BURRATO s.m.

0.1 burato, burrati, burrato, burratti.

0.2 LEI s.v. *bor(r)- / *bur(r)- 'corpo di forma tondeggiante o cavo' (6, 1118.20).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Roccia scoscesa e impervia, precipizio, burrone.

0.8 Fabio Romanini 04.04.2002.

1 Roccia scoscesa e impervia, precipizio, burrone.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.10, vol. 1, pag. 192: Qual è quella ruina che nel fianco / di qua da Trento l'Adice percosse, / o per tremoto o per sostegno manco, / che da cima del monte, onde si mosse, / al piano è sì la roccia discoscesa, / ch'alcuna via darebbe a chi sù fosse: / cotal di quel burrato era la scesa...

[2] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 204.20: e dice, che chiaro procede sua ragione, e bene divide quello burrato, cioè crudele divoragione, cioè Inferno, e li peccatori che vi sono dentro...

[3] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 11.10, pag. 31: e 'n simil forma seguiva Serella, / quando trovar le reti, onde già tratti / li cerbi avien Biancifiore e Catella: / le qua' prestar si fenno, e ne' burratti / di que' luoghi più folti le spiegaro...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 74, vol. 2, pag. 226.15: tutti i cavalieri smontarono da cavallo, [[...]], e come ciascuno meglio potea salieno per le ripe, per li boschi e burrati fuggendo.

[5] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, pag. 286.31: Ed è a dir «burato» ogni loco profondo e concavo lo qual receva aqua che scenda da alto.

[6] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 9, pag. 561.11: Cotal di quel burrato: «burrati» spesse volte si chiaman fra noi questi trarupi de' luoghi alpigini e salvatichi...

[7] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), III, ott. 31.8, pag. 266: Non trovand' acqua in quella valle dura, / iscese, non potendo ir cavalcando; / e, poi da sé 'l cavallo ebbe cacciato, / fussi nascoso in quel chiuso burrato.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 52-63, pag. 433.11: onde Virgilio si volse in su lato ritto, e gittolla [[la corda]] giù in quel burrato alto e profondo, di lungi dalla sponda.

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 214, pag. 555.26: E dilungati alquanto, giugnendo in uno burrato, e 'l porco non possendo fare l'erta, non sapeano che si fare...

[10] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.108, pag. 154: E' non si tarpa / e menasi l'arpa / ed alunga l'arpa / ed è con molta ciarpa / e nel burrato / affattapiato / atticiato...