0.1 bonaccioso, bonaciose.
0.2 Da bonaccia.
0.3 Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).
0.6 D bonaccia.
V abbonacciato, bonacciato.
N Doc. esaustiva.
0.8 Milena Piermaria 15.04.2002.
1 [Detto del mare:] che è in bonaccia, calmo.
[1] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 435.24: A postutto t'afermo: se quello che perduto ài di filicità mondana, fusse stato tuo, non perduto l'aresti; e di ciò non cesso mei, dinansi a qual giudici vuoi, di starne a ragione. Ma uzato èn' al sole, istando con noi, lume darne, e poi, partendo, tenebre viene; lo mare bonaccioso di subito tenpesta lo mena...
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 398.16: La solitudine del luogo è migliore che 'l sangue, le selve più bonaciose che le case nostre, lo ferro più lusinghevole che li alimenti, e l'officio dell'offerta morte più felice che la conceduta vita. || Cfr. Val. Max., V, 9, 4: «pacatioresque penatibus silvas...».