INĀBILE agg.

0.1 inabile, inhabile, inhabili, innabil.

0.2 Da abile.

0.3 Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Stat. fior., 1355 (3).

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Non idoneo a, non capace di (fare) qsa.

0.8 Pär Larson 23.03.1999.

1 Non idoneo a, non capace di (fare) qsa.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 1.37, pag. 338: Io vi prometto di continovare, / Ed averete assai milglior servigio: / Ch'i' son sė stanco di questi trattati / Che vanno un poco dinanzi da voi, / E ō la mente e la man sė 'ngrosata, / Ch'i' sono a queste cose innabil fatto.

[2] Stat. mess. (?), 1320, pag. 29.11: si vulissi quissa mircadantia carricari in altru lignu, pagi lu dirictu di kisti tri pir chintinaru, exceptu si l'avissi di nicissitati a ricarricari in altru lignu, pirzō ki lu lignu in ki la mircatantia avissi purtata fussi factu inhabili a navigari.

[3] Stat. fior., 1355 (3), pag. 569.14: il quale [[...]] morisse, overo fosse isbandito, overo si sbandisse, per maleficio, de la Cittā di Firenįe, overo per altro modo fosse renduto inhabile a tale officio, sicondo la forma degli Statuti, overo degli Ordinamenti del Comune di Firenįe, debba essere tratto, overo eletto, a quello medesio officio, per quel medesimo tempo che dovea durare in esso officio esso inhabile, l'altro habile e idoneo, sicondo gli Ordinamenti predetti, e, come se esso, doppo essa tratta, fosse fatto inhabile, overo morto, a tale officio...

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 24, pag. 655.5: incorrano eo ipso in la sentencia de l'excomunicatione, et a recevere le dicte potestarie, rectorie o ciaschuni altri officij in le predicte terre et altre et ad ogni acti legitimi siano reputati inhabili et indigni, e da quelle e da ogni privilegij, immunitā e libertā, boni et honori, li quali egli obtenesseno da la Romana Ghiesia o da li altre ghiesie, per cusė facta transgressione in perpetua sianno privati.

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 8, pag. 688.13: salvo che quello chi oppone non provasse incontenente cotale essere stato privato d'auctoritā o inhabile o s'ello no paresse al įudese, lo quale cognosce della questione, quello cotale instrumento non essere digno de fede...

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), Prol. par. 2, vol. 1, pag. 104.13: dispose a riducere in nota volgarmente i gesti, e' fatti della Cittā degna di fama; non perchč se non conoscesse inabile, e insofficiente a tanta e tale opera, ma per apparecchiare materia agl'ingegni sottili, e alti con men fatica d'inquisizione a dare luce alle dette memorabili cose.

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 16, pag. 121.20: Appresso piacque, che ella fosse solamente abitata e frequentata sė come cittā: niuno corpo esservi di cittā, nč senato, nč consiglio di plebe, nč maestrato. Senza consiglio pubblico, o imperio, la moltitudine, di niuna cosa intra sč compagna al consentimento inabile essere.

[u.r. 01.03.2007]