0.1 busto, bustu, vusto.
0.2 DELI 2 s.v. busto (lat. bustum).
0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).
In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Parte compresa tra la testa e i fianchi del corpo umano, tronco. 1.1 Tronco (di corpo non umano).
0.8 Fabio Romanini 04.04.2002.
1 Parte compresa tra la testa e i fianchi del corpo umano, tronco.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1664, pag. 80: Stratuto sì com[o] tu ei, / Testa e busto e man e pei: / No serà men cavel né dente, / Qe 'l santo vagnelio no mente.
[2] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 459, pag. 87: Che molto so' neri et ruginenti, / Li bianche mani et la persona / Che a tte pare<v>a cota[n]to buona, / Le bracc[i]a grosse et lo busto grande, / Le cosscie piene et l<e> belle gambe?
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 10, pag. 85.18: E quel tronco fu lo busto di Pompeo che fu gittato in mare, quando la testa li fu talliata.
[4] Intelligenza, XIV in. (tosc.), 194.7, pag. 196: Cornilla e' suoi levâr lo pianto allora, / e misersi a la fuga incontanente; / i traditor' gittâr lo busto in mare... || L'ed. Berisso legge: «lo 'mbusto»: cfr. Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 194.7, pag. 80.
[5] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 351, pag. 84: Onde per Adrëonico sentito / fu questo facto, che stava attento, / come quel sancto busto era partito / e lla testa rimasa a l'arie e al vento...
[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.277, pag. 316: Em prevaricar la gente / tem mainera de serpente, / chi mete unde la testa va / tuto l'atro busto che 'l à.
[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 28, 127-142, pag. 682, col. 1.8: Or perché 'l dicto Beltrame dezunse dui cussí unidi insemme, come padre e figliolo, sí 'l punisse l'A. dizunto in li principai membri, come 'l co' dal busto, e portando la testa in mane per li cavigli...
[8] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 10, pag. 398.9: e mena uno colpo a Andromes sopra la sua sinistra parte; la spada prese per mezzo la coscia, e quella parte dal busto lieva...
[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 200.4: e per certu apressu lu corpu oy lu bustu di lu vilissimu et multu trayduri homu, per tal que Cesar patissi multi peni, ca quistu mal skittu mancava intandu a la meskina republica.
[10] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 825, pag. 53: Oimè, ch' io vezo sparso el sangue zusto / del mio fiol, e per lo tuo pechato / le membre flazelate e 'l chavo e 'l busto.
[11] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 18.13, pag. 28: Per questo andando per l'infernal suolo / dal busto porta el suo capo doviso, / piangendo sempre mai con doppio duolo.
[12] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 56.87, pag. 134: Così per verasemente Catalina biata, / quando el te' la testa dal busto desevrata, / como decollata, verçene purificata, / cusí la te' a mostrare ch'eri sanctificata...
[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 75.17: Là nello passare fuoro presi dalli perfidi Saracini e prestamente loro teste dallo vusto fuoro troncate.
1.1 Tronco (di corpo non umano).
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.29, pag. 207.36: E fattolo esaminare [[il cavallo]], in su uno cuoio di bue il fe' strascinare intorno alla città, e poi li fe' tagliare la testa, e il busto squartare.
[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 12, pag. 129.15: e come a lui parve, in un cuoio di vacca ignuda si mise, nel quale col detto vitello usando s'incinse; di cui finalmente una criatura nacque, dal petto in su uomo, e l'altro busto d'un toro.
[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 314.6: e discrivele busto di serpente di molti colori macchiato, a significare il variato e venenoso volere, che in lei si contiene...
[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 32, pag. 164.19: e le ranocchie gracidano e tengono pure el muso di fuore dall'acqua, e tutto l'altro busto tengono dentro nell'acqua.
[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 17, pag. 291.27: Ed è fraudolente, ché, quando esso ha fame, esso se pone a la riva del fiume e tene la coda in l'aqua e il busto in terra e va menando la coda per l'aqua...
[u.r. 15.01.2016]