PROVENZALESCO agg./s.m.

0.1 proenzalesco, provensalesche, provensalescho, provensalesco, provenzalesca, provenzalesche, provenzalesco, provincialescha, provincialesco.

0.2 Da provenzale.

0.3 Raimb. de Vaqueiras, Contrasto, c. 1190 (gen.): 2.

0.4 In testi tosc.: Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Doc. pis., 1288-1374, [1321]; Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

In testi sett.: Raimb. de Vaqueiras, Contrasto, c. 1190 (gen.); Poes. an. lomb., XIII.

0.5 Locuz. e fras. alla provenzalesca 1.1.

0.7 1 Proveniente dalla Provenza. 1.1 Locuz. avv. Alla provenzalesca: alla maniera provenzale. 2 Sost. La lingua occitanica.

0.8 Pär Larson 30.05.2000.

1 Proveniente dalla Provenza.

[1] Doc. pis., 1288-1374, [1321], pag. 751.27: Item, che nessuno della cità di Pisa [[...]] possa u vero a lui sia licito di portare u vero di portare fare alla cità di Fiorensa, u a suo contado et distrecto, alcuna cardatura di panni di lana francescha, lombarda, u vero provincialescha, u vero cardatura di Fiorensa...

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 1, pag. 593.3: Alume della roccha, chi vende, per sensaria, per centonaio sol. uno. Mele provensalescho, chi vende paghi per centonaio sol. uno. Zetturia fine, chi vende, per sensaria pagi per centonaio sol. tre.

[3] Stat. pis., 1322-51, cap. 1, pag. 593.23: Polvere d'oncello, chi vende paghi per centonaio sol. uno den. sei. Agnelline provensalesche, u vero di Magello, paghi chi vende, per centonaio den. sei. Volpe provensalesche, paghi chi vende, per centonaio den. sei.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 208.2: Allume di rocca grosso, chi vende soldi 1 del centinaio. Mele provincialesco, chi vende soldi 1 del centinaio.

1.1 Locuz. avv. Alla provenzalesca: alla maniera provenzale.

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 05..7, pag. 409: ambianti palafren', destrier' di Spagna / e gente costumata alla francesca; / cantar, danzar alla provenzalesca / con istormenti nuovi della Magna.

2 Sost. La lingua occitanica.

[1] Raimb. de Vaqueiras, Contrasto, c. 1190 (gen.), 71, pag. 166: tropo son de mala lei / li Provenzal. / [...omissis...] / Jujar, to proenzalesco, / s'eu aja gauzo de mi, / non prezo un genoì. / No t'entend plui d'un Toesco / o Sardo o Barbarì, / ni non ò cura de ti.

[2] Poes. an. lomb., XIII, .7, pag. 503: ben è rason q'eo faza / un sirventés lonbardo, / qé del proenzalesco / no m'acresco: e fôra cosa nova, / q'om non trova sirventés lombardesco.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 16.23: Barca in più linguaggi. Gondola in più linguaggi. Copano in proenzalesco, e Taferese in Cipri, e Feuto in fiammingo. Battello e batto in francesco. Paliscarmo in più linguaggi. Questi nomi vogliono dire piccole barche e piccole vaselle che conducono le mercatantie da uno paese a un altro.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 18.22: Canna e braccio e passo in più lingue. Alla in francesco e in fiammingo e inghilese, e Corda in proenzalesco. Picco in grechesco e in peresesco e in più linguaggi. Vara in ispagnuolo. Questi nomi vogliono dire misure con che si misura panni lani e tele line e zendadi ed altre cose che si misurano a conto di lunghezze.

[u.r. 20.03.2007]