PALMENTO s.m.

0.1 balmento, bpalmento, palmenta, palmenti, palmento, palmentu.

0.2 Lat. pavimentum (DELI 2 s.v. palmento). || Cfr. anche REW 6312 pavimentum.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Doc. pist., 1297-1303; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.6 T Doc. cors., 1248: Bonelo di Palm(en)to.

0.7 1 Locale in cui si trovano tini per pigiare l'uva o macine per il grano; il tino stesso. 2 Pavimento. 3 Luogo dove sedevano e da dove parlavano i priori degli anziani.

0.8 Gian Paolo Codebò 23.04.2001.

1 Locale in cui si trovano tini per pigiare l'uva o macine per il grano; il tino stesso.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 6, pag. 198.16: Ed de' honorare Dio de la sustanza tua; e de la primizia de tutte le biade enpierassi l'arca tua di ssaturità, e' palmenti tuoi rimboccheranno de vino, secondo che disse Salamone.

[2] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 8.10, pag. 37: e quinci si racorga, s'alcuno ci erra, / che macine non son già di molino: / ch'elle non hanno fondo, ma stranezza / hanno di peso, sì che lo palmento / n'andria giù in perfondo per gravezza, / ché di piombo è ciascun loro reggimento.

[3] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 97.9: Abbo chomperato da Moca uvero Maria ... molie che fue delo Bulia Chantone e da Chomo Cha[n]tone ma[n]ovaldo deli filioli che funo delo Bulia lo qua[r]to dela chasa e dela tore che fue di ser Bulione Cha[n]tone lla vinia dala pieve di Santo Istef[a]no delo quale si rede, a fito in prepet[uo], istaia iiij di grano e llibre vj d'olio e charro unno e meso di vino mosto a balme[n]to, per lb. mcc..

[4] Doc. pist., 1297-1303, pag. 176.1: Salda rascione mess(er) lo singnore co(n) Iova(n)ni soccio da Pacciana del'ova, di capponi, de' pollastri e del maestratico, d'una trave e del palme(n)to, a die xxij di nove(m)bre.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 148, vol. 2, pag. 69.8: Salvo che a ciascuno molino di Mersa da le Sassa in fino a le molina di missere Orlando Buonsignori et de' consorti, da Foiano, s'imponga per ciascuno palmento uno mulo o vero giomento per portare el biado de la città di Siena a le molina, da kalende gennaio infino a kalende novembre.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 9, pag. 23.12: Factu zo, lu episcupu intrau alla vigna, et illu medemj accolci la rachina et portaulla allu palmentu, et cachau tucti autri pirsuni, et rimase sulu illu et unu garzuni; e mise chistu garzuni allu palmentu, et conmandaullj chi divissi pistari chilla pocu de rachina.

[7] Doc. fior., 1338, pag. 116.6: Al letto del Monaco abbiamo vigna st. vi affittata lib. iiii st. x A Dimoçano abbiamo terra lavoratoia st. iii assene fitto grano st. iii 1/2 Le mulina di Giuncheto con iiii palmenti e suoi fornimenti avrassene lib. c Abbiamo vigne a Cortenuova e a Monte Meçano affittate a danari sono st. assene di fitto lib. cccxxviii sol. iii den. ii...

[8] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 111, pag. 219.21: Ed ecco l'angel di Dio apparve a uno, ch'avea nome Gedeone ed era allora appiattato in un palmento e quivi per paura di inimici, che predavano la contrada, battea un poco di grano, perchè non avea ardimento di stare in l'ara.

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 52, vol. 2, pag. 74.11: nel quale ordinarono e poi fornirono due case a traverso al canale, l'una di sopra e ll'altra di sotto, catuna con sei palmenta per lo Comune molto bene edeficate, e ancora per ordine vi se ne dovea fare quattro penzole.

2 Pavimento.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 59.14: Le tavole messe atorno atorno. Tutto lo palmento della sala era copierto de tappiti, li quali tappiti erano de pura e netta seta. Le mura intorno erano ammantate de celoni riccamente lavorati a babuini messi a seta ed aoro filato.

3 Luogo dove sedevano e da dove parlavano i priori degli anziani. || (Banti).

[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 159.13: Di che misser Lodovicho della Roccha et don Rinieri di Bonifatio presono ser Giovanni dell'Angniello et misolo al palmento, in mezo, tra Benedecto di Falchone et Andrea del Testa e tra gli anziani...

[u.r. 08.10.2013]