CIANGHELLINA s.f.

0.1 cianghellina.

0.2 Da Cianghella.

0.3 Boccaccio, Corbaccio, 1354-55: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Gruppo d'opinione che si ispira al modello di vita teorizzato e praticato da Cianghella (citata nella Commedia come esempio di dissolutezza: cfr. Pd. XV, 128).

0.8 Rossella Mosti 23.04.2002.

1 Gruppo d'opinione che si ispira al modello di vita teorizzato e praticato da Cianghella (citata nella Commedia come esempio di dissolutezza: cfr. Par. XV, 128).

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 361-70, pag. 104.15: Egli ci è un'altra maniera di savia gente, la quale forse tu non udisti mai in iscuola tra le sette filosofiche ricordare, la quale si chiama «la cianghellina». [[...]] ha questo nome preso la nuova setta da una gran valente donna, la quale tu molte volte puoi avere udita ricordare, che fu chiamata madonna Cianghella, cui sentenzia, dopo lunga e seriosa disputazione, fu nel concilio delle donne discrete, e per conclusione posto: che tutte quelle donne le quali hanno ardire e cuore e sanno modo trovare d'essere tante volte e con tanti uomini quanti il loro appetito concupiscibile richiedea, erano da essere chiamate savie, e tutte l'altre decime o moccicose.

[u.r. 16.03.2009]