VOCOLEZZA s.f.

0.1 vocolezza.

0.2 Da vocolo (LEI s.v. ab oculis [1, 119.23]).

0.3 Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che cecitā. 1.1 Fig.

0.8 Rossella Mosti 02.11.1999.

1 Lo stesso che cecitā.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 50, pag. 107.15: Sappi Lucillo, che questa follia, e questa vocolezza, che l'č sopravvenuta, [[scil. alla pazza che sta colla donna mia]] ha tutte maniere di genti occupata.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 117, pag. 386.33: Come vocolezza č mala cosa, cosė nč pių, nč meno esser vocolo č mala cosa.

1.1 Fig.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 119, pag. 396.33: E poi ch'egli [[Alessandro]] ebbe acquistato tutto, sė ebb'egli desiderio d'alcuna cosa, tant'č grande l'ignoranza, e la vocolezza de' nostri animi, e siamo tanto pių dimentichi de' nostri vizj, quanto pių vanno innanzi.

[u.r. 28.03.2007]