CERIMONIA s.f.

0.1 ceremonia, ceremonie, cerimonia, cerimonie, cerimoniens, cerimonij, cieremonies, cierimonies, cirimonie.

0.2 Lat. caerimonia (DELI 2 s.v. cerimonia).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Stat. sen., Addizioni 1295-1361 [1359].

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Rito o manifestazione pubblica avente lo scopo di onorare, invocare o pregare la divinità. 1.1 [Anche nella sfera laica:] manifestazione pubblica di festa. 1.2 [In senso espressivo:] operazione eseguita in maniera pomposa o affettata. 2 Manifestazione di rispetto e devozione per la divinità.

0.8 Francesca Faleri 02.04.2002.

1 Rito o manifestazione pubblica avente lo scopo di onorare, invocare o pregare la divinità.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 40.22: colla sua morte, e col suo sangue uccise la morte nostra, e lavòe le macchie de' primi peccat[or]i che credettero in lui venuto, e osservaro il comandamento di Dio Padre, e le sue ceremonie.

[2] Gl Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 14.30: E la memoria sua fin in ogi lu iornu arindi testimoniu a la sua hospitalitati, ca da là vinni que li sacrificij se chamassiru cerimonij, imperò ca li Ceritani repararu la religiuni intralassata per la destruciuni di la republica.

[3] Gl Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 49.20: La graziosa memoria infino a questo tempo testimonia la pietosa e benigna accettagione e ricevimento. Però che quindi s'ordinò, che li sacrificii si chiamassero Cerimonie, cioè di Cereto; però che essendo rotto lo stato de la republica, li Ceretani nè più nè meno come s'elli fiorisse come prima, li onorarono e riverirono.

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 19, pag. 109.11: E allora si levarono alquanti della setta de' Farisei, ch'erano fatti Cristiani, e diceano che pur si conveniva che si circuncidessero, e osservasseno l'altre cirimonie della legge di Moisè.

[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 102.15 : Io intenderò a darvi le cerimonie e li sacrifici, e darovvi gli Dii ch'io ho arrecati meco da Troia...

[6] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 11.5: Una volta l'anno, per cagione di riconoscere Iddio, vanno in Mecca, là dov'è il corpo di Magumetto, come noi andiamo a Roma pel perdono; va adorare e fanno certe cerimonie...

[7] Stat. sen., Addizioni 1295-1361, cap. 11bis [1359], pag. 15.3: e la domenica d'ulivo si scontrinino per lo giovedì santo insino al numero di cinque uomini, com'è usato, osservandosi le cose e cerimonie di questo capitolo.

[8] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 12, par. 3, pag. 64.16: E sseguentemente dich'io che per quella medesima auttorità primaia, non altra, debbono le leggi e tutte altre cose stabolite per instituzione ricievere aprobazione neciessaria, che che sia ne come d'alqune cieremonies e ssolennità, che non sono punto requise di neciessità all'essente ed essere di cose ellette, ma al loro benessere...

[9] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 162, pag. 390.17: E se pure non cadessero, staranno con uno loro parere e piacere umano, colorato col colore dell'ordine, studiandosi piú d'osservare le cirimonie dell'ordine che propriamente l'ordine.

[10] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 153, pag. 361.3: Li cavalieri bagnati si fanno con grandissime cerimonie e conviene che siano bagnati e lavati d'ogni vizio.

1.1 [Anche nella sfera laica:] manifestazione pubblica di festa.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 103, vol. 2, pag. 269.1: fé lla via per Firenze, dove fu a costuma di papa pomposamente ricevuto con processione, e palio di drappo ad oro sopra capo, adestrato da' cavalieri, e con altre ceremonie usate in simili casi per lo nostro Comune, che più tosto in atto d'arme che d'uficio chericili era mandato...

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 24, pag. 13.41: poi ordinarono che Santo Ioanni il dì della sua nattività fosse la maggior festa della città, e qui solenne festa e giuochi si facessono, e corressono uno palio di sciamito e altre cirimonie assai...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 12, pag. 32.30: E essi fatti il popolo ragguardò coronato, e le matrone supplicarono: e nel volgo aperte le porte mangiarono in pubblico, e il dì fu festevole d'ogni generazione di cerimonie.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 60, pag. 132.7: Avendo aùto di Puglia un braccio, il quale fu dato loro per lo braccio di santa Reparata, e facendolo venire con gran cerimonia, e mostrandolo parecchi anni per la sua festa con gran solennità, nella fine trovorono il detto braccio esser di legno.

1.2 [In senso espressivo:] operazione eseguita in maniera pomposa o affettata.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 23, pag. 214.21: Questo diceva messa pontificalemente con tutte cerimonie como papa.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 218, pag. 567.12: Poi egli ordinò uno brieve fasciato e legato con molte cerimonie; la mattina vegnente andò a casa la donna, alla quale non parve vedere uno judeo, ma più tosto uno angiolo del paradiso.

2 Manifestazione di rispetto e devozione per la divinità. || Solo in volgarizzamenti dal latino.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 22, pag. 345.12: La benignità è virtù disposta a far bene ad tutti per sua dolcieza. La religione è virtù che à cura di Dio, ed à cerimonia. La pietà è virtù per la quale coloro, che son congiunti di sangue e sono de una terra, si danno benivolo officio e diligente onore.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 18, pag. 408.5: Vedemmo certo con quanta cerimonia onoriate non solamente i vostri Iddii, ma ancora i forestieri riceviate.

[u.r. 21.10.2020]