0.1 valescente, valsente, valsenti, valzente.
0.2 Su valsuta (DEI s.v. valsente). || Cfr. Rohlfs, § 619.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Tesoro volg., XIII ex. (fior.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Disponibilità economica (di un preciso valore); capitale, reddito. 1.1 [Dir.] Capitale soggetto ad imposizione fiscale. 1.2 L'insieme dei beni posseduti, ricchezza (anche fig.). 2 Equivalente o corrispettivo in moneta; somma di un preciso valore. 2.1 [Generic., in uso metaf.:] lo stesso che equivalente.
0.8 Elena Artale 01.06.2007.
1 Disponibilità economica (di un preciso valore); capitale, reddito.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 18, pag. 56.16: quellino che sono folli larghi ànno molto ispesso gran bisogno, ché donano e dispendono alcuna volta più che ellino non ànno di valsente, donde ellino ànno molte volte grande sofrànita... || Cfr. Livres du gouvern. des rois: I, ii,18: «il donnent sovent et despendent plus que il n'ont vaillant».
[2] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 67, pag. 135.37: Et che ogni tavernaio che vuole vendere carne i(n) Villa di Chiesa sia tenuto di dare pagatori che siano sofficienti, ogni .vi. mese, al capitano overo rectori, di fare et obs(er)vare le s(uprascrip)te cose; et li pagatori abbiano valsenti da lib(b)r(e) .xxv. i(n) su i(n) possessioni.
[3] f Livio volg., XIV pm.: Di quelli, che avevano il valsente di centomila denari o più, ordinò ottanta Centurie... || GDLI s.v. valsente. L'ed. Dalmazzo, usata per il corpus, legge valore: cfr. Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 43, vol. 1, pag. 75.4.
[4] f Milione, XIV: E costano tanto queste due tende, che è re che non ha tanto di valsente. || TB s.v. valsente (dal ms. Paris, Bibl. Nat., it. 434).
[5] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), L. 1, cap. 17, pag. 94.29: Ha ancora le tribulazioni della carne. La moglie desidera avere l'ornamento prezioso e varia masserizia, in modo che spesse volte di piú valuta sia gli ornamenti della moglie ch'el valsente del marito; altrimenti piange la notte, e 'l dí sospira, garre e mormora.
1.1 [Dir.] Capitale soggetto ad imposizione fiscale.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 91, terz. 84, vol. 4, pag. 185: Questa Città è ricca, e sofficiente / d'avere, e di persone, e di sapere, / e delle ingiurie molto sofferente. / [[...]] Quando alle spese le mancan l'entrate, / ed ella accatta da' suo' Fiorentini, / e le prestanze assegna meritate, / e impon cinquanta migliai' di fiorini, / tre per miglia' di ciò, c'ha di valsente, / benchè si stenda a' più bassi vicini.
1.2 L'insieme dei beni posseduti, ricchezza (anche fig.).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 135, pag. 242: Donca tu, hom del mondo, fa' ben alegramente / E presta a Iesú Criste del so medhesmamente, / Zoè al besognioso: plu no ha l'om valzente / Com è quelle lemosine k'el fa quiló presente.
[2] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), II.44, pag. 378: Or par che vita gli abbi dato bando: / e tu, Giovanna, sovra i suo figliuoli / se' fatta lupa fuor d'ogni ragione / e l'un tieni in prigione / con infinita pena e gravi duoli, / agli altri dimandando quel valsente / ch'al padre lor fu dato giustamente.
2 Equivalente o corrispettivo in moneta; somma di un preciso valore.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 17.8: Ma li nostri mercadanti [[...]] truovano in sulla riviera di tutte maniere mercanzie che là si possono trovare, e [[...]] dànno con gli occhi lo pregio di ciascuna. E quando elli l'hanno veduta, elli portano di ciò che vogliono, e lasciano lo valsente nel luogo medesimo. || Cfr. B. Latini, Tresor, I, 122, 17: «il en portent ce que il veuelent et laissent la vaillance ou les meesmes».
[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 105.7, pag. 223: Chi peggio fa, tenuto ci è 'l migliore; / e non si truova amico né parente, / che l'un per l'altro un danai'o 'l valsente / mettesse, per vederlo imperadore.
[3] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1378], pag. 522.10: Dovea andare in que' dì chapitano di Pistoia, quando mi parti': lascia'vi andare Benedetto mio figliuolo per me, ed io andai nella detta anbasciata, ove istetti e tornai chon 13 chavalli [e doviene tenere cinque], e donai al re e in sua chorte il valsente di fiorini treciento d'oro.
[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 190.14: Ed è vero, che da la cacciata del Duca a la mortalità del 1348, in questo mezzo, mi divisi da' miei fratelli, e toccommi in parte forse il valsente di M fiorini, e sopra questo avea debito più di CC fiorini.
- Femm.
[5] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 16, pag. 104.32: Et se i(n)volasse da lib(b)r(e) .v. i(n) su, o la valsenti, i(n)fine i(n) lib(b)r(e) .x., siali tagliata la mano ricta, sì che i(n) tucto si p(ar)ta dal bracio.
2.1 [Generic., in uso metaf.:] lo stesso che equivalente.
[1] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 38.13, pag. 111: Ed ag[g]io il mio disir, c'ho disïato / d'avere in mia balia lontanamente, / e sono gaio di zo ch'era noioso; / del mio servire sono più meritato / che non var[r]ia, se fosse il valsente / di cento tanti del viso amoroso.
[u.r. 26.02.2024; doc. parzialm. aggiorn.]