0.1 ffortunale, fortunal, fortunale, fortunali, fortunalj, fortunar, furtunal, furtunale, furtunali.
0.2 Da fortuna.
0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 2.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Tempestoso, burrascoso (detto in particolare del tempo atmosferico o del mare). 1.1 Sost. Burrasca, tempesta. 2 Fatale, mortale. 3 Fortuito, casuale, accidentale; regolato dalla sorte. 3.1 Relativo alla fortuna; della fortuna (fortunale ruota: ruota della fortuna).
0.8 Gian Paolo Codebò 19.05.2000.
1 Tempestoso, burrascoso (detto in partic. del tempo atmosferico o del mare).
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 35.3, pag. 72: Languendo lungiamente in tal manera, / E non sapea ove trovar socorso, / Ché 'l tempo fortunal che m'era corso / M'avea gittato d'ogne bona spera, / Allor tornò a me, che lungi m'era, / Ragion la bella, e disse: «Tu sse' corso, / Se ttu non prendi i· me alcun ricorso, / Po' che Fortuna è 'nverso te sì fera.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.61, pag. 624: Se tenpo fosse fotunar, / lo semejante devei far, / a De' e a Santi aconmandarve / chi ajan cura de guardave.
[3] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 109.24: Perché nu andemo a l'ixola de Colcos per aquistar lo lion velus. El tenpo fortunal de à fato arivar in questo porto.
[4] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 49.84, pag. 544: Ahi me lasso! morto / anzi foss' eo che dispiacervi tanto, / che voi vedere alquanto / non concedeste a me, servo leale! / Omo son for conforto; / tant'è l'anima mia smarrita omai, / che non fina trar guai, / sì la tempesta tempo fortunale.
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 8, vol. 2, pag. 218.9: Adonca la statua di Pelor, consideratrici di lu strictu et furtunal mari da lu alti monti, esti indiciu et signali cussì di sua memoria commu di la temeritati di Hannibal.
[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 996, pag. 229: Per fortunale tempo, gero in tridici jorni, / Per le granne flumate dero paricchi torni. / Lo re stava ad Barletta, nelli pagisci adurni...
[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 161, pag. 150.36: Et questa sperança li tene in çoya et in alegreça. E là o' qu'elli andeva, in tal maniera a lor adevene che una tempesta se lievà in mar grande et oribelle, sì che la mar adevene per lo gran vento fortunale tuto spaurosa, per tal qu'elli credeva ben tuti murir. Li marneri fo tuti smaridi et spaurosi, perqué elli vedeva del tuto quiaramente che lo vento era a loro tuto contrario.
[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 82.8: Ancora sapié che se lo Sol da doman per te(n)po serà pallido mollto, çiò sì è smorto in collor sì como blanchegno o çallegno, ello nde significha ch'ello vegnirà tempesta in quello dí o alltro rio fortunal. Anchora sapié che se 'l Sol da doman per te(n)po serà intro le nevolle sì com'el fosse intro una valle et ello abia le nevolle levade, çiò sì è parte d'esse a ostro e parte inver tramontana, e llo Solle luxe forte soto da le nevolle como oro luxente e quelle nevolle ch'el à da lladi sia mollto negri e grossi como monti e sia ben in ver levante, ello significha cha in quel dí chaçerà tempesta cum mollta ploiba e cum gran fortunal de vento.
[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 35, pag. 123.23: Sicchè la gran tempesta e 'l terribile fortunale duròe loro allotta da tre giorni: di che si truovano allora a uno bello e forte porto.
[3] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 7.38: Et abbiando navegado IJ hore, una grandissima fortuna venne in mar, con grande plobba scuriando lo ero, quel mar faççando grandissimo romor; lo qual fortunal grandissimo chosì perseverando, et lo vento abiando schaveççado lo arboro et la anthenna, la nave rompé.
[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 59.6: Sé veritade ch'al signor plasette / ch'ie li ficasse en testa un madrigal: / co' placque a Cristo, l'imparar fo tal, / ch'ie sè de claro che duo mesi stette / el fellon maladetto, sì co' 'l vette / lo vento fuora grando e 'l fortunal: / vegnir co·la so gondola en canal, / un'ora, ben cent'anni li parette!
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 14.58, pag. 30: Ahi, bella gioia, noia e dolor meo, / che punto fortunal, lasso, fue quello / de vostro dipartir, crudel mia morte, / che doblo mal tornò tutto meo bello!
[2] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 308, pag. 32: Come 'l fium' ebe suo cammin trovato, / incontanente fu molto scemato, / e 'l giorno, ch'era molto disiato, / fu presente. / Contato v'ò del giuovedí dolente / e de la notte che poi fu siguente, / or vi dirò del venerdí vegnente / furtunale.
3 Fortuito, casuale, accidentale; regolato dalla sorte.
[1] Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.), pag. 460.20: Unde, sì come schritto v'abbo di sopra, per alchune chagionj io non chonoscho che bontà, nè grandeza, nè belleza, nè francheza, nè per alchuno valore, homo in questa vita possa contrastare l<e> fortunalj accidentj chose che travieneno; ché pare che si possa credere che li siano date e chonciedute dal suo creamento, sì ccome è la vita.
[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 14, pag. 77.19: El quale ydolo fecie fare Saturno a sua similitudine; e ciò vuole dire, che per l'oro reggea le cose cielesti, per l'argento le cose fortunali, per lo rame le cose terrene, per lo ferro le cose isforçate, e per la terra le cose infernali.
[3] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 44.6, pag. 189: Era più là, di donne accompagnata, / la Cipriana, il cui figliuolo attende / d'aver la fronte di corona ornata, / con quello onore che ad essa si rende / dell'isola maggior de' Baleari, / se caso fortunal non gliel contende. / Tra le quali era, in atto non dispari / della gran donna, un'altra tanto bella, / che mi fur gli atti suoi a mirar cari.
3.1 Relativo alla fortuna; della fortuna (fortunale ruota: ruota della fortuna).
[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. IV, pag. 246.5: Tutte cose volge la fortunale ruota, le quali cose tutte si girano: così in picciol giro il gran mondo perisce.
[u.r. 05.12.2012]