SFORZARE (1) v.

0.1 esforza, esforzare, esforzata, esforzati, esforzato, esforzete, esforzo, isforça,isforsandom', isforsare, isforsata, isforsate, isforsereimi, isforsi, isforzami, isforza, isforzan, isforzando, isforzandolo, isforzandomi, isforzandosi, isforzao, isforzansi, isforzarci, isforzare, isforzarla, isforzarli, isforzarlo, isforzâro, isforzaronsi, isforzarse, isforzarsi, isforzarti, isforzasi, isforzasse, isforzassi, isforzata, isforzate, isforzatevi, isforzati, isforzato, isforzava, isforzavalo, isforzavasi, isforzerà , isforzerassi, isforzeremo, isforzi, isforzianci, isforziate, isfòrziti, isforzo, isforzò, isforzoe, isforzolla, isforzomi, isforzono, isfurzai, isfurzammu, isfurzau, isfurzava, sforça, sforçà , sforçà', sforçada, sforçadi, sforçade, sforçado, sforçai, sforçalo, sforçando, sforçandome, sforçano, sforcànse, sforçar, sforçare, sforçarese, sforçasse, sforçàsse, sforçasti, sforçata, sforçato, sforçava, sforçavasi, sforçava-sse, sforçer, sforçerà , sforçeremo, sforcerrano, sforçi, sforciano, sforciasse, sforçiati, sforciato, sforço, sforçò, sforçòe, sforçome, sforçoss, sforcza, sforczanu, sforczarome, sforczati, sforczause, sforczava, sforczàvanuse, sforczino, sforczu, sforsa, sforsare, sforsasse, sforsate, sforsato, sforso, sforsoe, sforz, sforza, sforzà , sforzadi, sforzai, sforzami, sforzàmi, sforzan, sforzanci, sforzando, sforzandoci, sforzandogli, sforzandomi, sforzandonosse, sforzandose, sforzandosene, sforzandosi, sforzandosse, sforzanduse, sforzano, sforzanose, sforzansi, sforzante, sforzantesi, sforzanti, sforzantisi, sforzanu, sforzao, sforzar, sforzarà , sforzarci, sforzare, sforzarese, sforzarla, sforzarlo, sforzaro, sforzarò, sforzaron, sforzarono, sforzaronsi, sforzarose, sforzarsi, sforzarti, sforzaru, sforzasi, sforzasse, sforzassero, sforzassi, sforzassimo, sforzassono, sforzassoro, sforzaste, sforzata, sforzatasi, sforzate, sforzatevi, sforzati, sfòrzati, sforzatisi, sforzato, sforzàusse, sforzava, sforzavagli, sforzavami, sforzavamo, sforzavan, sforzavano, sforzavanosse, sforzavansi, sforzavase, sforzavasi, sforzavasse, sforzava-sse, sforze, sforzemo, sforzemone, sforzerà , sforzerae, sforzeraggio, sforzerai, sforzeranno, sforzerassi, sforzere', sforzerebbe, sforzerebbono, sforzeremo, sforzerete, sforzerò, sforzeroe, sforzerommi, sforzevole, sforzi, sforziamci, sforziamo, sforziate, sforzino, sforzinsi, sforzisi, sforziti, sforzo, sforzò, sforzoe, sforzòe, sforzolla, sforzollo, sforzomi, sforzone, sforzoso, sforzossi, sforzu, sfurzandu, sfurzandulu, sfurzanduse, sfurzandusi, sfurzandussi, sfurzarisi, sfurzarssi, sfurzaru, sfurzassi, sfurzata, sfurzati, sfurzatu, sfurzau, sfurzaussi, sfurzava, sfurzavanussi, sfurzavassi, sfurzirò.

0.2 Da forzare.

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. sen., 1280-97; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. sang., 1316; Lett. pist., 1320-22; Doc. volt., 1322; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Doc. bologn., 1287-1330, [1309]; Legg. S. Caterina veron., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. venez., 1366; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.); Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. sforzarsi contro 1.3.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del Seminario di lessicografia dell'Università di Pisa (1997-98).

0.7 1 [Con il signif. fondamentale di orientamento di se stessi o delle proprie facoltà verso un obiettivo o verso il compimento di un'azione:] impegnarsi; impiegare qsa in funzione del raggiungimento di un obiettivo o del compimento di un'azione. 1.1 Tendere ad un luogo, ad uno stato, al compimento di un'azione, ad uno scopo (detto anche di cose). 1.2 Tentare. 1.3 Locuz. verb. Sforzarsi contro qsa o qno: opporsi, contrastare. 2 [Con il signif. fondamentale di coercizione:] costringere, spingere qno al compimento di un'azione. 3 [Con il signif. fondamentale di violenza:] sottoporre a violenza, dominio; offendere (sforzare il padre e la madre, sforzare Dio). Assol. Compiere azioni violente. 3.1 Sottoporre a violenza sessuale, stuprare. 3.2 Sottrarre qsa per mezzo della forza, della violenza o dell'iganno, derubare qno di qsa.

0.8 Giampaolo Codebò 31.07.1998.

1 [Con il signif. fondamentale di orientamento di se stessi o delle proprie facoltà verso un obiettivo o verso il compimento di un'azione:] impegnarsi; impiegare qsa in funzione del raggiungimento di un obiettivo o del compimento di un'azione.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 429, pag. 577: Qi se sforça enriqir e dura gran deseta, / no sa qual povertad è la mort qe l'aspeta.

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), Son. 25.11, pag. 304: Dunque, madonna, mi voglio sofrire / di far sembianti a la vostra contrata, / che la gente si sforza di maldire...

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 148.20: e là dove Tullio sine pasasse o paresse che dica pur insegnamenti sopra dire tencionando, lo sponitore isforzerà lo suo poco ingegno in dire tanto e sì intendevolemente che 'l suo amico potrà bene intendere l'una materia e l'altra.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 238, pag. 141: Ni favellar pöeva, sí fort angustïava; / Ma quand la lengua soa a dir sí se sforzava, / Lo so dolor grevissimo la lengua g'imbregava, / Torzeva 's e ingramiva e molt se cordoiava.

[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 43, pag. 122.4: E perçò posso dicere cum vero ke quello k'è dito per miser N. se pote asimilare al dito ke se trova in antiqua Scriptura, de quilli k'erano d'una terra k'avea nome Gabaon, et erano giti a Josué, e sforçarese de fare credere a lui k'illi erano altri ke non erano, e k'illi erano de terra lontana, et era de terra vicina...

[6] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 1, pag. 58.9: e facendo ciò, sì savio portamento esso facea che ciascuno de lui se contentava, né alcuno invidia a lui portava, né desideravano altro signore che lui; ma per amore de lui se sforzava ciascuno più de mellio fare.

[7] Doc. sang., 1316, pag. 146.18: E perciò isforzati quanto sai e puoi che la fermi incontanente traendone i detti capitoli se puoi, e fitti gra[n]de honore. Se non puoti, fa il meglo che puoti.

[8] Lett. pist., 1320-22, 17, pag. 67.20: Li denari del panno che ài mandato a Pisa manderemo lo più tosto che potremo, e noe ti ne dare pensieri; ma forse no' fie sìe tosto come vorresti, in però che noi noe li avemo se noe li ricolliamo; e quello si puote male fare insine ad ora; ma noi pure ci isforzeremo di farlo.

[9] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 8, pag. 13.9: e non perdo il tempo in dormendo, anzi dormo il meno, ch'io posso, e quand'io son sonacchioso io isforzo gli occhi tegnendogli in opra.

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 15.24: Egli spaventato fuggio, e seguitando le ville urla, e indarno si sforza di parlare.

[11] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 632.9: Ancora desiderare e amare che neuna persona di te presuma bene; e se 'l presume, studiati che sia, se non se'. E s'egli è, rendi a Dio grazie e sempre v'aggiugni a quel bene, acciò che la virtù passi ogni fama. Se non è vero, dolgasi l'anima e attristisi, quanto puote, isforzandosi di fare quello che sia vero intra te quello ch'altri di fuori pensa.

[12] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), 1.3, cap. 16, pag. 98. 18: Ma lu demoniu, lu quale è anticu inimicu de li homini, avendu invidia - avia invidia de le bone opirationi de kistu patre sancto -, sforczause comu lo poctissi inpedicare alla via de Deu...

[13] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.23: li quali per loru vanitati suduchinu et ingannanu li loru cori malpinsanti per falci iudicii e temerarii inver di lu proximu loru, sguardandu la fistuca di altrui, e non canuxendu lu travu ki copiri l' oki loru, sempri sfurzandusi di latrari e mucicari migluri di loru...

[14] Stat. viterb., c. 1345, pag. 167.35: Anque ordinamo che se alcuna discordantia nascesse infra quelli dela fraternitade, che 'l governatore sì si sforçi d'arrecalli a concordia quanto più pote.

[15] Stat. venez., 1366, cap. 107, pag. 48.38: Cum ço sia cosa che li Officiali de sovra lo Riolto continuamente se fadiga e quelli continuamente se sforça in far far multi lavoreri del Comun, li quali non à per lo ditto officio se no LXX libre a grossi per çascaduno a l'anno...

[16] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 28.11, pag. 65: Ma dico ben che la mente me àn mossa / In odio e ira qualor che per dilecto / Ognor si sforzan di darmi percossa / Cum fronte chiara et tenebroso petto...

1.1 Tendere ad un luogo, ad uno stato, al compimento di un'azione, ad uno scopo (detto anche di cose).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 249.27: atto ch'è distruttivo del suo essere; al quale essere conservare non che li uomini, ma le bestie, e le piante, e le pietre naturalmente si sforzano quanto possono...

[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 25, pag. 308.6: Ma pure semplicemente parlando, se alla natura delle cose guardare vogliamo, possiamo vedere che naturalmente il fuoco sempre sforzarsi d'andare in alto, ov'è il suo principio, e quantunque sforzato o amorzato sia, pure si sforza di salire.

[3] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 160.37: O a(n)i(m)a devota, enmagina et pensa che l'a(n)i(m)a co(n)templativa che se ciba de devina dolceça ed à receute gratie espirtuali no(n) se de travagliare de cotali cose de fore, qua(n)te che paiano iuste, e no(n) de desidarare ve(n)detta nè volere sapere gli altrui fatti, ma tutto el suo studio de co(n)vertire a Dio p(er) atto d'oratione, e de sforçare la sensualità corporale e levare la mente sua e co(n)te(n)plare e desiderare la devina voluptade e premesione de Dio...

[4] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 50, vol. 6, pag. 574.13: abbia speranza nel nome di Dio, e sforzisi a Dio. || Se il signif. è quello che qui si propone il testo lat. deve essere stato frainteso dal traduttore (cfr. Is 50.10: «speret in nomine Domini, et innitatur super Deum suum»).

1.2 Tentare.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 29, vol. 6, pag. 282.7: Lo peccatore, trapassante li comandamenti del Signore, caderà nella malvagia repromissione; e colui che sforzerae molte cose, cadrae nel giudicio. || Cfr. Sir 29.26: «Et qui conatur multa agere incidet in iudicium».

[2] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 310.20: Onde multi correndo all'arme assaglyerono Telagono sforzandonosse de occiderello...

1.3 Locuz. verb. Sforzarsi contro qsa o qno: opporsi, contrastare.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 78, pag. 204.11: Combatta l'uomo con lei con tutto l'animo, perocchè si raffredderà, e sarà vinto; ma s'egli si sforzerà contr'al suo dolore, egli vincerà.

[2] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 143, pag. 159.8: Et chosì dovemo sapere che trasnaturò, e sforzossi chontra la ragione, et diventò largho et cortese a tutta gente là ove si chonvenía, et fece grande allegreza in quella pasqua...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, C. XIV(i), Esp. litt. Par. 47, pag. 645.22: Vieni e occorri con tutte le forze tue! Sforzati con tutte le tue folgori contra di me!

[4] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 4, vol. 6, pag. 180.2: Non resistere contro alla faccia del potente; e non ti sforzerai contro all'impeto e lo sforzo del fiume.

2 [Con il signif. fondamentale di coercizione:] costringere, spingere qno al compimento di un'azione.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2289, pag. 255: E ciascuna in disparte / adovera su' arte / e la forza e 'l savere, / quant'ella può valere: / ché Desïanza punge / la mente e la compunge / e sforza malamente / d'aver presentemente / la cosa disïata, / ed è sì disvïata / che non cura d'onore, / né morte né romore / né periglio ch'avegna...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 137.3: El garzone rispuose: «Elli è credenza e nonn è da dicere». A la madre venne troppo magiore voglia di saperlo e, battendo il figliuolo, isforzavalo di dicere.

[3] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), Io non credetti 26.11, pag. 87: E ciò fue colpa non mia, ma d'Amore, / ed ancor de le vostre gran bellezze, / che ciò dire isforzâro lo mio core. / Ma tutto tegna bene di colpa fore / me, che sforzatamente fo matezze, / pur cherovi merzé per vostro onore.

[4] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 18, pag. 56.6: Tutte le guise di virtude sono e vegnono da natura: chè voi sapete che omo non sforza neuno di see amare. Altressì non comanda la legge che omo ami coloro di sua carne; chè ciò sarebbe ovra perduta chi mi sforzasse di fare cosa, unde io fusse forte tenuto.

[5] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 4, cap. 88, pag. 277.20: Et se alcuno maestro delle fosse vuolesse lavorare li decti meçanuli, possa sforsare l'altra p(ar)te di lavorarlli, overo di co(n)p(ar)arli a stimo di due maestri di mo(n)te...

[6] Stat. fior., Riforme 1341-53, [1341], pag. 394.20: E chi cotale perdono non vorrà fare, non ne sia isforzato; ma iscrivasi per lo detto notaio nel detto libro ciascuno che tale perdono non vorrà fare.

[7] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 2, par. 29, vol. 1, pag. 357.6: Se alcuno enpertanto fosse obigato per lo comuno de Peroscia overo fosse obigato per lo tempo che verrà, non possa essere costrecto, sforçato overo convenuto overo molestato realemente overo personalemente overo altramente enn alcuno modo...

[8] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis II, 41, pag. 195: Poi guarda [vedi] come Amor crudele e pravo / Vince Davit, e sforçalo a far l'opra / Onde poi pianga in loco oscuro e cavo.

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, C. V(ii), Esp. all. par. 36, pag. 333.38: Gli Indiani, gli Etiopi, i Garamanti e gli altri popoli, li quali sotto caldissimo cielo abitano, quantunque da soperchio caldo sforzati sieno d'andare ignudi, quelle parti in alcuna guisa non sostengono che scoperte si veggano.

[10] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Est 1, vol. 4, pag. 617.9: E non era chi sforzasse quelli che non voleano bere; e ordinò il re che ciascuno de' suoi prìncipi, li quali erano ordinati sopra ciascuna mensa, lasciasse prendere tutto quello che piacesse... || Cfr. Est 1.8: «Nec erat qui nolentes cogeret ad bibendum».

3 [Con il signif. fondamentale di violenza:] sottoporre a violenza, dominio; offendere (sforzare il padre e la madre, sforzare Dio). Assol. Compiere azioni violente.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 674, pag. 174: Oi gaudïo grandissimo, zamai no ho plu tema / Ke 'l Satanax negrissimo me sforz e me comprema: / El sgiopa ben d'inodio e n'á dolor e pena / Ked el no m'á compreso entr'infernal blastema.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 14.61, pag. 49: Or vidissi mal ottanno / che fa tutta la fameglia! / Ciascun morte gli assemeglia / d'esto dèmone encarnato. / Rape, fura, enganna, esforza, / non ce guard'a mal parire: / con guai l'omo ch'è 'mpotente, / che gli aiace el suo podire...

[3] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 210.34: Non si richorda ancora ciasquno che elli volle isforzare il sanato per ischanpare Milone, uno sergiente fiero e aspro, che portava uno bue tutto intero in chollo bene XXX o XL passi...

[4] Doc. volt., 1322, 4, pag. 15.21: Dio nel paghi, che può tucto et che fa le vendecte de' piccioli iniuriati et isforçati da' loro maggiori.

[5] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 12, pag. 81.15: Entrandosi nella dimostrazione bestiale del presente settimo grado, la quale in tre qualitadi divisa si pone, della prima, cioè di coloro che sforzano altrui in avere e in persona, figurativamente, così si ragiona...

[6] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 6.47, pag. 37: Trista me, di duolo morraggio / ch'ò perduta la speme mia! / Ché ' Giuderi lo m'ànno sforçato: / lassa, no ·ll'avì' 'ncolpato!

[7] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 419.14, pag. 253: per inconstantia diçe busia / e sfaçato non teme desenore / e 'l castigare tien per vilania; / unde lo correççere non besogna, / ch'el rubba e sforça e tuol sença vergogna.

[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 60.17: ai sacrileg[h]i che ardiscono isforzare Idio, e dicono che sono Cristiani, poi nello inferno stanno come porci in brago, e loro levare le superbe ciglia non monta un ago.

[9] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 167.22, pag. 876: ma contra i buoni è sì ardita e forte, / che non ridotta di bontate schiera, / né valor val contra sua dura forza; / sì come vuole, isforza / e mena 'l mondo sotto sua bandiera, / né da lei campa se non laude altera.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, pag. 16.6: E quista esti grandi iustitia, ca cu iguali vindicta si divinu puniri quilli qui sforzanu patri oy mamma e quilli qui sforzanu li dei.

[11] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 381.14: Queste cose prende, e trae della faretra la saetta vendicatrice: con questa, qualunque isforzerà il sacro corpo per ferita, il Troiano o l'Italiano, così l'uno come l'altro paghi a me pene di sangue.

[12] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 20, pag. 628.6: Regnum cielorum violenza pate... Risponde questo segnio d'aquila all'altore assolvendolo di sua dubitazione, e sì gli dicie che 'l regnio del cielo è molte volte isforzato in questo modo, che lle costellazioni del cielo costringhono l'uomo tale a lluxuria e tale âvarizia, tale i· ladro e altri chasi.

[13] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mt 11, vol. 9, pag. 63.10: 12. Onde dalli giorni di Ioanne Battista insino al presente, il regno de' cieli sostiene violenza, e gli sforzanti pigliano quello. || Cfr. Mt 11.12: «et violenti rapiunt illud».

[14] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 20, vol. 7, pag. 450.8: 9. E io feci per lo mio nome, che non fosse isforzato inanzi alle genti, nel mezzo delle quali erano, intra le quali io apparvi a loro, acciò ch'io li menassi della terra d'Egitto. || Cfr. Ez 20.9: «Et feci propter nomen meum, ut non violaretur coram gentibus in quarum medio erant».

3.1 Sottoporre a violenza sessuale, stuprare.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 176.4: Rompeva taverne, isforzava femine, specialmente mogli altrui, sì che da uno, a cui elli facea villania de la moglie, fue fedito quasi a morte...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 24, pag. 343.9: E uccidendo essi, e feggendo, e ardendo, e rubando, e femmine isforzando, e ogne generazione di male per tutte le luogora ove veniano facendo...

[3] Stat. sen., 1280-97, par. 28, pag. 10.10: statuimo che qualunque del detto Comune sforzasse alcuna femina maritata, sia punito e condannato in C soldi di denari; e se sarà vergine, in L soldi di denari...

[4] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 28, pag. 816: ch'el m'à honì de mia muier, / de Lesengra [q]ui river: / a Malpertuso che la trovà, / a mal so gra' che la sforçà ». / «Se Deo m'aì», dis lo Lïon, / «questa è grande ofensïon: / chi onis l'altrù muier, / e' son tegnù de jostixier».

[5] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 78, pag. 36.9: E se la femina sforçata fosse piuvica puctana, paghi lo sforçatori, e condempnato sia, per ongne volta in V lb. de denari cortonesi.

[6] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 4, pag. 58.15: Bruto fu romano e padre di Lucrezia, per la quale essendo da Sesto figliuolo di Tarquino re di Roma carnalmente sforzata, da lui, cioè da Bruto, il detto Tarquino col figliuolo, col volere del popolo di Roma di fuori, a furore fu cacciato.

[7] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 12, pag. 101.24: Et questo cotale che sforsasse moglie altrui, et no(n) pagasse la s(uprascrip)ta co(n)depnagione i(n)fra die .x., che li sia tagliato lo capo sì che muora.

[8] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), Miracolo 17, pag. 39.11: Passando ella un dì per una selva, sì li aparse lo demonio in forma del zovene so amador, voiandola sforçar; ma la zovene, amaestrada dal so confessor, che in tute le sue tentation ela devesse dir la salutation de la dona, començà a cridar...

[9] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-ven.), incipit, pag. 2.8: Et la çovençella respuose: perçò che io sono sforçada et chorrotta anançi che siano stade le miei legittime noççe.

[10] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 220.1: Lucrezia, come distesamente si lege in Tito Livio, poi che si vide sforzata da Sexto Tarquino, mostrando la sua innocenza, ella stessa s'uccise...

3.2 Sottrarre qsa per mezzo della forza, della violenza o dell'iganno, derubare qno di qsa.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 25, pag. 47.19: lo simigliante fanno quelle gente malvagie, che ciò ch'elli raunano e recano a casa, si rechano co le loro pungente malvagitade, ingannando e tradendo e rapinando e isforçando le gente...

[2] Doc. bologn., 1287-1330, [1309] 11, pag. 72.20: E che 'l dito comuno meglorarà tanto soa conditione et avrà tanto de réndea che, sença sforçare alchuno so fedelle citaino, containo o seguaxe, de colta, dacio, prestança o gabella inpore o pagare né afaigare in persone...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 130, pag. 506.20: e quello barone che pensava di volere isforzare altrui o di città o di castella, quella volontà si tenea dentro dal cuore e nolla dimostrava, per la grande temenza ch'avieno di Tristano...

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 222.4: papa Innocenzio la prima cosa che se puse in core fu che· lli tiranni restituissero l'altruio, li bieni della Chiesia li quali avevano usurpati e sforzati.

[u.r. 08.03.2024; doc. parzialm. aggiorn.]