OBUMBRARE v.

0.1 obbumbraro, obombra, obombrano, obombraresti, obombrata, obombrerà , obumbra, obumbrano, obumbrante, obumbrare, obumbrasse, obumbrata, obumbrava, obunbra, obunbrando, obunbrasti, obunbrolli.

0.2 DEI s.vv. obombrare e obumbrare (lat. obumbrare).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Passione lombarda, XIII sm.; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Adombrare, gettare un'ombra su qsa. 2 Oscurare, rendere invisibile. 2.1 Fig. Far apparire meno illustre, meno importante. 3 Accecare, diminuire l'intensità delle facoltà intellettive. 4 [Relig.] Fecondare (con rif. all'Incarnazione del Verbo nella Vergine Maria).

0.8 Pär Larson 20.09.2000.

1 Adombrare, gettare un'ombra su qsa.

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Atti Apostoli, capo 5, vol. 9, pag. 619.7: 15. E per la grande devozione che avevano a Pietro ponevano gli infermi per le piazze e per le vie, onde elli doveva passare, acciò che passando elli, almeno l'ombra sua gli obumbrasse e venisse sopra loro, e fussero liberati di sua infirmità e così erano. || Cfr. Act 5.15: «ut [[...]] umbra illius obumbraret quemquam eorum». Cfr. Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 39.1: «l'ombra sua gli aombrasse e venisse sopra a loro».

2 Oscurare, rendere invisibile.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 11, par. 3, pag. 41.2: E quando questa gentilissima salute salutava, non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine, ma elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale, che lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto lo suo reggimento, molte volte si movea come cosa grave inanimata.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 417.16: Altri corrono alle porte, e occidono i primi che truovano; altri lanciano i ferri, e obombrano il cielo delle lancie.

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 92, pag. 271.3: E parlando lui, venne una nuvola lucente e obunbrolli. E ecco una voce uscì della nuvola e disse: Questi è il mio figliuolo diletto, nel quale a me sono bene piaciuto... || Cfr., nella Bibbia, Mc 9.6: «facta est nubes obumbrans eos».

[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 5, par. 49, comp. 54.6, pag. 139: Cantiammo un poco de più alta matera, / o muse de Sicilia, / siché da noy si fugi ogni quisquilia. / Un ordine comincia su nel cielo / e la Vergiene pura / obumbra l'alto dio dela natura.

- Assol.

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 151.14, pag. 400: Poï, per gli occorsi acerbi e novi, / convien c'um mio ver' te sonetto perga, / per qual a nove rime ancor ti movi, / da che Dio piace che ragion somerga / e, dove la virtù convien che luca, / Fortuna obunbra e tien volta la nuca.

2.1 Fig. Far apparire meno illustre, meno importante.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 20, pag. 281.33: Forse mi rifiuti per basso lignaggio, sentendo te essere degli altissimi prencipi romani discesa, le cui opere hanno tanta di chiarezza, che ogni reale stirpe obumbrano, e me del re di Spagna figliuolo, onde riputando te più gentile di me, m'hai per altro dimenticato?

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 367.17: Queste cose in grava Drances d'ira pieno, e dice lui solo essere chiamato, solo Turno esser domandato nella battaglia. Molta sentenza insieme contra co varii detti per Turno, el nome grande della reina lui obombra, la molta fama d'acquistati onori di vittorie substenta l'uomo.

3 Accecare, diminuire l'intensità delle facoltà intellettive.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 16, pag. 142.12: Kisti domnj, sicundu ki illi dichìanu, ben sintianu lu strepitu, ma la luchi era tanta, ki quasi li obumbrava la vista...

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 106, pag. 215.21: perché neuno inganno voi potiate ricevere, se vorrete conservarvi el lume dell'intelletto che Io v'ho dato con la pupilla della santissima fede, che voi non vel lassiate obumbrare dal dimonio e nol veliate con l'amore proprio di voi.

[3] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 4.4, pag. 365: Drizza 'l mio affetto e l' opra, Signor caro, / secondo il tuo piacer, sì ch' io ti piaccia; / fuga da me le tenebre e discaccia, / che d' ignoranza il cor tanto obbumbraro!

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [madr.] 121.4, pag. 318: La bianca nebbia ch'a la stanca pende / segnal mi mostra de non esser degno / dov'è la gloria del beato regno, / però che lo 'ntellecto e 'l viso obombra; / sì ca 'l mio [cor] è diventato ghiaccia, / da tema ch'ò de non perder la caccia.

4 [Relig.] Fecondare (con rif. all'Incarnazione del Verbo nella Vergine Maria).

[1] Passione lombarda, XIII sm., 24, pag. 110: Ave Maria, virgo beata, / poi che de Cristo fuisti obumbrata / et in Bethelem fuisti menata, / là o' avisti lume e via.

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 5.22, vol. 1, pag. 106: In Naçarèth de Galilea / l'angelo stette ke resplendea; / tua fede 'l credette quando dicea: / "De Dio sirai obumbrata".

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 31.28, vol. 1, pag. 210: Spiritu de sapïença, / [[...]] / Ei profeti amaistrasti / et la vergene obunbrasti: / tutta la santificasti / enn el tuo sancto venire.

[3] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 723, pag. 47: Audi et intendi el mio dolor gravisimo; / io son cholei la qual fo obombrata / per ti da la vertute de l'altisimo.

[4] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 16.8, pag. 56: Quando fossi annunciata / de Cristo fossi obumbrata, / benedeta e laudata / tanto fossi dignitosa.

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 1.147, pag. 7: L'angel rispoxe con parlar più scosso: / "In te sopravirà il Spirito sancto, / obunbrando l'Altissimo il tuo dosso; / et qual nasse di te, è clamato et spanto / Filius Dei.

[6] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Vang. Luca, capo 1, vol. 9, pag. 290.13: 35. L'angelo respose, e disse a lei: lo Spirito Santo sopravenerà in te, e la virtù dell'Altissimo obombrerà te; e colui che nascerà di te, sarà santo, e sarà chiamato Figliuolo di Dio. || Cfr. Lc 1.35: «virtus Altissimi obumbrabit tibi».

[u.r. 18.04.2007]