MALAVVIATO s.m./agg.

0.1 malabbiati, malabiati, mal aviai, maleabiati, maleabiato, male avviato, malvïao.

0.2 Da avviato (per le forme con b si potrebbe supporre un avvicinamento ad abbiate e ad altre forme di avere).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Stat. fior., a. 1364.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

0.6 N Cfr. Rezasco s.v. malabbiato.

0.7 1 Chi ha intrapreso la via del male (e specific. del peccato), traviato; malfattore; anche agg. 1.1 [Dir.] Titolo attribuito ai cittadini che si erano macchiati di particolari misfatti, la cui iscrizione in un libro comportava la perdita della capacità di ricoprire cariche pubbliche. Libro dei malabbiati.

0.8 Rossella Mosti 20.02.2007.

1 Chi ha intrapreso la via del male (e specific. del peccato), traviato; malfattore; anche agg.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 45, pag. 30: E s'eo te scarp de brazo lo miser malvïao, / Lo qual se rend a mi, hanc habia el matezao, / Per quel no 't faz eo torto, per quel no faz peccao, / Ma faz misericordia s'eo faz k'el sia aiao.

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 97.10: [2] Domandò Mathe' chi era pin d'avaricia e a torto e a rebuffo amassava roba e tuto 'l dì tegneva fera e bancho e era publican e peccaor palexe, cambiò-ghe 'l cor e toglie-'l via dal banco e çè a disnar consego a caxa soa, la qual el trovò pinna de gran peccaor homi e mal aviai, e sì dolcemente usava Yesu con lor ch'el gli traxeva fora del peccao chomo vraxo meho e bon salvaor d'annime.

[3] ? Stat. fior., a. 1364, cap. 50, pag. 114.21: E' proveduti huomini [[...]] ogni e tutt' i statuti di questa arte di vinattieri, i quali sono nel presente volume, con ogni e tutte loro agiunte e corretioni, i quali in tutto, overo in par[t]e, postura doganna [sic], overo monopolio contenesse, overo che ffossono in alchuna parte contro alla charità di Dio e del proximo, o della ecclesiastica libertà, o contro allo onore, iurdictione, overo uficio delle Segnorie della città di Firencçe, o alchuno di loro, o contro all'uficio e honore de' Signori Priori dell'arte et gonfaloniere di giustitia, o contro agli statuti, ordinamenti, provisioni overo riformagioni del comune di Firencçe, o contro agli ordinamenti della giustitia, o di quegli, o alcuna parte di quegli dirogatione, o che in alchuno modo favoreggiassono usura overo malabiati, cassarono e anullarono... || Resta il dubbio che l'es. possa intendere 'maltolletto': cfr. malablato.

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 105.7: E seguendo in tempo dopo la morte del padre, e diviso da' frategli, crescendo, e allevandosi colla madre, diventò grande spenditore, e male avviato.

1.1 [Dir.] Titolo attribuito ai cittadini che si erano macchiati di particolari misfatti, la cui iscrizione in un libro comportava la perdita della capacità di ricoprire cariche pubbliche. Libro dei malabbiati.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 19, vol. 3, pag. 346.8: Prima veggendosi certi rei de' grandi il favore della signoria, e non essendo rifermi gli ordini della giustizia; e bene avieno ordinato i XIIII che ssi facesse uno libro di malabbiati, ove si scrivessono i mafattori de' grandi, e quelli fossero puniti...

[2] f Statuti del Capitano del Popolo di Firenze, 1355: Possano [[certi imprigionati]] essere offerti [[...]] in questi casi, ne' quali non potessero essere giudicati o tenuti per Malabbiati. || Rezasco s.v. malabbiato.

[3] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 2, pag. 132.11: fue proveduto, ordinato e deliberato [[...]] di fare cancellare o trarre de' libri e atti delli sbanditi o de' condannati del detto Comune o de' libri de' maleabiati d'esso Comune, dovunque cotali libri fossoro, alcuno o alcuni isbandito o isbanditi, maleabiato o maleabiati del Comune di Firenze, o isbandito solamente o condannato solamente o maleabiato solamente per qualunque cagioni...

[u.r. 20.04.2007]