CUCCHIAIO s.m.

0.1 chucchiai, chuchiai, chuchiaj, cocchiare, coglari, cucchiaio, cucchiare, cucchiari, cucchiaro, cuchiai, cuchiaio, cugiá, cugial.

0.2 Lat. cochlearium (DELI 2 s.v. cucchiaio).

0.3 Glossario di Monza, X: 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.); Gloss. lat.-aret., XIV m.; Doc. fior., 1361-67.

In testi sett.: Glossario di Monza, X; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Nel mil. cugia(l) (cfr. 1[2]) è possibile che si sia verificato uno scambio di suffisso ‑arium / ‑ale.

0.7 1 Posata per mangiare costituita da una paletta concava fornita di manico. 1.1 Quantità contenuta in un cucchiaio, cucchiaiata.

0.8 Pär Larson 26.04.2002.

1 Posata per mangiare costituita da una paletta concava fornita di manico.

[1] Gl Glossario di Monza, X, 29, pag. 42: coglari: cotali...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quinquaginta curialitatibus ad mensam, 66, pag. 317 La sedesena apresso sí è con veritá: / No sorbïar dra boca quand tu mang con cugiá. / Quel hom e quella femena k'entro cugial forfoia, / Fa sí com fa la bestia ke mangia la corobia.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 26, vol. 1, pag. 225.6: egli uno giorno di ciò pensando alla marina, dispartito un poco dalli compagni, vide un fanciullo in su la piaggia allato al mare, lo quale con uno cucchiaio mettea l'acqua del mare in una picciola tana, la quale avea quivi fatta, e dicea, che vi volea mettere tutto il mare...

[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 298.6: hoc coclear, ris, el cuchiaio.

[5] Doc. fior., 1361-67, [1361], pag. 355.17: forchette d'ariento, quarantatre xliij; chucchiai d'ariento, quaranta xl; taglieri grandi d'ariento, tre iij...

[6] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 159, pag. 12: A noia m'è quando per più si pescha / inn iscodela, o d'alttro ch'è dintorno / chon li chuchiai vi si manucha in trescha.

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 116.19: Denanti li venivano scudella de preta storiate, lucente, piene de vidanna con zuccaro, latte de miennole, ova e spezie e risi. E sì teneva in mano uno cucchiaro d'aoro e fortemente devorava.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 178, pag. 444.21: tutti i Brunelleschi s'armarono per forma, che a Salvestro fu messa la gorgiera; e in quella mattina, andando a desinare, e avendo una scodella di ceci innanzi, e pigliandoli col cucchiaio, per metterseli in bocca, gli si misse giù per la gorgiera.

1.1 Quantità contenuta in un cucchiaio, cucchiaiata.

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 84, pag. 343.26: La mi[l]ça delo lupo seccata et trita, se alcuno la berae con vino dolce, uno cucchiaio per volta, vale contra dolore dela milça...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 53, col. 2.17: R(ecipe) appio, finocchi, ruta, berbena, bretonicha, agrimonia, pinpinella, trefoglio, salvia, eufragia, cilidonia, chamendreos, gherofanata an. m. I, pepe pesto XV grani, mele III chuchiai; e poi su peste in vaso di rami e tanta orina di fanciullo vergine che chuopri le dette cose...

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 70, pag. 186.11: Quando lu c. fosse in p(er)iculu di ciamora, voi de strangoraria, di oppilat(i)o(n)e delli nari, ch(e) nie(n)te giecte p(er) lla bocchia, allora della d(ic)ta beveratica li sia data tre cocchiare p(er) mesura de quillo liquore topido, infra li nara, ce sia gittatu lu primu dì, et dui cucchiare lu secundo dì et unu cucchiaro i(n) lo terço dì et mectase da entro delli nare...

[u.r. 03.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]