0.1 ladiezza, laideça, laidecça, laideçe, laidessa, laideza, laideze, laidezza, laidezze.
0.2 Da laido.
0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 2.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c.1260-61 (fior.); Stat. pis., 1321.
In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del Seminario di lessicografia dell'Università di Pisa (1997-98).
L'accezione di 'corruzione', 'imbroglio' è presente soltanto in Stat. pis., 1321-41.
0.7 1 Bruttezza. 1.1 Sporcizia (anche fig.). 2 Peccato, atto riprovevole. 2.1 Oscenità, sconcezza. 3 Corruzione, imbroglio. 4 Imbruttimento, disdoro.
0.8 Elisa Guadagnini 24.04.1998.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 170.11: E però disse bene lo prete allo 'mperadore, che ridea e schernia la laidezza del suo corpo: «Dio è segnore: esso fece noi, e non essinoi»...
[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 13, pag. 235.13: Ma la santissima femena non curà de le laideçe de fora, la qua avea preso per sposo quelo chi non cerca se non la belleça dentro.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.172, pag. 272: Per darte questo stato descise a tal basseza, / en stalla de laideza aver volse reposo.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 139.3, vol. 2, pag. 245: Tu che ti lavi le tue membra spesso / per esser netto appresso, / come t' involgi in cotanta laideça / del peccato e vileça!
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Son. 151.6, pag. 220: sovente porge me gioi e gramezza. / Gioi, quand'aldo orrar vostro valore, / che defenda bellore / d'onni macula d'onta e di laidezza.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 9, par. 5, pag. 233.4: perché la Scrittura è specchio che le laidezze mostra e insegnale rammendare.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 291.30: et poi fo tracto in palese con onne sozura et con tutta laideze fo denudato.
[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 195.2: Primo caso si è quando sie nella causa alcuna ladiezza per cagione di mala persona o di mala cosa...
[1] Stat. pis., 1321, cap. 124, pag. 310.1: farò fare tre misure di ferro; cioè l' una d' ampiessa di cultricili, et una di palmi sei, et l' autra di palmi V, a le quale li testori fanno cultricili et panni di misura predicti; li quali facti, loro salverò et guarderò per la corte, acciò che le dicte misure dei testori si conservino sensa laidessa...
[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 93, par. 1, vol. 2, pag. 451.17: Conciosiacosaché le citade, casteglle e fortecçe de le torre avere grandissema conseguiscano bellecça e alcuna fiada utilità, e esse scarcare enn- alcuno modo paia laidecça de la citade, dicemo e ordenamo per lo presente capitolo, che en perpetuo vaglla, che niuno de la cità, contado overo destretto de Peroscia, né d'altro luoco possa ad alcuna persona, collegio overo uneversetà vendere, donare, lassare, legare overo per quegnunque altro titolo dare alcuna torre en la cità overo borghe a derovinare overo destruggere overo a guastare...
[u.r. 21.02.2020]