0.1 fiordaliso, fior d'aliso, fior d'aulis, fiordeliso, fioreauliso, fioredaliso, fiore d'aliso, fioridaliso, fiori d'aliso, fiori d'alixi, flurdeliso.
0.2 DEI s.v. fiordaliso (fr. fleur de lis).
0.3 Brunetto Latini, Canz., a. 1260/66 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Canz., a. 1260/66 (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.).
0.7 1 [Bot.] Fiore bianco del genere Lilium, giglio [in contesti fig.:] immagine della purezza. 2 [Arald.] Giglio d'oro, nell'insegna dei re di Francia (e in contesti fig. per indicare gli stessi e i francesi).
0.8 Pietro G. Beltrami 05.03.2004
1 [Bot.] Fiore bianco del genere Lilium, giglio; [in contesti fig.:] immagine della purezza. || Che possa trattarsi, oltre che del francesismo per 'giglio', anche della Centaura cyanus, il cui fiore è azzurro (DEncI s.v. fiordaliso), non si ricava dagli ess. del corpus.
[1] Brunetto Latini, Canz., a. 1260/66 (fior.), 14, pag. 192: Dumqua, s'io pene pato lungiamente, / no lo mi tengno a danno, / anzi mi sforzo ongnora di servire / lo bianco fioreauliso, pome aulente, / che nova ciaschuno anno / la grande bieltate e lo gaio avenire. || Il rif. secondo Avalle, Ai luoghi, p. 92, sarebbe al rimatore Bondie Dietaiuti, secondo Rossi, Brunetto, p. 19, alla città di Firenze.
[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 5.106, pag. 507: Ne la glorïa perfecta / de lo santo paradiso, / ove l'alma se delecta / remirando ne lo viso / de quella Regina electa / e 'n quell'altro flurdeliso, / Cristo fo d'amore preso / sença sceverare.
[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 38.12, pag. 156: Ecco 'l bell'erro c'ha da me a lei: / ch'i' non cherre' a Di' altro paradiso, / che di basciar la terr', u' pon li piei; / ed i' fossi sicur d'un fiordaliso, / ch'ella dicesse: - Con vertà 'l ti diei! - / e no ch'i' fosse dal mondo diviso!
[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 93.42: santo Ioanni evangelista [[...]] era appellato intra li altri il discepolo che Iesù Cristo amava più, non perchè elli non amasse li altri, ma egli amava più spezialmente colui per sua grande virginità. Questo giglio, e questo fiordeliso si guarda sua biltà in tra le spine et ortiche delle tentazioni, ciò sono i malvagi movimenti che sovente pungono lo spirito.
[5] Gl Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 130.15: Ancora prendete farina di fave, e radici di fiori d'alixi, ciò è lillio, cholla di pescie di chatuna oncia una, e fatene polvere...
[6] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.84, vol. 2, pag. 505: Sotto così bel ciel com'io diviso, / ventiquattro seniori, a due a due, / coronati venien di fiordaliso.
[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 516.12: 82. Sotto così bel Ciel ec. Ecco la prima gente, che precede il carro triunfale: ciò sono XXIIIJ seniori; e discrive, che andavano a due a due, ed avevano corone di fiori d'aliso, cioè di fiori d'oro, e cantavano la Ave Maria. || d'oro, prob., per effetto di 2.
[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 41, pag. 145.23: già furono due donzelle che si partirono di loro contrada, e ciascuna di queste due donzelle aveva in sua guardia uno fiore d'aliso; e l'una, per sua disavventura, sìe perdèe il suo; e quella che nollo perdèe, si mosse a pietade, e sìe prestòe il suo fiore a l'altra...
[9] Poes. an. (ed. Panvini), XIV pm. (tosc.), 132.10, pag. 635: Com'auro margherita [sì] la stringo, / e piacemi vie più che fiordaliso, / o che verdura quand'è me' fiorita.
[10] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 67, pag. 48.9: «Ai, cuore gentile e savio, [d]e grande provedença, leale e di buona aire, perdonami di ciò ch'i' ò maldecto di te e fami conpagnia a guadangnare tal g[i]oia come tu m'ài promesso. Perdio! Andian tosto al castello per avere il fiore d'aliso che passa ongni altro fiore di tucte cose terrene».
2 [Arald.] Giglio d'oro, nell'insegna dei re di Francia (e in contesti fig. per indicare gli stessi e i francesi).
[1] Arrigo di Castiglia, 1267/68 (tosc.), 13, pag. 208: languir convene a gran tormento / la spietata ventura c'or ò vista / per l'alteza del fior d'aulis c'om vede / che dona odore a' suoi benevolenti... || Il rif. è alla persona di Carlo d'Angiò, per il cui stemma v. sotto, es. [7].
[2] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 50.8: faciemo lettara di pagamento a' detti nostri che ne lo pagassero nel pagamento di fiera San Giovani tre C sei sessantessette lb. diecie s. di grossi torn. vecchi e dela fiordaliso.
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 20.86, vol. 2, pag. 341: Perché men paia il mal futuro e 'l fatto, / veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo Cristo esser catto.
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 368.8: la 'nsegna del Fiore d'Aliso di casa mia entreràe in Alagna, e piglieràe papa Bonifazio, vicario di Cristo...
[5] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 41.43, pag. 178: Lì dopo lei, bianca e rubiconda / quanto conviensi a donna nel bel viso, / tutta gentile, graziosa e gioconda, / era colei di cui nel fiordaliso / il padre fu dall'astuzia volpina, / col zio e col fratel di lei, conquiso / con molta della gente fiorentina, / li quai rubaron lor; poscia, per merto, / troppo più che 'l dover pac'è vicina.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 1, vol. 1, pag. 406.18: Questo Carlo fu savio, di sano consiglio, e prode in arme, e aspro, e molto temuto e ridottato da tutti i re del mondo [[...]]. La sua arme era quella di Francia, cioè il campo azzurro e fioridaliso d'oro, e di sopra uno rastrello vermiglio: tanto si divisava da quella del re di Francia.
[7] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 85-96, pag. 479.26: intrar lo fior d'aliso; cioè lo gillio che è l'arme de la casa di Francia, cioè lo gillio ad oro, e lo rastello in campo azurro; e però dice fior d'aliso: imperò che lo gillio per Francia si chiama fior d'aliso...
[u.r. 16.05.2007]