CARENA s.f.

0.1 carena, carina, carine, carini, charina.

0.2 Lat. carina (DELI 2 s.v. carena).

0.3 Legg. S. Caterina ver., XIV in.: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N In Giudizio universale, XIV in. (ver.), 169, pag. 61, carena è interpretato «per metafora luogo di dimora, stanza»; si ritiene piuttosto una forma alterata per la rima di caren 'carne'.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Mar.] Struttura immersa di un'imbarcazione; elemento longitudinale principale di tale struttura, chiglia. 1.1 Sinedd. Imbarcazione, nave. 2 Fig. Luogo di dimora, stanza.

0.8 Francesca Gambino 09.02.2002.

1 [Mar.] Struttura immersa di un'imbarcazione; elemento longitudinale principale di tale struttura, chiglia.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 331.12: O compagnia eletta, ora oprate coi forti remi; tollete e movete le navi; questa nemica terra fendete co le punte, essa carina si faccia il solco.

[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 37, pag. 455.1: la terza parte si chiama «carena», e questa è il fondo della nave, il quale consiste tra la poppa e la proda.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 8, pag. 299.19: Appresso a Cassandrea imposte le carine di cento navi lunghe, e fatta venire a dare effetto a quella opera gran moltitudine di fabbri navali, [[...]], adrieto nel regno se ne tornò per fare guerra a' Dardani.

1.1 Sinedd. Imbarcazione, nave.

[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1278, pag. 298: [U]n cavalero de grand'afaro devoto a Katerina, / andà per entro 'l mare, fo en molto gran carina...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 201.8: jssi li culcaru sutta li navi, per tal que, scachati di li lur carini per lu gran pisu, saciassiru la lur crudilitati barbara per inusitata rasun di morti...

2 Fig. Luogo di dimora, stanza. || (Mussafia).

[1] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 159, pag. 61: Enperçò k' igi firà metui / en lo profundo d' enferno tuti nui, / e sempro mai sarà lì soa carena / en quel' oribel e tenebrosa pena...

[u.r. 01.02.2022]