VASELLAIO s.m.

0.1 vagellaio, vagellari, vagellarii, vagellario, vascellaro, vasciellari, vasellaio, vasellajo, vasellaro, vasgellai, vasgiellaio, vasiellaio.

0.2 Da vasello.

0.3 Doc. sen., 1277-82: 2.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Stat. pis., 1304; Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Doc. orviet., 1339-68, (1353); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Fabbricante di vasi, vasaio. 2 [Tess.] Lo stesso che tintore.

0.8 Patricia Frosini 20.11.2000.

1 Fabbricante di vasi, vasaio.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 28.6: Onde esso s. Paolo considerando la reprovazione de' Giudei, e la vocazione delle Genti, e non vedendone ragioni, umiliossi sotto il giudizio di Dio, e disse: E poi conclude, che come il vasellajo di una medesima pasta, o massa di terra fa alcun vaso a uso di onore, alcuno a uso vituperoso…

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 2, pag. 459.6: sensali, taulari, madiari, cassettari, dipintori, copritori, piastrari, bottari, vagellari et brocchari, scudellari.

[3] Doc. orviet., 1339-68, (1353), pag. 133.17: El cieriiu di chalcinari quindici lb. XV. El cieriiu di vasciellari vinti e tre e meçu lb. XXIII 1\2.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 95.21: Appiccao Nardo de Cenne vascellaro, lo quale fu delli più avanzarani populari de Fiorenza per soa ricchezza; ad onne tratto prestava allo Communo ciento milia fiorini.

2 [Tess.] Lo stesso che tintore.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 310.36: Ancho XL sol. nel dì ad Achorso vasellaio per tingnitura di guado diecie channe di biancha d'Inghiltera per quatro sol. channa.

- [In partic.:] tintore che utilizza uno speciale modello di caldaia. || Cfr. vasello.

[2] Stat. sen., 1298, dist. 8, Rubricario, pag. 138.19: XXXVI. Che neuno tegnitore nè vagellaio non faccia nè faccia fare neuno panno. XXXVII. Di non tégnare alcuna lana in nero di caldaia.

[3] Stat. pis., 1304, cap. 37, pag. 678.9: Et ordiniamo che s'alcuno maestro dell'arte avesse alcuna discordia con alcuno conciatore di panni, u gualcheraio, ut cum vagellaio, ut cum tingitore, ut qualunqua altro lavorante che all'arte pertengna; che debbia essere creduto al maestro, al saramento nuovamente fatto dal dimandatore, guardando la qualità dell'actore.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 64, pag. 141.23: - Oimè, ser Benghi (ché così era chiamato) se' tu vivo? - O fratelli miei, - dicea quelli - io non vi credetti mai rivedere: io sono tutto lacero; quel maladetto cavallo m' ha morto; io non provai mai peggior bestia; quando io v' era su, mi parea esser la secchia de' Vasgellai; io debbo aver rotta tutta la sella e le corazze...

[u.r. 01.03.2007]