0.1 mentacatti, mentacatto, mentecapte, mentecapto, mentecatta, mentecatte, mentecatti, mentecatto, mentechatto, mentegatto.
0.2 DELI 2 s.v. mentecatto (lat. tardo mente captus).
0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Ingiurie lucch., 1330-84.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Demente, minorato mentale. 1.1 [Sinon. di smemorato]. 1.2 [Più gen.:] sciocco, dotato di poco senno. 1.3 Lo stesso che ignorante.
0.8 Francesca Faleri 10.04.2001.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 15, pag. 363.7: E secondo malizia o vero difetto di corpo, può essere la mente non, sana: quando per difetto d'alcuno principio dalla nativitade, sì come [sono] mentecatti; quando per l'alterazione del cerebro, sì come sono frenetici.
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 98, vol. 2, pag. 276.10: se non se 'l padre o vero li fratelli carnali, o vero li cognati, o vero li altri parenti, volessero esso furioso o vero mentecatto sopra sè ricevere et avere et promettere et per securità di ricolta, securare che cotale furioso et pazo diligentemente et bene guardarebero rinchiuso...
[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 159.11, pag. 111: Oy Dëo, merçé, qual è quela crepa / che de si sola tanto valor strepa, / che çascadum remagna mentecapto?
[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 42, pag. 122.23: Novellamente fu questo che io ti dico, che una femina mentecatta avendo al tutto perduto il senno andava dì e notte errando e vagando...
[5] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 22, pag. 144.27: E, se io estimo bene, questa mi pare quella maniera d'uomini, li quali noi chiamiamo «mentacatti», o vero « dementi»...
- Minorato mentale che in quanto tale ha necessità di un curatore (tutore legale).
[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), cap. 182, vol. 1, pag. 470.16: et se trovarò che mentecatto sia, o vero prodigo, darò allui curatore, secondo che le ragioni volliono...
[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 474, vol. 2, pag. 453.25: Et ancora li sindachi et procuratori de le comunanze, collegio, università o vero luogo, o vero d'alcuno capitolo, et ancora el curatore del furioso, mentecapto o vero prodigo, possano per loro rispondere et in giudicio essere presenti per loro...
[8] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 61, par. 2, vol. 1, pag. 449.1: Volemo anche mò che agl furiose e prodeghe e mentecatte e a l'altre persone, a le quale de ragione se concede, la podestà e 'l capetanio e gl loro giudece e 'l ditto giudece sopre la divisione de le cose comune e le fine reggere e sopre l'autoritade da enterponere diano e dare possano egl tutore e anche mò egl curatore...
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 72, vol. 2, pag. 546.18: ll'altro ch'era mentacatto fu rimesso in prigione... || In precedenza: «ma non era di sana mente», «vedendosi avere i· rre smemorato» (ib.).
[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 88.6: Ugolino, che fu figliuolo del detto Taddeo, fu mentacatto e ismemorato.
1.2 [Più gen.:] sciocco, dotato di poco senno.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 2, pag. 83.23: Rinaldo, queste parole udendo e il lampeggiar degli occhi della donna veggendo, come colui che mentacatto non era, fattolesi incontro con le braccia aperte, disse...
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 53, pag. 151.18: Esaù fu reo e malizioso e fattivo uomo, e non fu semplice né mentacatto e fu grande e potente uomo e padre di molte nazioni.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 71, vol. 3, pag. 155.16: lasciò più figliuoli, ma il suo maggiore don Piero, cui egli a ssua vita avea coronato re, come in adietro in alcuna parte si fece menzione, ed era quasi uno mentacatto...
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 8, pag. 235.30: «Figliuola mia, io credo che gran noia sia a una bella e dilicata donna, come voi siete, aver per marito un mentecatto, ma molto maggior la credo essere l'avere un geloso...
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 1, vol. 2, pag. 139.5: ad li disscipuli paria ki parlassiru comu mentecapte, comu fimini smintati.
- [Come ingiuria].
[4] Ingiurie lucch., 1330-84, 94 [1345], pag. 37.8: - Francuccio, io ti proverò ch(e) tu se' bestia et uno mentegatto.
[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 153.27: Ma e' sono molti e molte che vanno cercando cotali confessori salvatichi, mentacatti e rozzi, sanza niuno intendimento e sanza lettera, che non intendono quello che a loro si dice...
[u.r. 23.04.2007]