RICCIO (1) s.m.

0.1 eritio, ricci, riccio, rici, riçi, ricio, riço, riczu, rizo, rizzo, rricio.

0.2 Lat. ericius (DELI 2 s.v. riccio 2).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.); Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Framm. Milione, XIV pm. (emil.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. riccio marino 2;riccio terreno 1.

0.7 1 [Zool.] Mammifero insettivoro (Erinaceus europaeus) dal dorso ricoperto di peli fitti, brevi e acuminati, capace di avvolgersi a palla in caso di difesa; porcospino (spesso in contesto comparativo per indicare ciò che è irto, irsuto - ispido, pungente -, o anche atteggiamenti diffidenti, ostili). 2 [Zool.] Riccio (marino): animale marino degli Echinodermi a forma più o meno sferica e ricoperto di aculei; riccio di mare. 3 [Bot.] L'involucro spinoso della castagna (o di frutti simili). 4 Cespuglio.

0.8 Milena Piermaria 22.02.2001.

1 [Zool.] Mammifero insettivoro (Erinaceus europaeus) dal dorso ricoperto di peli fitti, brevi e acuminati, capace di avvolgersi a palla in caso di difesa; porcospino (spesso in contesto comparativo per indicare ciò che è irto, irsuto - ispido, pungente -, o anche atteggiamenti diffidenti, ostili).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 445, pag. 542: Lo riço è peloso de peli qe no è molle: / le bestie qe lo prende tute roman per fole, / q'el le ponçe con lo doso, lo sangue li 'nde tole; / no è meraveia se plançe q[u]el qe pesta cevole.

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), .816, pag. 56: De vistimenta molto devosta / Serem vestidhi a la fin, / Mai no de vair né l'armelin, / Mo de stamegna o de celiço / Ponçente com un pel de riço.

[3] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 91.15: E tanto stecte a la defensione ch'esso era sì pieno de lance e de dardi, de quadrelli e de strali, che quando li era lanciato o saetato le lance e li quadrelli l'uno en l'altro feria, che così come el riccio era pieno Sceva de strali, de quadrelli e de lance.

[4] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 8.1, pag. 754: Quando lo ricio sente la stasgione / ke pò trovare de l'uva matura, / ennella vigna va conmo ladrone, / e audirete en ke guisa la fura.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 25, pag. 47.3: Lo riccio si è una bestiola non grande e ave simigliança di porcello et è quasi tutto spinoso como giunchi marini, sì che non puoe essere tocchato d'alchuna parte del corpo se non li peduci e lo nifo ch'elli non punga, e tutto si rinchiude in queste suoi spine quando elli vuole...

[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 25, pag. 47.12: Questo ricio che è cussì pungente si è similiato a una mainera de gente malvagie di questo mondo, che non puote homo avere traficança con loro in alcuno modo, ch'elli non pungano colle loro malvagitade...

[7] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), D. 1.9, pag. 69: Attorsa, / e llevala pur tosto, o tu tt'impicca! - / Mostrav'aspra come cuoio di riccio...

[8] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 94.26: E però dicho io che son tal gente facte chome i· ricio, che puote prendere da ciaschuna parte, ed elli non puote essere preso da neuna parte.

[9] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 95r, pag. 108.18: Ericius cii... animal parvum, spinis plenum, idest riczu.

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 156.15: E abiando cusì dito, adeso vene uno omo de l'isola corando inver de nu', e iera vechio e aveva la barba molto longa e iera tuto negro e nudo e peloso como uno rizo...

[11] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 37, pag. 27.1: Et faccio altresì come il riccio che ssi rinchiude tra lle sue spine, che nullo lo può toccare da nulla parte che non punga.

[12] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 2.65, pag. 14: la coda d'uno malvizzo, / e d'uno rizzo - di caniglia.

[13] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7, 22.5, pag. 90: Questo da me mai non espiccio / e portarollo per amor di voi, / sed e' fosse più dur che cuo' di riccio.

[14] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 123.9: Hoc orridium, dij id est lo riccio.

- Riccio terreno.

[15] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 10, pag. 416.16: La vertù de la carne del riço terreno è exiccativa e resolutiva fortemente.

2 [Zool.] Riccio (marino): animale marino degli Echinodermi a forma più o meno sferica e ricoperto di aculei; riccio di mare.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 10, pag. 416.19: Del riçomarin: Scrive Dyascorides che lo ha bon savore. E sì è bon al stomego, fa molle el ventre e provoca la urina.

3 [Bot.] L'involucro spinoso della castagna (o di frutti simili).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 52.11, pag. 303: E' no trovo in montagna / mej[o] fruto de castagna, / la quar s'usa, zo se dixe, / ben in pu de dexe guise: / boza, maura, cota e crua, / lo so savor non se refua: / perzò De' gi fé lo rizo / en tanto aotro covertizo.

[2] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 4, pag. 505.5: Et è-lli una grandenisima planura in la quale è l'Albore Solo, lo quale li cristiani apelano l'Albore Seco. E dirò-ve como elo è fato: ello è molto grande e molto grosso; le soe foie èno da l'una parte virde, dal'altra blanche; el fa rici como quilli dele castagne, ma no li è niente dentro...

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 48.14: e in quel paese è l'albero secco, il quale è molto grandissimo e grossissimo e le sue foglie sono dall'uno lato verdi e dall'altro bianche, e fa ricci voti ma in apparenza come di castagno, e non ha presso niuno altro albero a più di cento miglia, salvo che dal'una parte, ciò è dove fu la battaglia fra Allexandro e Dario.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 64.250, pag. 61: e la castagna ha 'l riccio...

4 Cespuglio.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 504.2: La selva fu paurosa di ricci e nera di lecci, la quale le folte spine aveano ripiena d'ogni parte, e rado viottolo menava per li occulti sentieri. || Cfr. Aen., IX, 381-82: «Silva fuit late dumis atque ilice nigra / horrida, quam densi complerant undique sentes».

[u.r. 14.06.2022; doc. parzialm. aggiorn.]