CHIAVARE (2) v.

0.1 chiava, chiavandone, chiavar, chiavare, chiavaro, chiavarono, chiavasse, chiavata, chiavate, chiavati, chiavato, chiavò, chiavollo, chyavate, clavandumi, clavaru, clavarulu, clavata, clavate, clavati, clavato, clavatu, clavau, clavausi, java, javai, javao.

0.2 Da chiavo.

0.3 Poes. an. urbin., XIII: 2.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. prat., 1293-1306; Doc. pist., 1352-71; Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Passione lombarda, XIII sm.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Stat. tod., 1305 (?); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Attaccare, unire qualcosa mediante chiodi. 1.1 Applicare il ferro all'unghia del cavallo mediante chiodi; lo stesso che ferrare. 2 Trafiggere con chiodi. 2.1 Estens. Trafiggere con un coltello.

0.8 Sara Sarti 13.04.2002.

1 Attaccare, unire qsa mediante chiodi.

[1] Doc. prat., 1293-1306, pag. 221.29: Ancho demo a Pacino, p(er) una ista(n)ghetta che ssi chiavò ale cholo(n)ne p(er) rasughare le(n)çuola e pa(n)ni e sacha, s. J.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.19, pag. 622: Primeramenti percazave / d'aver bona e forte nave, / chi sea ben insartiaa / e de bon nozhé guijaa. / Java ben e cal[ca] e peiga / che no te possa cresce br[e]iga / per pertuso o per conmento / donde l'aigua intrase dentro; / ché per un sor pizen pertuso / visto ò gran lengno esser confuso.

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 9, pag. 34.12: Et lo salario de li dicti notarii sie scripto in una carta de montoni, a llecteri grosse, et ogni capitulo per sè; la quale carta sia chiavata in del muro de la Corte ove si tiene le notari, che ogni persona leggere la possa.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 301, vol. 2, pag. 466.2: apparecchiato uno ponte di legname, la notte vegnente di furto per loro fu posto in su la Guisciana al passo di Rosaiuolo, e chiavato; e passati i detti cavalieri e popolo assai di là, anzi che quegli di Cappiano e di Montefalcone se n'accorgessono.

[4] Doc. pist., 1352-71, Memoria allogagione tavola, vol. 1, pag. 157.29: A Zari di Cambini per fare la taula della testa del dicto altare sulla quale si dèno chiavare li dicti nove quadri dello ariento lib. iiij.

[5] ? Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 380, pag. 251.15: E però poni il tuo figliuolo ad a[rte] [od a] mestiero che la possa usare tutto il tempo de la sua vita, almeno tanto quanto à il senno naturale. Adunque ti guarda di non farlo segatore d'assi, o menatore di carro, e d'assai altri mestieri ti potre' dire, come fare agora o chiavaremaglie di coretto: ché nol può fare il segare e caricare del carro chi non è forte, e l'agora e' coretti non può fare chi perde il vedere in partita. || Non è ben chiaro il tipo di lavorazione a cui si fa riferimento.

- Fig.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 8.137, vol. 2, pag. 136: Or va; che 'l sol non si ricorca / sette volte nel letto che 'l Montone / con tutti e quattro i piè cuopre e inforca, / che cotesta cortese oppinïone / ti fia chiavata in mezzo de la testa / con maggior chiovi che d'altrui sermone, / se corso di giudicio non s'arresta».

1.1 Applicare il ferro all'unghia del cavallo mediante chiodi; lo stesso che ferrare.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 53.7, pag. 183: se lo caval chiavato ·non si richiede, / sormonta, ongnora più, lo suo dolore.

2 Trafiggere con chiodi.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 1.23, pag. 539: O dolçe fillo, tu mm'ài lassato / Sancto Iovanni in compangnia, / perké nne fos[s]e reconsolato / lo tristo core ked à Maria, / pensando como fusti legato / a la colunna, o spene mia, / e ccomo fusti in croce clavato / cun dui latruni in compangnia.

[2] Passione lombarda, XIII sm., 135, pag. 115: Su î la crux l'àn clavato / e de le spine incoronato / e dui latrone sì li fen dare, / Cristo avese in compagnia.

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 26, pag. 48.14: ché quando lo spiritale homo si rimembra che così alto signore volse discendere in del corpo della nostra donna e volse fare tutte le suggectione che homo dee fare a padre et a madre, e volse essere povero e digiuno e etiandio volse sufferire che elli fusseno date le collate e le gottate e sputato in faccia e smentito e batuto a la columna e iudicato a morte e posto in croce chiavato con acuti grossissimi...

[4] Stat. tod., 1305 (?), pag. 280.33: Ancho per l'ora della sexta ciaschuno dega dire V p. emperciò che en questa hora el nostro Salvatore humanamente fo chiavato nel ligno della vera croce.

[5] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 227, pag. 416: Or foss'io l'arcipresso a cui amiro, / che t'à levato in cotale alteçça! / teco sirei morta e chiavata, / et in grande pace sirei reposata; / ma la sperança veggio che m'è fallata / che so' da longa, et vivo in amareçça.

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 110.15: [35] Lo ferir del martello, lo resonar d'i chiovi quando hi fievan batui per strençe' per chiavar quelle tenerinne e preciose man contra 'l duro legno, vorreve senpre ch'el m'inpisse le oregie ch'ele no poessan uguir le male lengue.

[7] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 42, pag. 115: Ora comincio col segno beato / e dico che nell'anno di Dio mille / trecento sette poi che fu chiavato, / surser di guerra picciole faville / tra l'Isola di Rode, e di Turchia / robando lengne e tentando le ville, / bem che 'ntra loro usasser mercantia / ciaschuno stava pur coll'archo teso / sentendo dico alquanto de resia.

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 59.31: Guardirannu a mmi, lu quali clavaru in su la cruchi et plangirannulu comu plantu di figlu unigenitu, et duliranusi comu fu factu lu plantu di lu re Iosia mortu in lu campu di Magiedon, et fundi factu lu plantu in la chitati di Adremon...

[9] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 114.6, pag. 433: Perché sete turbati? / Pensier e cogitazion ne' cuor vostri / salgon, che v'han così scandelizzati. / Volete dunque c'ora vi dimostri / le man e ' piè che 'n croce fuor chiavati?

- Fig.

[10] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 262.12: Unde quanto è lo cristiano, in sé peccando mortalmente, ogni volta chiava Cristo in croce però che dà la cagione.

[11] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 4, pag. 43, col. 18.12: Questo perfecto amore chiava per molte pene e diversi dolori tutta in croce la creatura innamorata. Et la croce innamorata illumina, fortifica, dilata e infiamma l'anima a questo perfecto amore.

2.1 Estens. Trafiggere con un coltello.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 47, pag. 112.5: Vedendo questo Finees figliuolo di Eleazar, li andò drieto con uno coltello in mano ed intrò sotto lo paviglione. E, come li ebbe trovati insieme insù lo letto, li chiavò insieme con lo coltello. E Dio dall'altro lato n'ammazzò ventiquattromila.

[u.r. 16.03.2009]