CARICARE v.

0.1 carca, carcalo, carcar, carcarà , carcare, carcaro, carcata, carcava, carcavalle, carcha, carchar, carche, carchi, carcheronno, carcò, carcolle, careagi, carecaro, carecarsi, carega, caregà , caregado, caregare, careghema, careghemmo, carga, cargà , cargada, cargade, cargadho, cargadi, cargado, cargar, cargé, carica, caricaci, càricalle, caricammo, caricamo, caricando, caricandogli, caricandola, caricandoli, caricandolo, caricandosi, caricandoti, caricangli, caricanle, caricano, caricanti, caricar, caricaranno, caricare, caricarla, caricarlo, caricarmi, caricarne, caricârne, caricaro, caricaron, caricarono, caricarsi, caricarti, caricasi, caricasse, caricasseno, caricassi, caricata, caricatasi, caricate, caricati, caricato, caricava, caricavano, carich', carichate, carichato, cariche, caricheranno, caricherebbe, caricherebber, caricherebbero, caricherebboro, caricheremo, caricherete, carichi, carichiamo, carico, caricò, caricoe, caricòlla, caricono, caricoronsi, carigari, carigaru, carigata, carigatu, carigau, carrecare, carrecarolle, carrecate, carreche, carregar, carricare, carricari, carricasti, carricate, carricati, carricato, carricaulu, carrigatu, charcha, charchato, chargada, chargado, chargando-sse, chargate, chargava, charghade, charghassero, chargava, charica, charicar, charicare, charicate, charicati, charicha, charichano, charichanosi, charichante, charichar, charichare, charicharono, charichate, charichati, charichato, charicherà , charicheranno, charicherano, charicò, charicranno, karicate.

0.2 Lat. parl. *caricare (DELI 2 s.v. caricare).

0.3 Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.): 2.8.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1279-80; Stat. sen., 1298; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Stat. pis., 1318-21; Gramm. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.); Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1311 (6); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Doc. ancon., 1345; Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. caricare di bastone 3.1; caricare il basto 3.2; caricare l'orza 3.4.

0.7 1 Porre sopra un veicolo o un animale da soma (un bene da trasportare); fornire di beni da trasportare (un veicolo o un animale da soma). 2 Gravare di un peso. 2.1 [Rif. alle piante da frutto:] appesantirsi di frutti (anche pron.). 2.2 [Con monili:] appendere (alle orecchie). 2.3 Premere col proprio peso. 2.4 Opprimere, schiacciare. 2.5 Caricare di terra: seppellire. 2.6 Gravare con un peso eccessivo, sovraccaricare (con uso fig.). 2.7 Fig. Assegnare come compito. 3 Premere con forza. 3.1 Locuz. verb. Caricare di bastone: percuotere a bastonate. 3.2 Fras. Caricare il basto (a qno): dare una lezione con la forza, farsi valere. 3.3 Svillaneggiare. 3.4 Fig. Fras. Caricare l'orza: tesare con forza la scotta sottovento (usata come metafora sessuale). 4 Riempire. 4.1 Pron. Riempirsi di cibo e di bevande. 4.2 Pron. Fare man bassa. 4.3 Rifornire di munizioni (un'arma da lancio). 5 Assalire, fare impeto. 5.1 Incalzare. 5.2 Pron. Scagliarsi. 5.3 Rifl. Animarsi. 5.4 Infondere forza. 6 Dar peso; esagerare.

0.8 Francesca Gambino 24.03.2002.

1 Porre sopra un veicolo o un animale da soma (un bene da trasportare); fornire di beni da trasportare (un veicolo o un animale da soma).

[1] Doc. fior., 1279-80, pag. 471.22: ebi di beni che fuorono charichati i· mare ne la riviera d'A[n]chona contro al divito del marchese.

[2] Stat. sen., 1298, dist. 1. cap. 49., pag. 170.13: Eccetto le bestie che vi stessero caricando o scaricando...

[3] Gl Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.), pag. 696.21: onero-as, per caregare...

[4] Doc. venez., 1311 (6), pag. 72.11: Et io sum tegnudo de cargar la galia a mia voluntade sì a l'andada cho' ala tornada...

[5] Stat. mess. (?), 1320, pag. 29.7: ma si vulissi quissa mircadantia carricari in altru lignu, pagi lu dirictu di kisti tri pir chintinaru...

[6] Stat. pis., 1318-21, cap. 68, pag. 1126.1: e debbiano accattare alle loro spese tante saccha quante loro bisongnano a caricare lo grano e l'orzo sulli dicti loro lengni.

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 16, pag. 79.30: e l'è quel bon maistre chi carega le olive...

[8] Doc. ancon., 1345, pag. 237.7: et esse mercantie, cose ac vino in esso ligno overo nave carcare senza alcuno dazio da pagare al comuno d'Ancona.

[9] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 11, pag. 99.25: E ordenato el dì, Forandano aparecchia uno camello e carcalo de vivande e de buono vino...

[10] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 26, pag. 119.14: et Chamutu, carricati tutti li soy muli et prisi li soy cosi et li cavalli, mustrava di andari...

[11] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 961, pag. 220: Fece carcare le some per partiresenne.

[12] San Brendano ven., XIV, pag. 112.12: ed elo cargà una soa navesela de pan e de aqua e de carne salada...

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 136.6: Allora Achilles fece carrecare per commandamiento de lo re Thelefo tucte le soy nave de grano in grandessema quantetate...

[14] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 1, pag. 161.23: e per satisfacium de lo veneraber Paulin sì ge li dunnà et caregà alquante nave de gran...

[15] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 9, pag. 30.18: Unda questor fe caregare una nave de tuto quello che ge fasea mestero per la via...

2 Gravare di un peso.

[1] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 408.14: Dicoti che 'l capo del toro si carica coll'arato...

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 24, pag. 588.19: sopra le quale cose le loro conscientie careghemmo.

[3] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 177.7: et tanto forte le tecta delle casi carecaro che lle faceva ad terra ruinare.

- Fig.

[4] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 74, pag. 489: così mi voglio d'amoroso afanno / e di pensier carcar tanto ch'i' mora...

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 9.689, pag. 168: Se di pensiero ciò la mente carchi, / Vederai l'aere a pochi dì turbare...

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 3, pag. 193.25: non intendo di palesare, per ciò che ancora vivon di quegli che per questo si caricherebber di sdegno...

2.1 [Rif. alle piante da frutto:] appesantirsi di frutti (anche pron.).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 114.19, pag. 478: ché, per tropo carregar, / visto ò monti arbori spezar...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 88.32: Ma quelli sono fertili magliuoli, i quali si caricano di moltitudine d'uve tanto, che si piegano...

2.2 [Con monili:] appendere (alle orecchie).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 312.6: Voi altresie caricate gli orecchi co non care pietre...

2.3 Premere col proprio peso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.35, vol. 1, pag. 349: L'omero suo, ch'era aguto e superbo, / carcava un peccator con ambo l'anche, / e quei tenea de' piè ghermito 'l nerbo.

2.3.1 Sost.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 18.84, vol. 2, pag. 305: E quell'ombra gentil per cui si noma / Pietola più che villa mantoana, / del mio carcar diposta avea la soma...

2.4 Opprimere, schiacciare.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 48.155, pag. 129: cocere, fragellare, / e di pondi carcare / matta carne...

[2] Rime Arch. Not. Bologna, 1302-33 (bologn.), [1302] Deo, lassatim'andare, 7, pag. 158: e non vediti como carcha amore, / se non ve 'l dico, de gravi tormenti...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 292, pag. 205.20: per la grande fragelità de la carne, di ch'egl'è caricato e coperto...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 151.3: perchè fortuna si porti benignamente verso loro, nè meno, perch'elle sieno caricate d'alcuna avversità.

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 358, pag. 422.2: ed elli così fa, chè amore l'à di tal guisa caricato, che molto è grave quello carico a sostenere.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 104, pag. 433.5: questa da' templi mirabili, dagli edifici eccelsi delle città grandissime è oppressa, caricata e premuta...

- Fig.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 40, pag. 85.25: le parole, così non voglio, ch'egli le stilli. Elle non debbono gli orecchi troppo caricare, nè troppo alleggiare...

2.5 Caricare di terra: seppellire.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 367.5: e l'ossa con esso amiste traevano de' fuochi, e carcavalle della calda terra.

2.6 Gravare con un peso eccessivo, sovraccaricare (con uso fig.).

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 8, par. 33, pag. 189.8: La memoria richiede morbidezza e non rincrescimento: se tu le vuogli piacere, non la caricare...

2.6.1 Fig. Imporre un peso eccessivo (di tasse, spese ecc.).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 149.12: vogliendo ancora tutta Grecia di gravi imposte caricare...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 29, vol. 1, pag. 166.30: però che tutto il popolo è caricato e in malleverie di debiti...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 10, vol. 2, pag. 536.10: Per la quale richesta i Fiorentini si turbarono molto, imperciò che assai parea loro essere caricati di spese, e parea loro...

2.6.2 Fig. Assol. Tassare.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 148, pag. 341.16: E' si chiameranno quelli delle Settine, e fiano una brigata che caricheranno pur li mercatanti...

2.7 Fig. Assegnare come compito.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 403, pag. 367.33: Atanto se mete ala via lo valeto alo qual miser Lanciloto aveva cargado tuto lo fato, et elo sì va tuto dretamentre a Chamiloto...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 492, pag. 455.23: Et quando lo valeto, alo qual la raina haveva cargado l'abasada, have dito a miser Lanciloto qu'elo andase dala raina...

2.7.1 Pron. Fig. Farsi carico, accollarsi, addossarsi.

[1] Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.), pag. 7.13: E se 'l signo no i serà, no ve caregà del fato...

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 33.11, pag. 392: convèn ad omo saggio / voler adesso far d'ogn'erba fasso, / né d'ogne petra carecarsi 'l dosso...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 32.114, vol. 3, pag. 537: quando 'l Figliuol di Dio / carcar si volse de la nostra salma.

2.7.2 Pron. Fig. Darsi da fare.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 381, pag. 86: Odenno Gingnagniscy Boetio non volere, / Allora se carcaro per poterelo avere...

[2] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1394] 20.15, pag. 379: Non ha visto, qual d'esto oprar si carca, / l' Ozio religïoso del Petrarca.

3 Premere con forza.

3.1 Locuz. verb. Caricare di bastone: percuotere a bastonate.

[1] Forese Donati, Rime, a. 1296 (fior.), 3.10, pag. 93: Buon uso ci ha' recato, ben til dico, / che qual ti carica ben di bastone, / colui ha' per fratello e per amico.

3.2 Fras. Caricare il basto (a qno): dare una lezione con la forza, farsi valere.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 89, terz. 86, vol. 4, pag. 163: Ma poich'egli ebber ben carico il basto / agli Aretini, a' dì otto d'Agosto / si dipartiron sanza alcun contasto...

3.3 Svillaneggiare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 5, vol. 2, pag. 158.10: Marcu Lepidu, essendu dati per testimonij contra Gayu Corneliu accusatu di la mayestati, non skittu carigaru la sua saluti...

3.4 Fig. Fras. Caricare l'orza: tesare con forza la scotta sottovento (usata come metafora sessuale).

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 6, pag. 615.19: e senza fare altramenti motto da una volta in sù caricòl'orza con gran piacer della donna.

4 Riempire.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 550, pag. 579: de diversi cibarii guardate no te affanni, / cha se multo lo carreche, lo stomaco condanni...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 344.17: e spesse volte con larga mano, e di molti doni carcò i templi tuoi.

[3] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 31.41: Queror, ris, per essere caricato.

[4] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 153, pag. 12: chi con la bocha va in su la scodela, / o chi 'l charicha sì che 'l mezo sciende.

4.1 Pron. Riempirsi di cibo e di bevande.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 6, pag. 530.20: e benché non ne gli bisognasse troppo, pur si caricò bene...

4.2 Pron. Fare man bassa.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 206, pag. 528.25: Era questa cosa molto differente e contraria al costume de' mugnai, però che si caricono volentieri di grano o di farina, quando la tolgono altrui...

4.3 Rifornire di munizioni (un'arma da lancio).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 71, pag. 643.30: Filocolo comandò che il grande arnese si caricasse e alla città n'andasse avanti...

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 125.18: ché non valestravano, ca non potevano caricare le valestra.

5 Assalire, fare impeto.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 184.24: et, videndussi ià troppu carigari per forza di la grandi multitudini, convertiu la sua spata intra di sì...

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 54.16: quarantaquattro centinara de perzone moriero, senza li aitri pericolati delle ferute. Vedesi caricare che sse faceva. Avevano le carra piene de queste corpora morte...

5.1 Incalzare.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 7, vol. 1, pag. 615.16: In fine dopo lungo dimoro, caricato il papa e ' cardinali da· rre e dalla reina, che questa vergogna non rimanesse nella casa reale...

5.2 Pron. Scagliarsi.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 74, pag. 96.32: trasfiere de sì grandissimi colpi como elli pote amenar de alto ala forsa de braço, chargando-sse adosso l'uno contra l'altro...

5.3 Rifl. Animarsi.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 235, pag. 205.9: et tuta chussì chomo lo stado dela bataya se chargava lo chuor li chargava...

5.4 Infondere forza.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, par. 53, comp. 72.7, pag. 172: Questa non teme de nemici guerra / perché la gracia divina la charcha.

6 Dar peso; esagerare.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 58, pag. 291.8: et a quello gran dispitto ch'eli ebbe dal senato, caricò elli uno molto più orgoglioso fatto che li advenne.

[u.r. 15.10.2020]