PALTONIERE s.m.

0.1 paltoneri, paltoniere, paltonieri.

0.2 Fr. ant. pautonier o paltonier (DEI s.v. paltoniere). || Cfr. FEW XVI, 616, s.v. *palta 'toppe, stracci' (non accetta l'etimo di REW 6164, lat. *palito 'vagabondo', da palari).

0.3 Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

In testi mediani e merid.: Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

0.5 Locuz. e fras. essere paltoniere del proprio corpo 2.2.

0.6 A Doc. fior., 1274-1310, (1277): Charuccio di Giuntta Paltonieri; Serventese Lambertazzi, XIII ex. (bologn.): Paltroneri.

N In carte lat. l'antrop. è att. fin dal 1145 ad Abbazia San Salvatore (Paltonario) e a Pistoia (Paltonieri): GDT, p. 197.

0.7 1 Vagabondo, mendicante. 2 Uomo miserabile, pezzente, di umile condizione. 2.1 Uomo ignobile, abietto. 2.2 Fras. Essere paltoniere del proprio corpo: assecondare in maniera indecorosa gli istinti del corpo.

0.8 Sara Alloatti 17.12.1998.

1 Vagabondo, mendicante.

[1] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 177, pag. 13: A noia m'è quel che senza mestiere / s'apogia a mensa e co l'un bracio strigne, / co l'alttro mangia chome paltoniere.

2 Uomo miserabile, pezzente, di umile condizione.

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1107, pag. 68: Çascuno Ihesù salutando / et puoi apresso vituperando, / sì come fosse uno paltoneri: / «Ave, rege de li Iuderi!»...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II. 8., pag. 151.33: Lasciagli star con la mala ventura che Dio dea loro, ché essi fanno ritratto da quello onde nati sono: essi son per madre discesi di paltoniere, e per ciò non è da maravigliarsi se volentier dimoran co' paltonieri

2.1 Uomo ignobile, abietto.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 200.1, pag. 225: Non ti provar più in arme, o paltoniere, / po' che viltà ti giunse ne l'arcione, / sì ch'a la giostra avesti il mellone / come coniglio fuor di conigliere.

2.2 Fras. Essere paltoniere del proprio corpo: assecondare in maniera indecorosa gli istinti del corpo.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 94, pag. 287.9: Tu sai, ch'a torto chiede castità dalla moglie colui, che l'altrui moglie corrompe, e del suo corpo è paltoniere.

[u.r. 08.10.2013]