0.1 assemplare, esemplare, esemplari, essemplare, essemplari, essenplare, exempiare, exemplar, exemplare.
0.2 Lat. exemplar, exemplarem (DELI 2 s.v. esempio).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Riproduzione di un modello. 1.1 [Filos.] Riproduzione, realizzazione dell'archetipo, idea (divina), del mondo intellegibile, detto della reltà sensibile. 1.2 Testo, volume che è copia di un originale (detto delle traduzioni della Bibbia e dei suoi libri). 2 Modello. 2.1 [Filos.] Archetipo, idea (divina), mondo degli intellegibili che conforma il mondo sensibile. 2.2 Progetto di un'opera artistica.
0.8 Raffaella Pelosini 08.10.2000.
1.1 [Filos.] Riproduzione, realizzazione dell'archetipo, idea (divina), del mondo intellegibile, detto della reltà sensibile.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.56, vol. 3, pag. 464: Onde, se 'l mio disir dee aver fine / in questo miro e angelico templo / che solo amore e luce ha per confine, / udir convienmi ancor come l'essemplo / e l'essemplare non vanno d'un modo, / ché io per me indarno a ciò contemplo". || Per l'interpretazione del lemma cfr. la nota di commento all'es. 2.2 [2].
[2] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 28, pag. 675.17: Sicché a mme non pare che i pianeti di sotto si confaccino a questi di sopra, cioè a questo movimento che fanno questi nove ordini d'angoli. E però" dicie l'altore, "se questo esemplo non si confà coll'assemplare di sotto, io m'afaticho invano e non so ch'io mi faccia a ccò contemplare".
1.2 Testo, volume che è copia di un originale (detto delle traduzioni della Bibbia e dei suoi libri).
[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. Pentateuco, vol. 1, pag. 20.34: Altro è, se contro di sè proveranno dopo le usurpate testimonianze dalli apostoli, e li esemplari latini sono più emendati che li greci, li greci che li ebraici.
[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), 2 Prol. Gb, vol. 5, pag. 5.24: ricevete da me uno singolare esemplare di nobiltà, lo quale è uno dono spirituale e perpetuo; cioè il beato Iob, lo qual fin ora appo i latini è stato nella feccia, e bolliva d'ogni canto de' vermi degli errori che vi si trovavano...
2.1 [Filos.] Archetipo, idea (divina), mondo degli intellegibili che conforma il mondo sensibile.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 40-57, pag. 623, col. 1.10: Qui vol in modo de dubitacione mostrar la differentia ch'è dalle creature intelletuali alle corporee, e dixe: se 'l mundo fosse posto in li ordini ch'eo veço in quisti circuli, çoè che 'tanto quanto la cosa è piú vicino al centro cotanto se movesse piú tosto, alora intenderavi eo quisti circuli esser uno exempiare, una idea del mundo...
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, proemio, pag. 720.8: nella VJ discrive, l'essemplare di tutto il mondo essere in Dio...
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, vol. 1, pag. 11.12: et comu in la tua divinitati si exemplar di tucta la natura...
2.2 Progetto di un'opera artistica.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 10, par. 3, pag. 51.12: E nell'altro singnificha questo motto leggie è ddetto di tutti abiti operativi, e gieneralmente di tutte forme di cose a ffare stanti nel pensiero, della quale viene e ddipende come di essenplare le forme delle cose artificiate e llavorate.
[u.r. 24.12.2020]