MARITAGGIO s.m.

0.1 maritaggi, maritaggio, maritagio, maritago, maritayu.

0.2 Da maritare + ‑aggio (sul modello dell'ant. franc. mariage).

0.3 Doc. fior., 1281-97: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1281-97; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. diritto maritaggio 1.1.

0.6 N Cfr. mariazo.

0.7 1 Lo stesso che matrimonio. 1.1 Locuz. nom. Diritto maritaggio: matrimonio legittimo.

0.8 Pär Larson 07.09.1998.

1 Lo stesso che matrimonio.

[1] Doc. fior., 1281-97, pag. 546.27: E de dare anche, die XVIIJ di luglio, per Panochia Ricchomanni, i quali donoe al maritago de la Chalizia mia f. quand'ella si maritoe a Bartolo di Filipo Maghaldi, lb. cinquanta a fio.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 62, pag. 295.25: E quello nipote di Julio, de lignaggio d'Enea, sarebbe morto per le mani de' suoi cugini medesimi. E, veramente, li più che l'uccisero furo suoi parenti di Cesare e per sangue e per maritaggio.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 28, pag. 449.1: E dice Marzia: «Dammi li patti delli antichi letti, dammi lo nome solo del maritaggio»; che è a dire che la nobile anima dice a Dio: 'Dammi, Signor mio, omai lo riposo di te; dammi almeno che io in questa tanta vita sia chiamata tua'.

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), proemio, cap. 6.26, pag. 18: E ciaschuna Partita / Arà per sè cierti distinti gradi, / Sì come innanti lettura dimostra. / La prima conterà come si dee / Portare una fanciulla / Quando comincia bene e mal sentire, / E vergongnia temere. / Seconda, como / Quando in tenpo verrà di maritaggio. / Terza, / Como quando à ppassata / L'ora del maritaggio. / Quarta, / Se, poi ch'è disperata / Di mai aver marito, / Aviene ch'ella pure l'àe, / E stae in casa uno tenpo / Anzi che vada a llui.

[5] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), 5, pag. 4.28: Spurio Carbilio fue il primo che per cagione di sterilitade caccioe la moglie, il quale, avegnadio che paresse che si movesse per alcuna ragione, nondimeno fu ripreso, imperciò che giudicavano che non si dovesse proporre il desiderio de' figliuoli alla fede del maritaggio, e acciò che l'onore del matrimonio fosse più sicuro non permisero quelli antichi Romani al decto Spurio, chiamante in ragione di matrimonio un'altra matrona, d'usare il suo corpo...

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 369.15: sceverare l'una parte della città dall'altra, sì come vile e contaminata e non degna di matrimonio? Che è questo altro che esilio e terrafino sostenere dentro a una medesima città? Elli si guardano di mescolarsi con noi di parentado e per maritaggio, e che 'l loro sangue non si congiunga col nostro.

[7] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 14, par. 19, pag. 282.22: E possono queste cose insiememente avenire, che ssecondo una leggie cioè a ssapere alquna cosa sia lodevole, che ssecondo l'altra è difesa, sicchome nel prociedente chapitolo è mostrato. Ché sono disoluti quelli che non sono leghati in maritaggio fornichazioni permesse d'umana leggie, per alquna cosa più inconveniente a ddiclinare, le quali tuttavia per leggie divina son difenduti colla pena già detta.

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III.9, pag. 245.31: «Monsignore», disse Beltramo «voi mi potete torre quanto io tengo, e donarmi, sì come vostro uomo, a chi vi piace; ma di questo vi rendo sicuro che mai io non sarò di tal maritaggio contento.»

[9] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Macc., vol. 8, pag. 470.15: 39. E poco istante viddono la grande burbanza del maritaggio e lo grande apparecchiamento; e lo sposo veniva inanzi... || Cfr. 1 Mcc 9.39: «et levaverunt oculos suos et viderunt et ecce tumultus et adparatus multus et sponsus processit».

- Fig.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 163.5: Antonia [[...]] recompensau lu amuri di lu maritu per nobili fidi. La quali poy di la morti sua, flurenti et di etati et di billizza, lu durmiri cun sua socera appi per maritayu. || Cfr. Val. Max., IV, 3, 3: «Antonia quoque [[...]] amorem mariti egregia fide pensavit, quae post eius excessum forma et aetate florens convictum socrus pro coniugio habuit...».

1.1 Locuz. nom. Diritto maritaggio: matrimonio legittimo.

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 2.6, pag. 327: O sommo saggio di scienz'altera, / Secondo legge impera / Fior d'equitae e naturale usaggio, / Per Dio, me date una sentenza vera / D'una quistion leggiera / Ch'è nata di diritto maritaggio.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 14, vol. 1, pag. 130.6: di questo Luis il Balbo rimasono ancora due figliuoli grandi, l'uno ebbe nome Luis, e l'altro Carlo Magno; ma non furono di diritto maritaggio nati.

[u.r. 04.12.2019]