OLIVO s.m.

0.1 auliva, aulivi, olío, oliva, olive, olivi, olivj, olivo, ollive, uliva, ulive, ulivi, ulivo.

0.2 DELI 2 s.v. oliva (lat. oliva).

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Doc. fior., 1274-84; Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1280-97; Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm.; Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Doc. aret., 1335-39; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.); Poes. an. bologn., XIII; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Passione genovese, c. 1353; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.);Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Anche s.f. (oliva, uliva).

Fin dai testi più antichi la forma di genere masch. si mostra propria soltanto della Toscana, mentre quella femm. regna incontestata al Nord e nel meridione. Anche nella stessa Toscana è notevole la forte presenza del tipo femm., sia nei testi tosc. occ. (dove pare indigeno), sia in contesti d'ispirazione religiosa, dove viene ritenuto il genere femm. dell'etimo lat.

Per queste ragioni si considerano qui i tipi olivo e oliva.

Locuz. e fras. dì di ramo d'olivo 2.2.1; dì d'olivo 2.2.1; domenica d'olivo 2.2; giorno d'olivo 2.2.1; olivo selvatico 1.3; sabato d'olivo 2.2.2; sabato di ramo d'oliva 2.2.2.1; venerdì di rama oliva 2.2.3.

0.7 1 [Bot.] Albero del genere Olea, coltivato per la produzione di olio. 1.1 [Bot.] S.f. 1.2 [Con rif. al legno della Croce di Cristo]. 1.3 [Bot.] Locuz. nom. Olivo selvatico: oleastro. 2 Estens. Ramo, fronda o ghirlanda di olivo; anche adoperata come simbolo di vittoria, di pace, ecc. 2.1 S.f. 2.2 Locuz. nom. Domenica d'olivo: nell'anno liturgico, la domenica delle Palme, che precede quella di Pasqua.

0.8 Pär Larson 26.01.1999.

1 [Bot.] Albero del genere Olea, coltivato per la produzione di olio.

[1] Doc. fior., 1255-90, pag. 232.4: MCClvii. Mikele f. Dati d'Agliana: ave(n) konperato da lui uno peço di tera posta preso ala kasa di Bentive(n)gna, la via i(n) meço, ke v'à fiki (e) olivi (e) ciriegi, ke la konpera(m)mo da lui (e) dal fratello (e) dala madre...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 55, pag. 91.14: le Virtudi in prima, e tutti i cavalieri dell'oste appresso, e poi tutti uomini a piede, usciro incontro alla Fede e alla sua gente con rami d'ulivi e co le ghirlande in testa...

[3] Stat. sen., 1280-97, par. 41, pag. 14.11: qualunque del detto Comune talliasse quercie di campo o ulivi o allori o arbole fruttevole, senza licenzia di colui di cui ène, sia punito in X soldi...

[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 98.3, pag. 216: Egli è maggior miracol, com'io vivo, / cento milïa tanto, al me' parere, / che non seri' a veder un olivo / che non fosse innestato, menar pere, / e che non seria far bon un cattivo / sì agevolmente come si fa 'l bere...

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.10, pag. 191.22: Vennono da San Gallo, e nel Cafaggio del Vescovo si schierarono, presso a San Marco, e con le insegne bianche spiegate, e con ghirlande d'ulivo, e con le spade ignude, gridando «pace», sanza fare violenzia o ruberia a alcuno.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 21.115, vol. 3, pag. 353: disse: «Quivi / al servigio di Dio mi fe' sì fermo, / che pur con cibi di liquor d'ulivi / lievemente passava caldi e geli, / contento ne' pensier contemplativi. || Secondo ED s.v. ulivo, la forma ulivi nel passo cit. «designerebbe il frutto della pianta», il che tuttavia pare poco prob.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 86, pag. 244.9: Se ti pare, ch'i' parli tropp' aspro, da' la colpa a questo luogo, ov'io ho appreso da Egialus, ch'ora il possiede, che n'ha insegnato, ch'un albero vecchio si può trasporre. E questo è utile a noi vecchi, che piantiamo gli ulivi per altrui.

[8] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 52-69, pag. 646, col. 1.18: Vidi la donna, çoè Beatrixe. Da le fronde di Minerva, çoè, de foie d'olío, com'è dicto.

[9] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 530.13: Qui descrive Beatrice, cioè teologica veritade, in forma d'una donna vestita di colore flamminco, e di sopra uno manto verde, in testa uno velo, e sopr'esso una grillanda d'ulivo. Ulivo hae a denotare sapienzia; verde hae a significare etternitade e speranza; vermiglio, accendimento d'amore.

[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 2, pag. 333.37: Li umili dunque, e pietosi sono assimigliati all'ulivo.

[11] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 36, vol. 1, pag. 107.3: E dietro a noi, presso, sì era portato in peso due grandi ulivi, e su v'era, in cima, e fralle ramora, parecchi uomini, additando verso il vescovo, e gridando parole altissime. E io domandai uno interpetro, quello che voleva dire questi due ulivi. E que' rispuose, che nogli intendeva, però che quegli dello olivo gridavano in lingua arabia, e quelli dell'altro olivo in lingua etiopica; e io sono interpetro di lingua ebrea, e saracina.

[12] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 104.26: Sia di lungi l'uno ulivo dall'altro XV o XX piei, e tutte l'erbe d'intorno si tollan via...

[13] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 295.27: Hec oliva, ve, l'olivo. hec olea, lee, l'uliva.

[14] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 460, pag. 128: E nota ben qui questo fatto: / Quando li olivj faran frutto / Ogni quart'anno fa del tutto / De doverli aletamare, / Se tu gli voi be' far fruttare...

[15] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 32.24: Chuosci la buccia de l'ulivo ne l'acqua: fa nascere molti chapelli.

[16] Fazio degli Uberti, Rime d'amore, a. 1367 (tosc.), 7.69, pag. 19: ben ch' io pur pensi che, come l' ulivo / over l' abete o 'l pin non perde foglia, / cosí mai non si spoglia / da te biltá, per tempo che secondi...

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I. introduzione, pag. 25.3: Come voi vedete, il sole è alto e il caldo è grande, né altro s'ode che le cicale su per gli ulivi, per che l'andare al presente in alcun luogo sarebbe senza dubbio sciocchezza. Qui è bello e fresco stare...

[18] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 338, pag. 211.12: Tre cose sono quelle principali che dee avere in sé il lavoratore che lavora le terre e che governa le vigne e gli ulivi e gli albori fruttevoli e non fruttevoli...

1.1 [Bot.] S.f.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 1.57, pag. 262: Ma 'l bon talento ch'aggi'e 'l cor gioioso, / plagente e amoroso, / como la uliva non cangia verdura, / non cang'eo per ragione / di fina 'ntensïone, / ancor mi sia cangiata la figura.

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1037, pag. 51: E la grande çente lo seguia; / In Jerusalem va lo segnore, / Asai ge fan lo grande honore. / Partia g'è de quela çente / Ke toleveno le vestimente, / E rame de palma e d'oliva / Sí le metevano suso la via.

[3] Doc. fior., 1274-84, pag. 479.13: Conperamo (e) togliemo in paghame[n]tto d'Albertino Arri[n]ghelli da Morçano una peça di terra (e) colto kon ulive (e) con quercie [i]vi sue posta nel populo Sa· Michele a Morçano...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 27, pag. 85.1: et potiti portare ramo d'auliva cum verde fogla in vostra manu, çoè portar quella parte de victoria k'avemo avuta di vostri e nostri inimici...

[5] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 100.4: unna pesa di tera cho· selve, chon ollive e chon quercibus in delle cho[n]fine di Santo Role[n]sio de Vachole e un'altra pesa di tera cho[n] ollive e chon chastani sopra sei e cho· cepe di chastanio e un'altra cho[n] ull[i]ve e chon chastani.

[6] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 1.15, pag. 92: Vòlto mi trovo umìl come l'uliva, / che prende e non ischiva / virtù di rose né di fior novelli.

[7] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 140.14: Le piene uve sono abattute col lento tralcio; l'uliva co' rami sempre pieni di foglie è abattuta.

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 218.17: Undi Turnu fugendu et Eneas sicutandu, pervinniru ad unu locu, in lu quali unu deu ki avia nomu Faunu era statu consacratu: et illocu era una oliva, la quali li Truyani havianu xippatu, azò ki putissiru in aperta baptagla discurriri...

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 2, pag. 333.20: lo giusto è detto per la Scrittura oliva fruttifera. Onde dice il Salmista: E io come uliva fruttifera nella casa di Dio. E così nel libro de' Giudici si pone una parabola, e similitudine, e dicesi, che l'arbore uliva rifiutò la signoria delle altre legna, la quale proferta le era, dicendo, che non volea perdere, nè lasciare la sua pinguedine, la quale era ad uso, e riverenza di Dio, e degli uomini. Per la qual parola spiritualmente s'intende, che l'uomo pietoso, e grazioso, lo quale per l'uliva s'intende, fugge, e ricusa la signoria, e li onori temendo di perderne il frutto della grazia, e la divozione. || Cfr., nella Bibbia, Idc 9.8-9: «ligna [...] dixerunt olivae: 'impera nobis'. Quae respondit: 'numquid possum deserere pinguedinem meam qua et dii utuntur et homines...'».

[10] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 18.14, pag. 680: 'l calor del sol la terra fende; / e tu più fermo in esso ognor te figge / e fuor con glie villan sollazzo prende, / currendo per le piagge e per le rive: / e le cicaglie cantan per l'olive.

[11] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 502.18: Neuna medesima terra parturisce ogna cosa: quella conven ale vide, questa convien ale olive; questa verdeça ben li farri.

[12] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 29, pag. 135.15: Poy si partiu lu Conti et vinnisindi in Cusencza, ca li Cosintini si arribellavanu a lu duca Rugeri, sou niputi, et infra tri iorni tutti li vigni et tutti li aulivi li taglaru et misirunchi lu aratu et poy si parteru.

[13] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 53, col. 1.13: R. uovo di gallina, lesso, duro, mondo, fesso per meço e chavato il tuorlo, e l'una parte del chiaro enpie di raschiatura di lengnio d'oliva novella - levata la prima iscorça di fuori - e uno poco di mele...

[14] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 174.52, pag. 232: Fra mirto e lauro et un bosco d'ulive, / Schifando tal volta 'l raggio del sole, / La vidi poi andar di prato in prato / Cercando la freddura per le rive, / Che l'acqua fa tra fior bianchi e viole...

[15] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 104.2: Stava l'oste sopra Negroponte. Intorno intorno guastava lo paiese, olive, vigne, arbori fruttevili; serrano le strade.

[16] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 245.24: li Troyani [[...]] stando cossì sopre la mura, tenendo in mano li rammi de auliva mostravanolli alli Grieci in signo de pace, e li Grieci corgendonose quill'acto mostravano a li Troyani uno semeglyante signale de consentemiento.

1.1.1 [Come attributo della Madonna o dei Santi].

[1] Poes. an. bologn., XIII, 22, pag. 9: Vuy si' fontana de gracia, madona aprexïata, / inguento olentissimo, oliva replantata, / balsemo olentissimo, manna dal cel mandata.

[2] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 44.3, pag. 501: Andiamola a vedere s'ell'è viva / Caterina così affamata, / quella ch'è freschissima uliva / ben sarà morta, se non è stata âtata...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 303.27: E però è detta [[la Madonna]] bella come la Luna, perciocchè a coloro, li quali sono in notte di peccato, mostra, e dà volentieri la bellezza della misericordia sua. E per questo rispetto anco è detta oliva speciosa, e fruttifera.

[4] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 16.29, pag. 233: Ave, verçene puella, / sopra le altre siti bella; / oliva frescha et novella, / che stadi frescha tucta via.

[5] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 38.8, pag. 168: Vergen cortese e bella, / madre di Dio donçella, / piena luna novella, / nova donna, audi me. / A voi, fontana viva, / fructiferosa uliva, / dolçe donna che non schifa / <a> chi v'ama di pura fé.

[6] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 71.7, pag. 327: Sancto Bernardo amor[o]so, / giglio aulente dilectoso. / Ançi che tu fosti nato / sì fosti prefigurato / d'amore privilegiato, / nobile predicatore. / O Bernardo, fresc'uliva, / aquila contemplativa, / della Trinità divina / fosti sommo comprenditore.

- Estens. [Nel linguaggio amoroso].

[7] Ugolino Buzzola (ed.Zaccagnini), XIII sm. (emil.), Son. 7, pag. 88: Eo no 'l digo perch'eo sia tego mego: / ma sai che sea ch'a li amador non scriva, / causa disconvenente, fresca uliva, / di me non truovi che passion non sego.

1.2 [Con rif. al legno della Croce di Cristo].

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.235, pag. 106: Or fuss'io quell'ulivo che tti frange / le man' chiavate e sta per traverso: / starestimi confitto ne le braccia, / e 'l mio viso congionto a la tua faccia, / o dolorosa, che ciascun mi chaccia, / e tutto 'l mondo incontra m'è converso!

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.99, pag. 188: «Leggesi scripto che tu lo sostegni, / o Maria madre, tal dolor mortale, / per me formata da li quattro legni, / e ciaschun à figura doctrinale, / ché l'anima die stare in quattro regni, / et ciaschun è di vita eternale: / l'un è 'l cedro, et à in sé forteçça, / e lo cipresso, per divin' alteçça, / l'ulivo, per pietança con dolceçça, / et poi la palma, ch'è victoriale».

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 112, vol. 1, pag. 243.16: Il secondo legno, che fu per le braccia della croce, fu d'arcipresso, e questo crebbe in questa chiesa sopra detta. Il terzo si fu cedro, e questo crebbe in monte Libano, il quale fu posto a' piedi di Cristo. Il quarto fu d'ulivo, dove scritto fu: Gesus Nazarenus rex Iudaeorum.

- S.f.

[4] Laude di Cortona (ed. Contini), XIII sm., Ogn'om canti novel canto, 37, pag. 55: O Giovanni, grazia viva, / aquila contemplativa, / gaudio fusti dell'uliva / la qual portò il Salv[a]tore. / O Giovanni, gemma fina, / arca piena di dottrina, / della Trinità divina / fosti sommo comprenditore.

1.3 [Bot.] Locuz. nom. Olivo selvatico: oleastro.

[1] Gl x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.), pag. 512: Hic oleaster, huius oleastri, l'olivo salvaticho.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 88.14: Quel tempo era nel quale la pelle del pastore copria te, e sette anni ti fue gravezza nella mano manca lo bastone dell'ulivo salvatico, e nella diritta la sampogna.

[3] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 10, pag. 143.12: E se l'ulivo si va lussuriando senza frutto, un palo d'oleastro, cioè d'ulivo salvatico ficca nella sua radice.

- S.f.

[4] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 95.3: Hic obbolus, li id est la medallia. Hic oleaster id est la uliva salvatica. Hic onager id est l'aseno salvatico.

2 Estens. Ramo, fronda o ghirlanda di olivo; anche adoperata come simbolo di vittoria, di pace, ecc.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 7, cap. 38, pag. 255.18: E fece fare giuochi di battaglieri a fare a' cani, e qualunque poteva soprafare suo compagnone in quella caccia et in quello correre, era coronato d'alloro e d'ulivo e d'altre rame: acostumati erano di grandi lodi e di grandi doni.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 112.12: E sappiate che si trova nella santa Scrittura tre colombe: l'una che portò l'olivo a Noè, quando era nell'arca; l'altra a David; e l'altra che apparve al battesimo del nostro signore Gesù Cristo.

[3] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 209.13: per invidia non ti vogliono rendere l'onore e lo trionfo che tu ài servito nelle lontani bataglie, quella che tti dovrebe menare a prociesione coronato d'ulivo insino al Chanpidoglio.

[4] Stat. sen., c. 1318, cap. 96, pag. 88.38: nel die de la Purificazione di sancta Maria vergene del mese di febraio, a ricevere le candele benedette; e nel die di dominica di palme, a ricevere lo olivo benedetto...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 2.70, vol. 2, pag. 28: E come a messagger che porta ulivo / tragge la gente per udir novelle, / e di calcar nessun si mostra schivo, / così al viso mio s'affisar quelle / anime fortunate...

[6] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 64, pag. 39.29: gl'Ateniesi furono li primi che per merito coronarono i cittadini bene adoperanti, e rende l'esemplo di Periclo, il quale, perché combatteo bene, fu coronato in Athena d'ulivo. Onde dice Valerio: la decta cittade imprima recoe l'usanza d'adornare li buoni cittadini di corona di due ramentti d'ulivo anodati, atorneando la chiara testa di Periclo.

[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32. proemio, pag. 559.8: la siconda bellezza della Teologia, la quale ella sotto quello velo, che aveva in testa cinto della fronda di Minerva, cioè d'ulivo di sapienzia...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 142.14: Appressu chi vinni lu sacerdotu di la genti Maruvia cum l'elmu frundutu di olivi.

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 23, vol. 1, pag. 177.32: Fuggì anco, quando volle essere fatto re, e pianse, quando andando in Gerusalemme fu ricevuto con l'olivo, e con li canti.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 25, vol. 2, pag. 549.4: Nel detto tempo, a l'entrare di giugno, venuta in Pisa la novella e l'olivo della coronazione del Bavero in Milano, se ne fece falò e festa per certi usciti di Firenze e d'altre città...

[11] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 28, pag. 41.19: dopo la noiosa e trista novella ch'era venuta da Tuscolo, essendo la città per niente spaventata, vennero lettere da Postumio coronate d'ulivo, che contavano la vittoria de' Romani, e la sconfittura e l'uccisione de' nemici.

[12] Stat. pis., 1360, pag. 364.26: La boctegha della gassa per libre sedici. La boctegha del colombo coll'ulivo per libre dodici. La boctegha del paone per libre trenta. La boctegha della gruva per livre quaranta.

[13] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 149.8: E quegli del chomuno di Siena auta la vitoria di subito si partiro e tornaro a Firenze chon grandissimo onore e cho' gli ulivi in testa, e fu lo' fatto in Fiorenza grandissimo onore.

[14] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 90, pag. 218.3: Puoi il vedemmo venire e co lui sette cardenagli, e fu la più bella e devota cosa che mai si vedesse. E vedemmolo escire della nave, e veramente parendo santo. Noi tutti cogli ulivi in capo e in mano, con gridare sempre: laldato Cristo, e viva il santo Padre...

[15] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 45.7, pag. 143: E i lontan messaggier, che in fretta vanno, / Rinfrescan da la sete al freddo rivo, / Sol per portare il trïonfale olivo / Che annunzia pace o de' nemici danno.

[16] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 65. (1376), pag. 275.11: Allora mi dava la croce in collo e l'ulivo in mano, quasi come volesse, e così diceva, che io la porgessi all'uno popolo e all'altro; diceva a me: «Dì a loro: Io v'annuntio gaudio magno».

[17] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 98.16, pag. 290: chi zo non fesse, assai poco saprebbe, / però che lui, d'onni virtute divo, / in segno di victoria porta olivo.

- Fig. Notizia di beatitudine.

[18] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14. 32.2, pag. 184: di qui a otto dì, morrai / e 'n paradiso poscia viverai. - San Giosafà allor giunse le mani / Dio ringraziando di cotale olivo, / e poi orò, non già con sermon vani, / in verso Dio col cuor tutto giulivo...

2.1 S.f.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 92.28: Ramundialis molie de Flamine, summo sacerdote, tollea lo ramo de lo arbore e portavalo in mano, sì como noi facemo de le olive la domenica de palme.

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 911, pag. 49: Cosí fará del'altra çente / Quando el será lo so placimente. / Poi recevé palma e oliva, / Mateça fan quili ki la schiva; / La çobia fé con li soi frá, / Con lor mangió in caritá; / Po ge lavó le man e li pee / Jhesu Christe, filiol de De.

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 26, pag. 83.7: E nui ke semo qui, li quali representemo tuto lo nostro communo, semo venuti per prendere nostra parte de tanta 'legreça e ke nui ne possamo retornare a lore cum oliva verde et abundevole de frutti de quello acrescemento d'onore ke voi largamente avi' meritato...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 30.31, vol. 2, pag. 516: così dentro una nuvola di fiori / che da le mani angeliche saliva / e ricadeva in giù dentro e di fori, / sovra candido vel cinta d'uliva / donna m'apparve, sotto verde manto / vestita di color di fiamma viva.

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 5.67, pag. 193: Giusto è quegli che vive onestamente, / E non offende altrui nè fa lesione, / A ciascun dà suo merto puramente. / E questi porta del trionfo olive / E nell'eterna pace sempre vive.

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 131.6: Et vinendu lu sequenti iornu, mandau Eneas soy spiyi per sapiri li cundicioni di la contrata; et di l'autra parti mandau chentu electi inbaxaturi a lu re Latinu, et tucti andaru vistuti di oliva virdi...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 152.11: I tre primi riceveranno il premio, e saranno cinti il capo di verde oliva: el primo vincitore abbia uno nobile cavallo con belli ornamenti...

[8] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 21, pag. 96.25: E gravezza del dolore di Cristo fu che in prima la domenica l'aveano molto onorato, e ricevuto con le palme, ed olive, e con canti, e con gran processione; e subitamente furono mutati in contrario...

[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 230.12, pag. 292: Non lauro o palma, ma tranquilla oliva / Pietà mi manda, e 'l tempo rasserena, / e 'l pianto asciuga, et vuol anchor ch'i' viva.

2.2 Locuz. nom. Domenica d'olivo: nell'anno liturgico, la domenica delle Palme, che precede quella di Pasqua.

[1] Stat. prat., 1295, pag. 449.1: tutti quelli di q(ue)sta Compagnia e regolati e d'ogni conditione che scripti siano, siano tenuti e debbiano fare cena, carità e pasqua, il giovedì santo, ciascuno anno. E lo rectore sia tenuto di farne proposta domenica d'ulivo e cercare la volontade di quelli della Compagnia...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 76 rubr., pag. 368.2: Predicò frate Giordano MCCCVJ dì XXVIJ di marzo, domenica d'ulivo in mane, in platea Sancte Marie Novelle.

[3] Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc.occ.), pag. 215.3: La domenica d'ulivo inançi che tu mangi o bea andrai dinançi alla s(an)c(t)a croce (con) una corda alla gola e scalço e scintto col capo inchinato in sul braccio ricto.

[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 1, pag. 197.35: E per questo modo stavano insino a domenica dell'Ulivo sempre orando e dicendo salmi, e in quel dì ciascuno tornava al monistero...

[5] Stat. fior., 1334, L. III cap. 12, pag. 338.22: ad onore di Dio e del beato santo Iovanni predetto. E del detto condutto siano tenuti di fare, anzi che sia domenica d'olivo, a pena di soldi cento per ciascuno; il quale termine possano prolungare se bisogno sarà.

[6] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 11, vol. 1, pag. 38.2: non c'è niente dell'antico lavorìo, se non Porta Aurea, donde Cristo entrò la Domenica dello Ulivo, e ancora una volta in monte Sion, dove sta il luogo de' frati minori, et ivi si è la sepoltura di David e di Salomone.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 97, vol. 1, pag. 559.26: Negli anni di Cristo MCCLXXXIIII, il dì di domenica d'ulivo a dì II d'aprile, in Firenze ebbe grandissimo diluvio d'acque e di piova sì disordinatamente, che 'l fiume d'Arno crebbe sì disordinatamente, ch'allagò molta della città presso alle sue rive...

[8] Stat. pis., XIV pm., pag. 34.16: Queste sono le indulgentie di Sa· Piero a Grado chiamate de li otto. Lo dì di befani. La conversatione [sic] di San Paulo. Catthedra di San Piero. La Domenica d'Ulivo. Lo dì di San Piero e di San Paulo.

[9] Stat. sen., Addizioni 1295-1361, cap. 11bis [1359], pag. 14.27: sì che due domeniche inanzi domenica d' ulivo siano examinati e' fatti loro se sono da scontrinare o no, e la domenica d' ulivo si scontrinino per lo giovedì santo insino al numero di cinque uomini...

[10] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 17, pag. 142.10: sì come noi facciamo per la festa d'Ognesanti, poneano gl'antichi ale vacche sale in testa per soffumento, e la moglie del sacerdote, ciò è del prete, portava innanzi la frasca in mano come noi l'ulivo Domenica d'ulivo...

[11] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 60. (1376), pag. 250.16: E lo dì di domenica d'olivo, quando scendeva del monte, disse «Gerusalem Gerusalem, tu godi, ch'egli è oggi el dì tuo: ma tempo verrà che tu piagnarai».

[12] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 32, pag. 75.13: E ora facendo una scusa, e ora un'altra, tutta Quaresima fece venire gente a sé, tenendoli sospesi insino a domenica d'olivo.

2.2.1 Locuz. nom. , giorno (di ramo) d'olivo: lo stesso del precedente.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 528.16: Qual i beati ec. Questo responso, che gli altri fanno alla antifona, è chiaro; il quale fu detto a Cristo per li Judei il giorno d'ulivo, quando entròe in Jerusalem, cioè: Benedictus qui venis in nomine Domini; Joanni, capitolo XXXJ.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 181.11: Questo inno, il quale canta Justiniano, fue in parte cantato per li Giudei il die dello ulivo, come dice santo Joanni evangelista...

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 75, vol. 1, pag. 174.1: In Beffage non ci à mura, nè case, altro che sassi, e una grande pietra, dove sedette Iesù Cristo, quando mandò gli Apostoli per l'asina, il dì dell'ulivo.

[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 85, vol. 1, pag. 192.9: La detta porta non fu mai aperta, nonn'è rimaso per non volere, ma per non potere, da poi che Cristo n'uscì, il dì di ramo d'ulivo.

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 260.2: il Serraglio non s'abbandonò; e per questa cagione il Papa strignendo lo 'mperadore di sua venuta, tosto lo 'mperadore il dì d'ulivo, preso l'ulivo in Plaga, si partì vegnendo in Italia.

2.2.2 Locuz. nom. Sabato d'olivo: il sabato precedente la domenica dell'olivo.

[1] Doc. fior., 1277-96, pag. 457.13: Churdino di Ghuccio de avere lb. IJ e s. XVIIJ e d. X per saldamento d'ongne ragione ch'avavamo infino a ssabato d'Olivo.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 3, pag. 209.12: l'abate Zozima [[...]] tornò al suo monistero, e giunsevi appunto quel giorno che gli altri, secondo l'usanza, cioè il sabato d'Ulivo...

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 35, vol. 1, pag. 103.3: Ora il sabato santo d'ulivo, passato ora di vespro, sì si ragunano tutte le generazioni de' Cristiani, nella piazza dinanzi alla chiesa del santo Sepolcro...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 110, vol. 1, pag. 575.26: quegli del castello avendo perduta la speranza del soccorso, n'uscirono la notte di sabato d'ulivo del mese d'aprile, e molti ne furono morti e presi...

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 233.35: La fiera di Bari comincia il martedì avanti la mezza Quaresima, e dal detto dì a 17 dì appresso, la mattina mette drapperia, e a 19 dì, cioè Sabato d'Ulivo, la sera al tardi grida ara e non mostra più drapperia, e lo secondo dì d'arra appresso, cioè Domenica d'Ulivo, seggono i banchi e stanno 4 settimane...

2.2.2.1 S.f. Locuz. nom. Sabato di ramo d'oliva.

[1] Passione genovese, c. 1353, pag. 28.6: Segundo che noy lezamo, in lo sabao de ramo d'oliva lo nostro segnor messer Ihesu Cristo sì era a una menssa a un disnar im la casxa de Symom lo levroso.

2.2.3 S.f. Locuz. nom. Venerdì di rama oliva: il venerdì precedente la domenica delle Palme.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 1 par. 2, vol. 1, pag. 65.17: sicundu santu Iohanni (XII c. a), «ante secx dies Passce» ipsu vinni in Bethania, ubi ipsu avia resussitatu Lazaru. Et zo fu, sicundu meu pariri, lu venniri di la rama oliva.

[u.r. 03.02.2020]