SOVRABBONDANTE agg.

0.1 soprabbondante, soprabondante, soprabondanti, superabbundante, superabundante, superhabundante, superhabundanti.

0.2 V. sovrabbondare.

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.);Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Att. quasi esclusivamente in testi di carattere teologico-filosofico.

0.7 1 Presente o posseduto in misura superiore al necessario o al normale; eccessivo. 1.1 [Con connotazione positiva, rif. alla grazia divina:] pietoso, compassionevole oltre ogni misura. 1.2 [Con connotazione positiva, rif. ad una virtù cristiana o al sacrificio dell'eucaristia:] supererogatorio, più che sufficiente. 2 Strapieno, colmo. 3 Intenso, prorompente. 4 Rigoglioso, pieno, grasso. 5 Fig. Altezzoso.

0.8 Pär Larson 26.10.1998.

1 Presente o posseduto in misura superiore al necessario o al normale; eccessivo.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 5.11: sono forami necessarii a servire le due membra principali: la bocca serve a lo stomaco e 'l naso al cerebro; con ciò sia cosa che 'l cerebro ène humido per lo naso getta la superfluitate sup(er)h(ab)undante in esso, (et) lo stomaco purga per lo canale de la bocca superfluità [le]ve spumosa exurgente per la decotione dei cibi...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 16, 58-72, pag. 367, col. 1.14: Sempre la confusion... Qui vol mostrare che la multitudene delle persone genera 'confusione'; per exemplo 'che sí come la multitudene del cibo ch'è posta nel stomego inanci che l'altro precedente è digesto, è principio e genera malitia, imperçò che l'uno corrumpe l'altro, cussí la multitudene superabbundante di novelli cittadini quastano le città, imperçò ch'i corrumpeno li vecchi, e non lassano andare per ordene la civiltà'.

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 4 ch.27, pag. 163.27: con ciò sia cosa che· lle stelle e li altri pianeti avanzino sanza comparatione la quantità della terra e de le cose che sono a lato a la terra, se le stelle e lo spatio ch'è tra loro fosseno di natura di fuoco, già sarebono consumati e distrutti tutti li altri elementi per la sua superabundante quantitade del fuoco.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II. 6.316, pag. 117.29: madama Beritola, per le parole da Currado udite, cominciò a riguardare, e da occulta vertù desta in lei alcuna ramemorazione de' puerili lineamenti del viso del suo figliuolo, senza aspettare altro dimostramento con le braccia aperte gli corse al collo; né la soprabbondante pietà e allegrezza materna le permisero di potere alcuna parola dire, anzi sì ogni virtù sensitiva le chiusero, che quasi morta nelle braccia del figliuolo ricadde.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 3, vol. 1, pag. 108.9: Kistu bastar divi ad omni intelligenti, et cussì la tracta lu ductur subtili Iohannes Scotus; set ancora per superhabundanti declaracioni dicam adhuc: Tu divi essiri expertu in li mutacioni naturali et in li mutacioni supernaturali.

1.1 [Con connotazione positiva, rif. alla grazia divina:] pietoso, compassionevole oltre ogni misura.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 37-45, pag. 277, col. 2.22: sì come dixe l'Apostolo ad Corinthios, V: «modicum frumentum totam massam corrumpit», ec., sì che degna non era da essere socorsa tal militia, ma la superabundantia della gratia di pietoso Creatore, ch'è tanto superabundante che non la vole lassare ruinare...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12.179, pag. 291.11: Sì che non era degno d'essere soccorso tale milizia, ma la superabundante grazia del Creatore pietosissimo non volle lasciare ruinare quella: ma siccome la soccorse con la incarnazione del Figliuolo, così la soccorse per sua grazia con li predetti campioni.

1.2 [Con connotazione positiva, rif. ad una virtù cristiana o al sacrificio dell'eucaristia:] supererogatorio, più che sufficiente.

[1] Gl Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 2.12, pag. 239.19: L'umilità del primo grado si chiama sofficiente, imperò che basta tale umiltà a salute; la seconda è umilità abondante, ch'è più che non è di necessità; la terza è detta soprabbondante, ch'è più che non è di necessità , e che non può essere maggiore: la quale ebbe Cristo quando si sottomisse al battesimo di san Giovanni, che fu sottomettersi a minore di sè; ch'è umilità perfetta. || Cfr. Alano da Lilla, Summa de arte predicatoria: «Sunt autem tres regularis obedentia species: sufficiens, qua quis obedit maiori, perfecta, qua obedit pari; abundans, qua servit minori».

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7 par. 23, vol. 1, pag. 151.23: lu sangui offertu a Deu omnipotenti esti acceptabili in infinitum; et cui lu offiri digne, et ancora minus digne, cum fidi, cum sperancia, cum amuri, cum pii lacrimi, cum dulci devoccioni, kistu sacrificiu esti naturali, legitimu, excellenti et sufficienti et superhabundanti ad impetrari tucti beni temporali, spirituali et eternali.

2 Strapieno, colmo.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 7, 1-6, pag. 200, col. 2.12: e ... sí commo l'animo de l'avaro mai non è in reposo ma sempre è pieno e superabundante di voia insaciabele, cossí quelle annime che sono líe mai no reposano e sempre corrono in altro semicerculo.

3 Intenso, prorompente.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 17, 40-54, pag. 335, col. 2.11: 'sì come la superabundanzia del sole aggrava tanto lo nostro viso, ch'ello no pò respondere, cussì la luxe di quello Angello era sì superabundante, che l'ochio nel possea sustignire'.

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 17, vol. 6, pag. 445.11: Guai alla moltitudine de' molti populi, che suona sì come moltitudine del mare; e come lo tumulto delle turbe, come suono di molte acque allaganti. [13] Soneranno i popoli, sì come lo suono di molte acque soprabondanti, e riprenderà quello, e fuggirà dalla lunga; e sarà preso come polvere dei monti dalla faccia del vento, e come la turbine inanzi alla tempesta. || Cfr. Is 17.13: «sicut sonitus aquarum inundantium».

4 Rigoglioso, pieno, grasso.

[1] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 109-117, pag. 678, col. 2.11: Quasi, çoè in quella 'acqua' se vede s'ell'è adorno d'àlbori o de verdura e de fiuri. Opìmo, çoè grasso, o ver superabundante; e cussì cum se vede 'in l'acqua' tuta la qualità del monte, cussì quelle anime 'aspechiandose' in quella luxe ch'era tra loro in la parte ima, traevano visione de soa beatitudene, la quale gli acrescea gloria.

5 Fig. Altezzoso.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 291-300.38, pag. 90.12: Costei adunque, con romori e con minacce e con battere alcuna volta la mia famiglia, corsa la casa mia per sua e in quella fiera tiranna divenuta, quantunque assai legger dote recata v'avesse, come io non tutto pienamente a sua guisa alcuna cosa fatta o non fatta avessi, soprabbondante nel parlare e magnifica dimostrantesi, come se io stato fossi da Capalle e ella della casa di Soave...

[u.r. 22.11.2019]