CÀRICO (1) s.m.

0.1 carca, carcha, carche, carchi, carcho, carco, careghi, carego, cargi, cargo, carichi, caricho, carico, caricu, carighi, carigho, carighu, carigu, carisi, carreco, carrico, carricu, charicho, charico, charighi, chargo, charicho, charico, charighi, karico.

0.2 Da caricare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lett. pist., 1320-22; Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Doc. venez., 1306 (2); Giudizio universale, XIV in. (ver.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. vicent., 1348; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Lett. napol., 1356; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1351; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. con carico di 1.4; dare carico 3.1, 4.1; dare il carico di 4.1; di carico 1.1; essere di carico 2.6; fare carico a 4.2; fare carico di 1.2, 4.2; porre il carico 2.5; porre in carico 1.3; prendere carico a 3.3; prendere carico di 3.2; tornare in carico a 3.4.

0.7 1 Il caricare (beni su un mezzo di trasporto). 1.1 [Detto di un'imbarcazione:] locuz. agg. Di carico: da trasporto. 1.2 Locuz. verb. Fare carico di: caricare su un mezzo di trasporto. 1.3 Locuz. verb. Porre in carico: caricare un certo peso (nell'es., eccessivo, su un cavallo). 1.4 Locuz. prep. Con carico di: con l'aggiunta di. 2 Quantità di beni, merci, materiali, oggetti caricata (su un mezzo di trasporto, un animale, una persona). 2.1 Peso sostenuto (da una persona, per es. le armi; da una pianta, i frutti). 2.2 Oggetto pesante, peso. 2.3 Peso (in quanto grava su qsa). 2.4 Onere finanziario, imposta. 2.5 Fig. Peso imposto, oppressione. Locuz. verb. Porre il carico: opprimere. 2.6 Fig. Fatica imposta a qno. Locuz. verb. Essere di carico: essere di peso. 2.7 Fig. Peso di una determinata condizione dell'uomo. 2.8 Fig. Peso morale, oppressione (della vergogna, del dolore). 3 Peso connesso all'assolvimento di un compito (in partic. dei compiti connessi con una mansione, un ufficio, una dignità); il compito stesso. 3.1 Locuz. verb. Dare carico (di qsa): affidare un compito, richiedere un atto o una prestazione. 3.2 Locuz. verb. Prendere carico (di): prendere a cuore, dedicarsi a qsa con sollecitudine. 3.3 Locuz. verb. Prendere carico (a): assumersi un compito. 3.4 Locuz. verb. Tornare in carico a: essere compito di. 3.5 Posizione di chi ha determinati compiti, ufficio (pubblico). 3.6 Obbligo. 4 Attribuzione di responsabilità o di colpa. 4.1 Locuz. verb. Dare (il) carico (di): attribuire la responsabilità o la colpa (di qsa). 4.1 Locuz. verb. Dare (il) carico (di): attribuire la responsabilità o la colpa (di qsa). 4.2 Locuz. verb. Fare carico a (qno di qsa): considerare qsa una colpa. 4.3 Responsabilità o colpa. 4.4 Oggetto di una condanna, pena.

0.8 Francesca Gambino 11.02.2002.

1 Il caricare (beni su un mezzo di trasporto).

[1] Stat. vicent., 1348, pag. 20.16: Che tutti quelli che hanno parte de mercandaria siano obligati far tutti li cargi e facion come li altri fratelli fanno.

1.1 [Detto di un'imbarcazione:] locuz. agg. Di carico: da trasporto.

[1] Lett. pist., 1320-22, 14, pag. 57.18: e ancho li lengni di charicho no' vengniono in IIII o VI dì come vengniono le galee.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 157.21: Pompeo fuggìe nella foce del fiume Peneo, in una nave di carico fuggìe in Asia...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 187.18: Navoleggiasi in Napoli le navi e legni di carico a centinaia di salme di grano...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 59.12: e XII galee di Genovesi fece armare al suo soldo e alcuno navilio di carico...

1.2 Locuz. verb. Fare carico di: caricare su un mezzo di trasporto.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 8, pag. 12.13: nel porto sono molte navi, le quali, come tu sai, sono venute per fare carico di grano...

1.3 Locuz. verb. Porre in carico: caricare un certo peso (nell'es., eccessivo, su un cavallo).

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 105, pag. 222.12: Et advene q(ue)sto q(ua)n lu c. iuvene se n(on) cavalcha como deve, voi q(ua)n se li pone i(n) carco più ce n(on) pò...

1.4 Locuz. prep. Con carico di: con l'aggiunta di.

[1] Doc. palerm., 1361, pag. 241.1: la casa di Siminto Mizoch. Extimata pir unci xiiij, cum carricu di tareni xv di inchensu et cum usu di lu puczu...

2 Quantità di beni, merci, materiali, oggetti caricata (su un mezzo di trasporto, un animale, una persona).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 111.5: Avenne che mercatanti genovesi allogaro una nave di Vinegia e passaro con grande carico d'avere.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 80, pag. 90.22: Eleofante è bestia molto grandissima de sua statura più che nulla che sia, [[...]], et porta molto grande carcho...

[3] Doc. venez., 1306 (2), pag. 44.14: s. XJ 1/2 de gs. per le lb. L che ser Iacomo ave de plu delo cargo de Andrea Sclavo.

[4] Stat. mess. (?), 1320, pag. 25.19:exclusundi sempre ogni victuallu et ligumi, li quali avinu ià lu carricu loru sicundu ki la Curti avi ordinatu.

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 37, pag. 164.4: Kistu cavaleri vidia a kistu Petru cum unu grande carricu de ferru...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 12.10: Cussì de gle altre bestie la proveça lor tuta si è e se cognosse quando le pòn portar gran carego o tiran gran pexo in carro o in baroxo.

[7] Stat. palerm., 1351, pag. 69.1: furmentu bonu novu salmi MCC, pir lu quali ià su andati li panfali pir lu carricu...

[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 29, pag. 138.21: pluy di unu gubutu si livava supra li navi, per lu grandi pisu et carricu.

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 129, pag. 25: Non tanto, dico, li homini, ma le femene gero / Dereto alli loro homini che gevano volentero, / Portanno carca in capo chi non havìa somero...

[10] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 48.3, pag. 109: a sostener una grave percossa, / mazor cha carcho chi porti leffante...

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 36, pag. 210.19: subitamenti la dita nave andà a fundo, como se per l'insia de queli ge fuse çunito carego...

[12] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 31, comp. 5.5, pag. 73: Quivi, per carcho e per calor nocivo / e per lo latte ch'a' soy figli dava, / la dea per sete molto se agravava...

2.1 Peso sostenuto (da una persona, per es. le armi; da una pianta, i frutti).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.84, vol. 1, pag. 391: Ristetti, e vidi due mostrar gran fretta / de l'animo, col viso, d'esser meco; / ma tardavali 'l carco e la via stretta.

[2] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 443.25: raguarda gli chinati rami per carco de' pomi...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 47, vol. 2, pag. 64.19: Gli altri Romani ruinavano pietre e lanciavano dardi e lancie, e così per lo carico dell'arme, e per l'asprezza del luogo ch'era tutto dirupato...

[4] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 139.10: e tutti questi alberi erano piegati insino in terra pe llo gran carico ch'elli avevano.

- [Rif. alla gravidanza].

[5] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 16, pag. 38.21: Ultimamentre lo vescovo, no possando çò creder, andà da la abadessa e veçando quela alegra e sana e da ogni carego libera...

2.2 Oggetto pesante, peso.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 51, Passione G. Cristo, vol. 2, pag. 461.17: Sì che fu legato ad uno grande carico e fu gittato nel Tevere...

2.3 Peso (in quanto grava su qsa).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.30, vol. 1, pag. 194: Così prendemmo via giù per lo scarco / di quelle pietre, che spesso moviensi / sotto i miei piedi per lo novo carco.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 23, pag. 564.29: carico s.m. non era usato per quel cammino d'andare persona viva, la qual quelle pietre col carco della sua persona premesse...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 82, terz. 60, vol. 4, pag. 84: Cadde per carco de' fuggenti il Ponte...

2.4 Onere finanziario, imposta.

[1] Stat. fior., 1310/13, cap. 22, pag. 32.3: o che in persona si partisse da' carichi de' debitori...

[2] Stat. pis., 1321, cap. 99, pag. 280.15: fusse facta da quinci inansi alcuna sopraimposta u karico d'alcuna botega u pancha, spasso u luogo, u d'alcuna parte di quele, u di pigione, u d'alcuno altro gravamento u iniuria...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 10, pag. 631.6: A relevare i provinciali da ogni greveçça, dampno et inutili careghi de spese, statuemmo che...

2.5 Fig. Peso imposto, oppressione. Locuz. verb. Porre il carico: opprimere.

[1] N. Quirini (ed. Lazzarini), XIV pm. (venez.>trevis.), L'orgoglio e la superbia, 10, pag. 98: Che 'n altra guisa non podì campare, / sì grande altrui avete posto el carco / contra rason e del beato Marco.

2.6 Fig. Fatica imposta a qno. Locuz. verb. Essere di carico: essere di peso.

[1] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 5, 49, pag. 82.14: che 'l no se podeva mover de leto et era de recrisimento e de carego a li soy servidori.

2.7 Fig. Peso di una determinata condizione dell'uomo.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 35.1: Unde Gierolimo: «Se ttu ài, va vendi, e poveri da'; se nnon ài, di gran carico se' liberato».

2.8 Fig. Peso morale, oppressione (della vergogna, del dolore).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.19, vol. 2, pag. 533: sì scoppia' io sottesso grave carco, / fuori sgorgando lagrime e sospiri, / e la voce allentò per lo suo varco.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.66, vol. 3, pag. 300: quando 'l volto / suo si discarchi di vergogna il carco...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 65, pag. 144.38: Questo nostro corpo è carico, e pena dell'animo, e strignelo...

2.8.1 [In partic., il peso della pena d'amore].

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.53, pag. 98: nullo par di me novo, / che tal porto lo cargo / in dritto amor, per c'ogn'altro dicima.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 21, pag. 207.31: cosa che ttu avrai più cara, sì tti parrà poco a dare, per lo gran carico del fallace amore.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 358, pag. 422.3: chè amore l'à di tal guisa caricato, che molto è grave quello carico a sostenere.

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 4.35, pag. 15: gl'ogli de custey; / gli qual pàrsenno dey, / che mi clamasser col riso suave, / und'eo speray abento al maçor carcho...

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 63, pag. 233.23: E Tristano disse: - Reina, io so bene che per me avete patito pena e carco...

[6] Agnolo da San Gimignano, XIV m. (tosc.), 110a.7, pag. 107: sí ha 'l suo cor<e> d'ogni merzede scosso / ch' io non vorei aver tal carco adosso...

2.8.2 [In partic., il peso degli giudizio divino].

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 31, vol. 5, pag. 102.15: Certo sempre, sì come onde di mare gonfiate sopra me, temetti Iddio, e lo suo carico non potei portare.

3 Peso connesso all'assolvimento di un compito (in partic. dei compiti connessi con una mansione, un ufficio, una dignità); il compito stesso.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 8, vol. 4, pag. 307.9: la bontà del notaio ammenda e cuopre il fallo del giudice, e porta grande carico di tutto l'officio.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 70, pag. 315.14: Quelo chi è manifesto no abesogna de proa», segnore, quanto la persona de messer Cor. sia stata bona et utile a tuti gi nostri benvoienti et amici et quanto carego ello à porta' per li amixi...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 2, pag. 7.5: Giove, avendo udito, disse: la figliuola è comune pegnio e carico a me e a te...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 121.19: et issa medemma a ti lassa lu carigu di examinari quantu ende voy pilyari...

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 5, pag. 29.8: e ciascuno stulto desidera lo carico dello onore.

[6] Lett. napol., 1356, 2, pag. 125.30: vulemo de cheste cose vui incarricare, como nui e (contro) ricipiremo p(er) vui om(n)i carrico...

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 18.85, pag. 141: o quel che il carco del regno sostene / in ciascun caso?

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 5, pag. 464.8: il re, per non perder tempo, verso la Fiammetta voltatosi, piacevolmente il carico le 'mpose del novellare...

[9] Doc. palerm., 1380, 5, pag. 244.26: lu dittu nobili Manfrè di Schabata ad peticioni di la ditta Universitati prindi lu dittu carricu di piglari pichuli et dari carlini...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 68.7: et Hercules, commo a persona plu facente, recipio in sé lo carreco de questa impresa.

3.1 Locuz. verb. Dare carico (di qsa): affidare un compito, richiedere un atto o una prestazione.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 119.33: Quel ch'i' dissi di ma' parlanti, no 'l dissi perch'io vi volesse dar carico di costrignere i ma' parlanti...

3.2 Locuz. verb. Prendere carico (di): prendere a cuore, dedicarsi a qsa con sollecitudine.

[1] Lett. pist., 1320-22, 17, pag. 67.6: Ché sai che questo no' è facto per più rascioni da no' prevedere di passarelo co' honore, sìe per te e sìe per noi e per li amici che ne ànno preso molto charico...

3.3 Locuz. verb. Prendere carico a (qsa): assumersi un compito.

[1] Lett. palerm., 1371, pag. 140.1: Et pirzò ki eu, sì comu maritu di la dicta donna, volsi prindiri caricu et affannu a ricogliri li dicti debiti...

3.4 Locuz. verb. Tornare in carico a: essere compito di.

[1] Stat. venez., Addizioni 1384-1407, [1400] cap. 97, pag. 406.24: et aduovra fuora de la nostra ruga e fa de le chosse, le quale torna in chargo a tuti ben operando e ben façando la predita arte nostra...

3.5 Posizione di chi ha determinati compiti, ufficio (pubblico). || Cfr. carica 2.

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 39, par. 1, vol. 1, pag. 151.23: Niuno possa, né degga essere electo overo essere priore, camorlengo overo rectore se non per quilla arte, [[...]] e gli ofiitie e i benefitie e gl'onore e gle carche recevere...

3.6 Obbligo.

[1] Stat. pis., 1330 (2), cap. 17, pag. 470.26: u vero ad alcuna pena a lui però imponere, sensa carico d'alcuna prova u presunsione...

4 Attribuzione di responsabilità o di colpa.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 23, pag. 73.7: Unde, a schivar omne blasmo et omne carco, ne ve conseglo ke in alcuna guisa debiati prendere arbitrii...

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 37, pag. 277.13: Unde a scivare ugni carego e reprensiom no ve conseio in alcuna guisa che vu' dibiati prendere arbitrio...

[3] Doc. venez., 1348 (4), pag. 202.26: che quela o quelle sia conçade segondo Dio e li ordeni de Veniesia sì che chargo algun hio no d'ebia.

[4] Stat. sen., 1356 (2), pag. 13.19: Ancho, con ciò sia cosa che niuno ricerchatore possa avere né charico, né biasimo di neuna cosa non dritta che si trovassero...

[5] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 326, pag. 349.7: e lasci andare l'uomo, ché tutto il carico e il biasimo non è se non della femmina...

4.1 Locuz. verb. Dare (il) carico (di): attribuire la responsabilità o la colpa (di qsa).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 53, vol. 2, pag. 362.1: agravando alle cagioni della guerra, con dare il carico di no· volere la pace a' suoi aversari...

[2] Lett. volt., 1348-53, pag. 174.2: forte ci è gravoso nel'animo che per ricoprire e suoi difecti ci voglia dare carico contra verità.

4.2 Locuz. verb. Fare carico a (qno di qsa): considerare qsa una colpa.

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 56, pag. 163.31: Io non venni là uve volevi, però che non poteva essare senza iscandalo di molte genti, e Francesco sai come sarebbe sempre stato nemico di te e di me, averemmene fatto carico, e però non mi parve da fare.

4.3 Responsabilità o colpa.

[1] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 185, pag. 62: kè tanto avrà tuti a dir de so cargo / ke pur de la mità ge bastaravo.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 27.136, vol. 1, pag. 469: Noi passamm'oltre, e io e 'l duca mio, / su per lo scoglio infino in su l'altr'arco / che cuopre 'l fosso in che si paga il fio / a quei che scommettendo acquistan carco.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 15.1642, pag. 227: Or vi ricordi come il divin arco / Ogni peccato con la pena ha giunto / Ed, aspettando, assai più si fa carco.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 32.15: Et intendo per 'sti careghi no fassi de legne né de fen o paglia, ché questa fiama non è de tal natura ch'ela possa mangiar né consumar 'ste cose, ma digo de le ovre malvaxe e inighe d'annima e de corpo...

4.4 Oggetto di una condanna, pena.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 37, pag. 606.9: a ciò che segondo la qualità d'esse possano fire ordenade ad imponere li charighi e le pene...

[u.r. 25.05.2023]