FELLONESCAMENTE avv.

0.1 fellonescamente.

0.2 Da fellonesco.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

0.7 1 In modo degno di biasimo, di riprovazione; in modo disonesto o scorretto. 1.1 Con cattive intenzioni. 2 In modo crudele, spietato.

0.8 Gian Paolo Codebò 19.05.2000.

1 In modo degno di biasimo, di riprovazione; in modo disonesto o scorretto.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 5, pag. 204.18: E in parte di segnoria i manomessi servi ricevuti, fellonescamente pensaro di pigliare la segnoria pienamente, e dal giogo della servitudine liberati, arsero di disiderio di segnoreggiare: e' signori ch'avieno amati stando loro servi, essendo liberi, ebbero in disdegno di ricordarsi che loro servi fossero stati.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 331.23: Disseli: «Che fai, o matto? dove t'attraversa il malvagio desiderio? Etti poco insanire insieme colla tua crudele patria, se tu non cadi anche nella tua privata mattezza? Piaceti de' Romani solo Quinzio, contro il quale fellonescamente adoperi l'arme, al cui albergo tu se' tenuto di dare simile onore, come tu vi ricevesti la tua salute?

1.1 Con cattive intenzioni.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 8, pag. 12.27: E capitata alla ripa d'Affrica, la quale per altro nome s'appella Libia, e volendo pigliare terra per fare nuova città, lo re Jarba, che regnava in quel tempo in Libia, vedendo tanta gente, quanta capitata gli era a casa, dubitando che fellonescamente non vi fossero venuti, per punta d'arme contraddisse loro lo scendere.

2 In modo crudele, spietato.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 65, vol. 1, pag. 515.25: Lo re insuperbito no· lli volle torre a misericordia, che di certo a queto avea la terra e poi tutta l'isola, però ch'erano i Missinesi e Ciciliani isproveduti, e non ordinati a difensione, né con nullo capitano; ma fellonescamente gli disfidò lo re a morte loro e ' loro figliuoli, siccome traditori della Chiesa di Roma e della corona, ch'elli si difendessono, s'avessono podere, e mai con patti gli venissono innanzi...

[u.r. 26.02.2007]