PISPIGLIO s.m.

0.1 pispiglia, pispiglio.

0.2 Da pispigliare.

0.3 Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342: 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342; Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

0.5 Anche s.f. (pispiglia).

Locuz. e fras. senza pispiglio 1.1; senza più pispiglia 1.1; senza più pispiglio 1.1.

0.7 1 Discorso, discussione. 1.1 Fras. Senza (più) pispiglio, pispiglia, senza discutere, senza indugio. 2 Mormorazione.

0.8 Pär Larson 22.11.2000.

1 Discorso, discussione.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 27.67, pag. 124: A que' c'hanno mestier della vittoria, / lasciali pria combatter, e il periglio / propio fuggi; ch'ognor ch'a memoria / viemmi quel ch'io già in alcun pispiglio / udii d'Ettor, che tanti cavalieri / contasta combattendo, ogni consiglio / in me fugge di me, e volentieri / nel tuo andare ti vorrei aver detto / ch'alla battaglia tu fossi il derrieri.

[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae I.34, pag. 244: al tempo antico / Talora o per Via Sacra o per Via Lata / Venian, tutti in quell' ordine ch' i' dico, / E leggeasi a ciascuno intorno al ciglio / Il nome, al mondo più di gloria amico. / Io era intento al nobile pispiglio, / Ai volti, agli atti.

1.1 Fras. Senza (più) pispiglio, pispiglia, senza discutere, senza indugio.

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 10, 19.5, pag. 128: Abbiate, signor mio, senza pispiglio, / sei donzellette più chiar che cristallo, / che sien di tempo sol di quindici anni, / di beltà piene e vote d'ogni affanni...

[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 8, 34.6, pag. 106: - Misser, escite quinci tosto fora / e sì andate, senza più pispiglio, / al figliuol vostro e amor gli mostrate / e con dolci parole el lusengate...

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 10, 43.5, pag. 134:- Gran maraviglia / di voi mi faccio, come non potete / un garzon vincer di giovane ciglia; / però andate e fate, se volete, / ched e' consenta senza più pispiglia / al diletto carnal, come sapete.

2 Mormorazione.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 38, vol. 1, pag. 297.21: Messi di questa perdita vennero a Roma; e li paesani, che se ne fuggivano alla città, misero tutta Roma in pispiglio e in paura. || Cfr. Liv., III, 38, 4: «Non nuntii solum sed per urbem agrestium fuga trepidationem iniecit».

[u.r. 23.05.2007]