CHIAVARE (1) v.

0.1 chiavai, chiavaleti, chiavar, chiavare, chiavata, chiavate, chiavato, chiavi, chiavollo, clavada.

0.2 Da chiave.

0.3 Stat. pis., 1304: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1304; Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.

0.7 1 Chiudere a chiave.

0.8 Sara Sarti 13.04.2002.

1 Chiudere a chiave.

[1] Stat. pis., 1304, cap. 62, pag. 697.23: Et ordiniamo che li consuli siano tenuti, in fra li mesi VI proximi dalla 'ntrata del loro officio, di fare exemplare in buone carte montonine vel caprette, lo Breve del comuno dell'arte predicta, et quello Breve in tavole legare, et coprire di chuoio vermilglio, et chiavare, secondo che li Brevi e libri chiavare si solliono...

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 873, pag. 285: [L'] imperadore contra lei ennegamente core, / el la mete in prexone en fundo d'una tore, / quella prexone è scura, no g'è lume nïente, / ell'è plena de vermi, de roschi e de serpenti, / la prexone fi clavada et ella sta là drento, / en quella tenebria en pene et en tremento.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 33.46, vol. 1, pag. 567: e io senti' chiavar l'uscio di sotto / a l'orribile torre... || È però plausibile il signif. di 'inchiodare' (v. chiavare 2) proposto da Chiavacci Leonardi, Commedia, vol. I, pp. 987-88.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 128, vol. 1, pag. 595.5: E giunto il detto conte in Pisa del detto mese di marzo, i Pisani, i quali aveano messo in pregione il conte Ugolino e due suoi figliuoli, e due figliuoli del conte Guelfo suo figliuolo, siccome addietro facemmo menzione, in una torre in su la piazza degli anziani, feciono chiavare la porta della detta torre, e le chiavi gittare in Arno, e vietare a' detti pregioni ogni vivanda, gli quali in pochi giorni vi morirono di fame.

- Fig.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 3, par. 10, pag. 111.25: Seneca a Lucillo. Quelle cose, che tu appari, chiavaleti nel petto, che non ne possano uscire quando verrai alla prova; ché non basta solamente averle in memoria, ma sono da mettere in opera...

[6] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 715.16: e sì come amore arde con disideroso fuoco le nostre midolle, così ficchi e chiavi li miei disii nello tuo animo. Io non romperoe i compagneschi patti per malvagitade...

[u.r. 28.04.2017]