FINITORE s.m.

0.1 fenidore, finitore.

0.2 Da finire.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Colui che finisce, che porta a termine. 2 Ciò che limita, conclude.

0.8 Gian Paolo Codebò 19.05.2000.

1 Colui che finisce, che porta a termine.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 1.115, pag. 6: e se non mi travaglio / de vostro pregio dir, quest'è cagione, / che bene en sua ragione / non crederea già mai poter finare: / non dea l'om comenzare / la cosa, onde no è bon fenidore.

2 Ciò che limita, conclude. || Glossa il grecismo dantesco orizonta.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, C. XI par. 81, pag. 557.19:e avendo detto i Pesci guizar su per l'orizonta, cioè su per quel cerchio che divide l'uno emisperio dall'altro, il quale si chiama «orizonte», che tanto vuol dire quanto «finitore del nostro vedere», per ciò che più oltre vedere non possiamo, dice: E 'l Carro tutto sovra 'l Coro....

[u.r. 26.02.2007]