CANUTO agg./s.m.

0.1 canù, canude, canudi, canudo, canuo, canuta, canute, canuti, canuto, chanuti.

0.2 Lat. canutus (DELI 2 s.v. canuto).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Caducità , XIII (ver.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.5 Locuz. e fras. tempo canuto 2.

0.6 N Spesso in dittol. con bianco o vecchio.

0.7 1 [Con rif. al colore dei capelli, della barba ecc. tipico della vecchiaia:] bianco, biancheggiante, tendente al bianco. 1.1 Estens. [Per indicare la bianchezza, il candore di qsa]. 1.2 [Rif. alle tempie, al mento:] coperto da capelli o peli bianchi o tendenti al bianco. 1.3 [Per similitudine, rif. ad un monte:] ammantato di neve. 1.4 [Detto di un animale:] che ha il pelo grigio. 1.5 Estens. [Con rif. al pensiero o al sentimento:] saggio, maturo, assennato (come quello di un vecchio). 2 Che ha i capelli o la barba bianchi (a causa della vecchiaia). Meton. Vecchio, anziano. 2.1 Sost. Chi ha i capelli bianchi; vecchio, anziano.

0.8 Milena Piermaria 22.04.2002.

1 [Con rif. al colore dei capelli, della barba ecc. tipico della vecchiaia:] bianco, biancheggiante, tendente al bianco.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 41, pag. 72.19: E stando nel campo, venne contra lei un cavaliere molto vecchio con una gran barba canuta...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 21.1: Un'altra gente v'è che immantinente che nascono, li loro capelli sì diventano bianchi e canuti, ed in loro vecchiezza anneriscono.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 97-108, pag. 220, col. 2.10: E quando ha detto «infin che li convenne pelo», palexa ultima etate, a la quale non se convene essere innamorado, e çò testimonia lo pelo, çoè li cavilli canudi.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 191.27: al quale pende dal mento longa barba di bianco e canuto pelo, e gli occhi suoi orribilmente fiammeggiano...

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 83.15: A te bello verrano li capelli canuti e verranoti le crespe che ti incresperano 'l corpo...

[7] Bindo di Cione, 1355 (sen.), 12.18, pag. 98: Ma perchè i' vego Italia guastare, / i' priego Amor che per suo cortesia / tanta triegua mi dia, / ch'i' possa in suo difesa recitare / quel ch'io in vision udii narrare / a un'alta donna, con canuta chioma, / la qual mi disse ch'era l'alma Roma.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 7, pag. 32.11: In quella notte, la quale demorao in presone, li capelli d'aoro fuoro deventati canuti.

[9] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 85.16: Hic canus, cani lo capello canuto.

- Fig.

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 52.23: e 'l verno pieno di ghiaccio, ch'avea arruffati i canuti capelli.

1.1 Estens. [Per indicare la bianchezza, il candore di qsa].

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 10, pag. 21.9: È utile a sapere qual calcina, e qual rena sia la migliore. Tre generazioni son di rena che di fossa si cavi; nera, rossa, e canuta.

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 11, parr. 27-44, pag. 165.26: Item quando questa simplice dictione 'Bellacana', che significa «una femina cossì nominata», fi astiçata con queste due dictione, videlicet 'bella', che significa «una cosa bella», e 'cana', che significa «una cosa canuta e biancha».

- Fig. Bianco (perché porta la neve).

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 30.4, pag. 768: Da' caldi fiati del turbido Noto, / da sozze piove e nuvoli premuto, / d'ogni letizia nello aspetto voto, / dal freddissimo Borea canuto...

1.1.1 Di un colore intermedio tra il bianco e il nero, grigio?

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 46.16: E la calcina sia di pietre bianche e dure, o rosse, o tiburtine, o spugnente o almeno canute, o alla fine nere, che sono peggiori.

1.2 [Rif. alle tempie, al mento:] coperto da capelli o peli bianchi o tendenti al bianco.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 154.8: Già essendo passate le due parti del dì, Teseo e' compagni delle fatiche entrarono a mangiare: dall'una parte lo figliuolo d'Ission; da quell'altra Lelex, ch'avea già canute le tempie...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 211.22: Io conosco i capegli e il mento canuto del re Romano...

1.3 [Per similitudine, rif. ad un monte:] ammantato di neve.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 14.20, pag. 223: Etna vedi, che il fuoco sfavilla / per due bocche, con mugghi, in su la vetta, / sì che vi fa tremar presso ogni villa. / E, con tutta la fiamma che fuor getta, / veder si può canuto in tutto l'anno, / sì come un vecchio fuor di sua senetta.

1.4 [Detto di un animale:] che ha il pelo grigio.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 50.3: Quella triema; siccome la paurosa agnella, la quale, prima morsa, è scampata dalla bocca del canuto lupo, e ancora no le pare essere sicura... || Cfr. Ov., Met. VI, 27-28: «quae saucia cani ore excussa lupi...».

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 98.13: Io dico cose maravigliose: gli cani e li affamati uccelli e' canuti lupi non hanno toccati quelli: disfatti, diventano liquidi... || Cfr. Ov., Met. VII, 550: «non cani tetigere lupi».

1.5 Estens. [Con rif. al pensiero o al sentimento:] saggio, maturo, assennato (come quello di un vecchio).

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Pudicitiae, 88, pag. 231: Penser canuti in giovenile etate...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 24, S. Agnese, vol. 1, pag. 223.8: La fanciullezza era compitata ne li anni, ma ella era vecchia ne la mente; del corpo era giovencella, ma de l'animo era canuta...

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 4, vol. 6, pag. 94.8: vecchiezza è da onorare, non computata per longhezza di tempo, nè per numero d'anni; canuti sono li sensi dell'uomo, [9] e la etade della vecchiezza fia la vita immaculata.

2 Che ha i capelli o la barba bianchi (a causa della vecchiaia). Meton. Vecchio, anziano.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 521, pag. 618: Enfin q'eu puti portar lança ni scuo, / enfin a tanto q'eu son veglo canuo, / encontra Ti sempre ai combatuo...

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 382, pag. 539: Tant'aio speronato qe a salt son venuto. / Non digano le femene, però q'eu son canuto...

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 41, pag. 72.24: Dimmi, maestra delle Virtudi, chi è quel barone che viene a combattere co la Fede nostra, ch'è cosí vecchio e canuto e di cosí bellissima forma...

[4] Caducità , XIII (ver.), 115, pag. 658: S' tu vivi ancor da sesanta agni en su, / tu perdi el seno e perdi la vertù, / le man te trema e devente canù, / né da brigar con altri no e' tu plu.

[5] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 11, pag. 27.11: Né per canutezza non si conoscie bene la vecchiezza, perché ogne die vedemo lo ben giovane essere canuto e 'l molto vecchio no essere.

[6] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 97-108, pag. 220, col. 1.6: Al quale grado d'amore el fa comparatione, e dixe in che modo fo lo so amore, e durò in lui tanto finché fo in senetute et era canudo e desdeseali l'essere innamorado...

[7] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Malco, cap. 1, pag. 190.12: che essendo già vecchio e canuto, e avendo servato insino a ora la mia verginitade, ora in vecchiezza mi conviene essere marito.

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 146.33: Et in cinquanta agni una citae serà tuta corsa e no se troverà de le cento persone l'unna, e l'omo è çà vegio e deven canuo in quaranti agni...

[9] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 285.8: canus, na, num, canuto.

[10] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 7, pag. 36.28: Havi un paese dove nascono i fanciugli canuti e mai non si mutano i capegli di quel colore.

[11] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 19, vol. 1, pag. 546.19: [32] Lièvati su dinnanzi a quello che è canuto, e onora la persona del vecchio...

- Fig. Antico, venerando.

[12] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ipermestra, pag. 135.37: De' quali mali è manifesta insegna a noi la canuta vecchiezza.

[13] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 13.18: Allora saranno in pace li aspri secoli, lassando le guerre e le battaglie: la canuta Fede e Vesta sarà...

- Locuz. nom. Tempo canuto: la vecchiaia.

[14] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 1, par. 2, pag. 159.19: Ecclesiastico. Piglia la dottrina da tua gioventudine, e infino al tempo canuto troverrai sapienzia.

[15] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25, cap. 8, par. 5, pag. 405.11: Cosa da grande beffe è la lussuria nel tempo canuto.

2.1 Sost. Chi ha i capelli bianchi; vecchio, anziano.

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 274, pag. 305: 129. Morte non rifiuta / né bionda né canuta.

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 14, pag. 9.16: In pruova la gioventude rendeva il suo onore a' canuti...

[3] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 32.8, pag. 748: Ché 'l piccol dal maggior è sì premuto, / che ad udirlo è una gran piatade, / e non si truova in bocca veritade / al giovene, al mezzano o al canuto.

[4] Filippo di ser Albizzo, Rime, a. 1365 (fior.), 74a.17, pag. 75: Se tutta consonanza hanno tuo rime, / raguarda anzi ch'altrui ponghi le lime. / Non dé' canuto sghignar bionde cime.

2.1.1 Estens. Saggio.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 2, vol. 6, pag. 87.17: [10] Aggraviamo lo povero giusto, e non perdoniamo alla vedova, e non onorifichiamo li canuti dello antico tempo.

[u.r. 19.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]