TURÌBOLO s.m.

0.1 teribile, teribolo, terribile, terribole, terribolo, terribulo, tiribulo, torribole, torribolo, torribulo, turiboli, turibolo, turibuli, turibulo, turribili, turribilo, turriboli, turribolo, turribuli, turribulu.

0.2 Lat. turibulum (DELI 2 s.v. turibolo).

0.3 Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.): 1.

0.4 In testi tosc.: San Brendano pis., XIII/XIV; Stat. pist., 1313; Doc. sen., 1325; Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Stat. lucch., XIV pm.; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi mediani e merid.: Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.);Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.6 N I tipi ter(r)ibile, terribole, ter(r)ibolo, terribulo, tiribulo sono per assimilazione e, forse anche, per analogia puramente formale su terribile.

0.7 1 Recipiente metallico in cui si brucia l'incenso, incensiere.

0.8 Patricia Frosini 14.10.1999.

1 Recipiente metallico in cui si brucia l'incenso, incensiere.

[1] Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.), 8, pag. 123.9: In parte ista se figura che lu levita, lu quale benedice lu ciriu, vole recepire lu turribulu una cum granis quinque de incensu, et lo dittu incensu pune ad modum crucis nellu ciriu dicendo...

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 54.34: «Guardate le bocche vosse da parlare, a cciò che non siano sossate questi frati» ... andono incontra con turribili et con croci et con grande gloria...

[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 88, pag. 137.17: Poscia si vanno a uno altare ov'è suso una tavola vermiglia, nella quale è scritto lo nome del Grande Kane, e ancora v'àe uno bello incensiere e terribole, e incensano quella tavola e l'alt[a]re a grande riverenza; poscia si tórnaro a loro luogo.

[4] Stat. pist., 1313, cap. 4, pag. 183.18: salvo lo teauro dell'altare e la croce grande e li candelabri grandi, li quali no capessero nello scrigno; e salvo uno calice, torribile, uno bacino e navicella, li quali co(n)tinuamente s'adoperano.

[5] Doc. sen., 1325, pag. 73.16: Anco, due calici co le patene d'ariento, smaltati e adorati, l'uno maggiore de l'altro, e con teribolo da oncienso co la naviciela.

[6] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 217.3: Presenti ad Alessandro sacrificante secondo l' antico costume di Macedonia, erano fanciulli nobilissimi, de' quali l' uno preso il turibolo stette dinanzi da lui, in sul braccio del quale cadè uno carbone acceso.

[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 84.5: E -l priore della chiesa colla processione dei cherici et diacono et subdiacono revestiti colla croce et col torribulo et con candelabri et ceri accesi vegnano ad capitulo.

[8] Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 302.22: hic calix, cis, el callece. hoc tus, ris, lo 'ncenco [sic]. hoc turribulum, li, el terribolo. hec paten, ne, idest coperculum calicis.

[9] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 17, pag. 613.17: Anchora vetemmo etiamdeo che nessuno oblighe o ose d'obligare in pingno lo calice, la pathena, la croce, lo terribulo o le altre vestimente sacerdotale o libro de ghiesia o qualunque altri adornamenti de ghiesia.

[10] Doc. pist., 1352-71, Pagamenti all'orafo Andrea, vol. 2, pag. 39.19: Démo dì soprascritto, all'Andrea orafo per factura d'uno 'terribile' lo quale pesò oncie xxx e mezo d'ariento démoli lavoratura dell'oncia sol. xvij monta alla soprascritta ragione lib. xxv, sol. xviij den. vj; démoli uno 'teribile' roto dell'Opera lo quale pesò once xviij, denari v, e pagato a questa ragione lib. xxv, sol. xviij, den. vj...

[11] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 121.14: Hoc jniculum, li id est lo tiribulo.

[12] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 35, pag. 86.27: - Quid est Terribilis? - Il cherico, udendo questo nome così terribile, e non sapendo che rispondere, guardava il cardinale, il quale menava il braccio, come quando si dà lo 'ncenso col terribile.

[u.r. 17.10.2013]