ESMARE v.

0.1 esima, esimo, esmare, esmato, esmo.

0.2 Fr. ant. esmer (cfr. LEI s.v. aestimare, 1, 1160.40).

0.3 Amico di Dante, XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Amico di Dante, XIII ex. (fior.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

0.7 1 Stimare, considerare; giudicare. 1.1 Calcolare.

0.8 Raffaella Pelosini 29.06.2012.

1 Stimare, considerare; giudicare.

[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 44.6, pag. 762: ché non mi par lo stato ora sì pesmo, / né lo servir, c'ho fatto, male ispeso, / udendo di che son da voi ripreso; / ché certamente nel mi' core i' esmo / che 'n ciò mi troverete sì acesmo / ch'i' non ne servirò di stare in peso...

[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 23, pag. 302.34: a dDio omnipotente e a (Iesu) (Cristo) suo filiolo e al Sancto Spirito, che è uno dio e una ternità, e est non mortale e fonte di bointà, del quale lo suo inperio non può essere esmato...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 9.88, pag. 114: E, se ben mi ricordo ancora ed esimo, / tanta letizia se ne fece, ch'io / a pena dir te ne potrei il centesimo.

[4] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 62, pag. 45.12: Reputare, stimare. «Hai, lasso, povero di cuore e di bontà non t'esmare. Potete voi morire sança me? [[...]]».

1.1 Calcolare.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 70.5, pag. 30: Ipodromïo sì è lloco undecimo, / là dove vegnon l'acque per condotti. / La cucina istà 'n luoco duodecimo, / ov'arde cera a li mangiar' far cotti. / E non si contan più gradi ch'i'esimo.

[u.r. 29.06.2012]