì sia, (e) chosie lo sscrivo p(er) io testamento di mia mano quie p(er) asse(n)pro. || Cfr. il glossario di Castellani, Nuovi testi, s.v. assempro: 'brutta copia, abbozzo?'
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 36, pag. 409.12: Chi bene assenpròe unque in malo exenpro e dritto specchia in torto specchio?
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 345, vol. 1, pag. 250.26: Et esse avute faccia esse ardere, sì che non si possano trovare ne l'exemplo d'esse o vero d'alcuna d'esse.
[4] Doc. venez., 1313 (2), pag. 100.10: eo è et avi segurtathe da meo pare et fela lo cançeler da sancto Ioh(ann)es Crisostemo et ài ·de IIJ se(n)pli et un à da' ser pre Andrea da sancto Luca cançeler; voio ca tute me' marcadentie sia venduthe a l'incanto et tute me' arnese et fato deli dr. ço ca eo scriverè qua de soto.
[5] Doc. venez., 1315 (10), 78, pag. 125.23: e questo sì prova per un asenplo dela sentencia.
[6] Stat. pis., 1321, cap. 71, pag. 251.5: tenendo a sè notaio per la corte sempre l'esempro, in fine che in dello officio fie in quello die u sequente.
[7] Doc. fior., 1333-52, pag. 165.15: Qui apresso iscriveremo la chopia e asenpro della divisa che ssi fecie in tra loro Charoccio Duccio e Alberto del mese d'aprile anno 1334, sichom'è ordinatamente iscritto a libro picciolo dell'assi di charte di pechora di Charoccio Duccio e Alberto...
[8] Stat. fior., 1334, L. I cap. 14, pag. 200.6: e nulle lettere scritte o bianche o carta autentica o d'assempro possano con quello suggellare sanza observare la solennità infrascritta...
[9] Stat. perug., 1342, II.6.5, vol. 1, pag. 364.16: Acotantoché apaia per lo notario scrivente cotale ascempio che per lo giudece l'autoritade enterponente l'orriginale estromento e l'ascempio e 'l tenore d'esse siano sute vedute e çaminate e vedute e sguardate e çaminate, atantoché per le predicte cose non s'entenda che ragione concedere se possa agl Peruscine dagl forestiere contra egle Peruscine.
4.2 Riproduzione di un'immagine, raffigurazione.
4.2.1 [Detto di una rappresentazione grafico-pittorica].
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 32.13, pag. 250: E l'altre donne fan di lei bandiera, / imperadrice d'ogni costumanza, / perch'è di tutte quante la lumera; / e li pintor' la mirano per usanza / per trare asempro di sì bella cera, / per far e a l'altre genti dimostranza.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 2, pag. 74.36: e questo se vede e·llo cielo che noi avemo per essemplo desegnato per le stelle; e anco appare e·lla spera corporea, la quale fo fatta per essemplo del cielo da li savi.
4.2.2 [Detto di una descrizione narrativa].
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 1.48, pag. 4: ché una donna vedea vèr me venire / con l'ali aperte, sì degna ed onesta, / che per asempro a pena il saprei dire.
4.3 [Filos.] Riproduzione dell'idea, dell'archetipo (divino), detto della realtà sensibile (celeste).
[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 4, pag. 81.5: E volsero che, sì come le Intelligenze delli cieli sono generatrici di quelli, ciascuna del suo, così queste fossero generatrici dell'altre cose ed essempli, ciascuna della sua spezie...
[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 4, pag. 78, col. 2.13: L'altro cognoscimento è quello, il quale per esercizio d'intelligenzia, e per infusione delli spirituali razzi insegna a cognoscere, non la prima di tutte le cose per l'effetto suo, ma insegna cognoscere come ogni asemplato per considerazione dell'asemplo celestiale perviene alla immutabile verità, cioè Iddio.
5 Comparazione, somiglianza. Per esempio di: instituendo un confronto tra (attività diverse).
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 168.5, pag. 231: Provasi per esempro d'ucellare, / o d'altra cosa molto disiata, / che fa lo core tanto confortare, / che disiando compie la giornata.
- Locuz. prep. Ad, all'esempio di: a somiglianza di, come.
[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 5.28, pag. 77: O signori onorati, / poderosi e caunoscenti, / non siate adirati / ad esempro di serpenti: / quanto son più incantati, / allora stan più proventi / a la lor natura.
[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 85.8: E perciò si debbono elli molto umiliare a Dio, e non glorificare, nè di lor belli adornamenti, nè di lor belle robe, all'asemplo del re David ch'avea dimenticata sua dignità, quand'elli pregava Dio, e dicea...
[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, par. 55, pag. 752.1: Gli altissimi pini erano, a queste, graziose ombre e a' caldi e alle piove, e le cresciute erbe davano graziosi sonni, e ciascuno in sé, ad essemplo degli altri animali, teneva i libidinosi voleri reprimuti, fuori che allo ingenerare.
- Senza esempio: senza pari.
[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 30, pag. 156.30: Allora senza dubbio li gravissimi peccati entrarono per tutte le case, e niuna grave sceleratezza in brieve fu senza essemplo...
[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 295.10, pag. 369: O miracol gentile, o felice alma, / o beltà senza exempio altera et rara...
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 64.24: E favellaremo per similitudine e per essemplo rascionevele, e faremo una similitudine e una comparazione da le genti a le stelle...
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 165.23: e questo luogo essemplifica con due essempli, l'uno quivi: 112. Siccome ad Arli ec...
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3. cap. 15, pag. 160.11: Basterebbero bene le dette cose fatte per Filippo a dare assemplo delle miserie che sono dette a nostra memoria, poscia che Alessandro non gli fosse succeduto nel regno.
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 40 parr. 1-8, pag. 155.17: Dopo questa tribulazione avvenne, in quello tempo che molta gente va per vedere quella imagine benedetta la quale Iesu Cristo lasciò a noi per essemplo de la sua bellissima figura...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), Dedica, vol. 1, pag. 9.30: Considerandu eu adonca, o Rigi et signur benignissimu, que lu libru lu quali se chama Valeriu Maximu intra tucti l'altri libri di li Gentili conteni et adimustra multi bellissimi essempli di virtuti, li quali su multu utili a sapiri ca issu ricunta li dicti et li facti nutabili di li gentili homini di Ruma et di l'altra genti furistera...
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 94, vol. 3, pag. 201.12: Ell'era dentro bene albergata di molti belli palagi e case, e al continovo in questi tempi s'edificava, migliorando i lavori di farli agiati e ricchi, recando di fuori asempro d'ogni miglioramento e bellezza.
[5] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae II.47, pag. 252: Il re di Lydia, manifesto exempio / Che poco val contra Fortuna scudo!
- [In dittol. sinon.:] a memoria e esempio perpetuo.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 34, vol. 3, pag. 378.26: E feciollo per suo dispetto e onta dipignere nella torre del palagio della podestà con messer Cerritieri de' Visdomini, e meser Meliadusso, e il suo conservadore, e meser Rinieri da San Gimignano stati suoi aguzzetti e consiglieri, a memoria e asempro perpetuo de' cittadini e forestieri che lla dipintura vedesse.
7 Caso particolare che serve a illustrare, dimostrare un concetto generale, una norma (di varia natura).
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 119.5: e là sono divisati molti exempli per dimostrare come si tramuta l'azione quando non muove la questione quelli che dee, o contra cui dee, o innanzi cui dee, o per la ragione che dee, o nel tempo che dee.
[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), III, 6-12, pag. 188.2: Ogni segno che nasce cosmico la mattina cade cronico la sera, e ogni segno che nasce cronico la sera cade cosmico la mattina. Essemplo: il sole è in Ariete, dunque Ariete nasce cosmico però che nasce insieme col sole...
[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 14.24: Voiote dar l'axenpllo: lo millier de la lana lavada val lbr. CCXXXVJ e lo millier de la lana suçita val lbr. CXXVIIIJ...
[4] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 167, pag. 138.27: Pongnamo uno assenpro sopra un'altra reghola, e diciamo choxj`: e' sono dua astj che xono apoggiate l'una all'altra, e stanno ritte, ed è tanto lungha l'una quanto l'altra...
[u.r. 06.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]