SPENDERECCIO agg.

0.1 ispendereccia, spendareccia, spendereccia, spendereccio, spendereza, spenderezo.

0.2 Da spendere.

0.3 Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Propenso a spendere denaro, spendaccione. 1.1 [In commenti al canto XXIX dell'Inferno dantesco, con rif. alla cosiddetta «brigata spendereccia» senese].

0.8 Pär Larson 15.09.1998.

1 Propenso a spendere denaro, spendaccione.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 27.22: E in questa città non erano rimasi se non due Savj, e gli altri cinque erano andati ad aquistare. Di questi due Savj ch'erano rimasi, l'uno era sì largo e sì spendereccio ch'egli spendeva quel ch'egli avea e quello che non avea, e il suo non era a niuno vietato; e avea uno figliuolo e due figliuole, e vestiva sè e i detti suoi figliuoli riccamente.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 121-132, pag. 701, col. 2.14: Niccolò. Questo fo messer Nicholò Saglimbeni da Sena, lo qual fo largo e spenderezo e fo 'l primo che trovò meter in fasani e in perdixe arosto garofani. E perzò dixe che seminò in l'orto ove tal somente s'apicha lo garofano, zoè, mise tal uso tra glutti e guluxi.

1.1 [In commenti al canto XXIX dell'Inferno dantesco, con rif. alla cosiddetta «brigata spendereccia» senese]. || Cfr. ED s.v. brigata.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 121-132, pag. 701, col. 2.12: Trann'el Stricha. Questo Stricha fo uno richo zovene da Sena, lo quale fe' le sfolgorade spese, et appellavase la soa Brigata 'la Brigata spendereza'.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 253.4: Questo Lano fu un giovane donzello della città di Siena, lo quale intra gli altri cittadini era ricchissimo; questi fue consumatore e dissipatore de' suoi beni, spezialmente colla brigata spendereccia.

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 29, pag. 148.7: L' autore fa qui mentione d' una brighata che fu a sSiena, che fu chiamata la brighata spendareccia, de la quale brighata fu uno ch' era chiamato Caccia d' Asciano, el quale, fra l' altre sue molte posessioni, avea una grande e bellissima vignia, la quale consumò e disperse coll' altre sue posessioni cho la detta brighata.

[4] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 29, pag. 242.2: Ancora fingie che ll'altro lebroso gli risponda e affermassegli il suo detto contro a' senesi e ramentagli della brighata nobile da sSiena, che ssi fecie chiamare la brighata magnia ispendereccia e nominavagli quello spirito della brighata, il quale ebbe nome Socieccha e un altro ch'ebbe nome messer Nicholò Bonsigniore da Siena. Questa brighata non pensava se none in ghodere e in distruggiere e in far ciene e disinari e in bestialità...

[u.r. 21.03.2007]