0.1 faglie; a: fagle; f: faya, faye.
0.2 Lat. facula; per l'es. nel Filocolo, prob. sul fr. ant. faille: cfr. Quaglio, Parole del Boccaccio, I, pp. 43-44 e VIII, p. 80.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.6 N Già att. in doc. lat. padov. del IX sec. e veron. del XIII. Cfr. Sella, Gloss. lat. it. s.v. faglia, faya e falia.
0.8 Roberta Cella; Luca Morlino 15.03.2002.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 95, pag. 672.29: E le molte e diverse brigate de' festeggianti niuno riposo conoscono, e ben che Febo co' suoi cavalli si tuffi nelle onde di Speria, non toglie egli loro il festeggiare: quello che il nascoso sole toglie, l'accese faglie suppliscono, graziose alle non così belle giovani.
2 Manipolo di biade legate in fasci; covone.
[1] a Doc. ver., c. 1301, pag. 288.28: Imp(r)ima XXXVJ fagle da Yvano To(r)cla lo quale sì ffo i(n) lo chaxame(n)to. It(em) X fagle da s(er) Valente p(er) IIJ vaneççe de t(er)ra da Cavodo(r)ti.
[2] F Bibbia istoriata padov., XIV ex.: Como Joseph, fiolo de Jacob, habiando sexe anni, vete in visione, dormando, undexe faye de formento essere piete in contra una soa faya de formento. La soa faya de formento stava dreta, e quele undexe faye stava inclinate jnverso la soa faya. || Folena, Bibbia padov., p. 16.
[u.r. 02.09.2019]