0.1 busco, busca.
0.2 DEI s.v. busco e busca 2 (lat. *busca).
0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
N Att. solo fior.
0.5 Anche s.f. (busca).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Piccolo corpo estraneo che arreca fastidio all'occhio, pagliuzza. Vedere il busco nell'occhio altrui e non la trave del proprio: criticare i difetti altrui senza avvedersi delle proprie maggiori mancanze.
0.8 Fabio Romanini 04.04.2002.
1 Piccolo corpo estraneo che arreca fastidio all'occhio, pagliuzza. Vedere il busco nell'occhio altrui e non la trave del proprio: criticare i difetti altrui senza avvedersi delle proprie maggiori mancanze.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 28.44, pag. 105: Sì com'om non sapiente / del fino oro lucente / facëa diligion, piombo avanzava; / era simil di quelli / che vede il busco altrui, / e non sua grande trave.
[2] Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), canz. 61a.21, pag. 210: So che per molti si sa ed è creduto / ch'a le vertù del mondo è l'a[uro] chiave; / ha 'n cor porto soave, / di ciascun ha il potere, fa saputo / e fa cernir, nonché 'l busco, la trave, / ch'è tesauro di quanto tempo è suto...
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 13, vol. 3, pag. 253.11: Se tu voli biasimare o riprendere altrui, guarda che tu non sia magagnato di quello vizio medesimo; chè istrania cosa è di vedere il busco nell'altrui occhio, e nel suo non vedere la trave.
[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 51.40: ond'elli sono colpevoli più di coloro, cui elli riprendono e veggono troppo bene il busco nell'altrui occhio, e non riguardano, nè non veggono la trave ch'è nel loro.
[5] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 40, pag. 229.1: Perchè vedi tu il busco nell'occhio del fratello tuo e non vedi la trave del tuo occhio?
[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 26, 67-78, pag. 697.6: cioè più di lunge scacciò Beatrice ogni busca da' miei occhi, di mille milia;
[7] F Insegnamento della vita, XIV (tosc.): Strana cosa è vedere la busca nell'occhio altrui, e non vedere la trave nel suo. || Melga, Insegnamento, p. 9.
[u.r. 06.10.2011]