FURNECCIO s.m.

0.1 forneccio, furnecci, furneccio.

0.2 Da furo, sul modello di ladroneccio.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.).

0.6 N Cfr. G. Speroni in Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), p. 191: «sembra trattarsi d'una formazione da furo 'ladro' sul modello di ladroneccio; proprio queste due parole si trovano [[...]] in un passo del Trattato di Bono [[...]] dove l'ed. corregge furneccio in furto». V. ladroneccio, 1 [1].

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Furto, sottrazione. 2 Refurtiva.

0.8 Pär Larson 26.02.2007.

1 Furto, sottrazione.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 11, pag. 229.13: e fanno gli uomini furnecci e ruberíe e molti micidi per le convoitigie delle ricchezze acquistare...

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 22, pag. 23.20: «Io non mi metto a dire il furneccio de' danari che facesti al comune, perché non sono ora sopra quella materia; né come ti fuggisti co' danari altrui, e le baratterie che facesti a' mercatanti di Roma, perché non fa a questo fatto neente: ma ritorno al detto mio». || Cfr. Rhet Her., IV, 27, 37: «Non dico te ab sociis pecunias cepisse; non sum in eo occupatus...».

2 Refurtiva.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 129.13, pag. 260: Ed i· mano un bordon di ladorneccio / Portava, il qual le donò ser Baratto: / Già non era di melo né di leccio; / Il suocer le l'avea tagliato e fatto. / La scarsella avea piena di forneccio. / Ver' Mala-Bocca andò per darli matto.

[u.r. 16.05.2007]