CUPIDITÀ s.f.

0.1 chupidità , cupedetate, cupeditate, cupiditá, cupidità , cupiditade, cupiditadi, cupiditae, cupiditate, cupiditati, cupudità .

0.2 Lat. cupiditas, cupiditatem (DEI s.v. cupido).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. sen., 1324; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. cupidità d'avarizia 1.2.

0.7 1 Desiderio eccessivo e incontrollato, brama, avidità. 1.1 [Come personificazione del vizio]. 1.2 Locuz. nom. Cupidità d'avarizia: avidità. 2 Desiderio carnale, libidine. 3 Plur. Fig. Ricchezze, beni.

0.8 Pär Larson 15.05.2002.

1 Desiderio eccessivo e incontrollato, brama, avidità.

[1] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 20.13: Et là dove dice «cupiditade» intendo quel vizio ch'è contrario di temperanza; e questo vizio ne conduce a disiderare alcuna cosa la quale noi non dovemo volere, et inforza nel nostro animo un mal signoraggio, il quale nol permette rifrenare da' rei movimenti.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 133.7: Se vuoli essere ricco, non crescere l'avere, ma menoma la cupidità e lo volere.

[3] Gl Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 34.8: E anche si dice: tre cose son contrarie al consiglio; fretta, ira e cupidità , cioè desiderio di guadagnare.

[4] Poes. an. urbin., XIII, 32.28, pag. 611: ké la cupedetate, / la superbia e le pompe / amore guasta e rrumpe - e ffa smarrire.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 17, pag. 38.6: Questo serpente si è simigliato a una qualitade de gente che sono piene d'avaritia e di cupiditade che non puono mente al ditto d'alcuno buono predicatore...

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 215.16: In l'anno del Segnor DCCCXXVI Lyo Quarto imperà anni V per sí. Questo, conzò fosse che lu ardesse in cupiditade, el desiderava la corona de una chiesia, la qual aveva carbonculi; e conzò fosse cossa che lu la portasse in cavo, siando lu presa la fevra, el morì.

[7] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 9, pag. 78.9: La cupidità è uno disordinato amore del mondo, amare et intendere alle ricchesse, ai dilecti, ad molti beni del mondo, per la qual cosa l'anima inferma: ché quinde si fanno li peccati mortali, quinde li spergiuri, quinde vegnono tutti li mali.

[8] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 187, pag. 132.24: Illi dén cantare la messa per honore de Deo e per la soa salvatione e per salvatione de tuta la cristianitade. Ma la grande partia de lor la canten per cupidità de guadagno e per fi honoradi da la zente.

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.678, pag. 177: L'atra è cche la caritae mor / chi in lo proximo aver se sor, / e poi induxe a tuti mar. / E tuto zo fa mar pensar, / che de ognucana iniquitae / raixe è la cupiditae.

[10] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 15, pag. 249.2: molti de la detta Arte di Chiavari cominciano a lavorare il lunedì mattina, innanzi che vadano a la chiesa o a offizio divino, la qual cosa è molto isconvenevole a ogne buono cittadino, et è segno di poca divozione verso di Dio e di Sancti suoi, e di troppa cupidità ...

[11] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 13.1555, pag. 222: Cupidità soverchia in acquistare / In ogni modo, pur che possa avere, / E ritenendo quel che deve dare: / Per questi effetti l'uomo è detto avaro...

[12] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 521.11: Questo grandissimo tesauro per l'avarizia del mondo e per la cupiditade, la qual'è madre di tutti li mali, molti grandi e potenti lo volsero provare d'avere, ma per gli forti incantamenti in luogo di tesauri riceveano morte finale.

[13] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 41, pag. 169.31: Li peccati adunca pichulj e ligeri, li quali si rimìctunj pir lu focu de lu Purgatoriu, su comu parlari paroli occiusi, troppu ridiri disurdinatamenti, alcuna cupiditati et avaricia pichula, la quali àvinu li pirsunj di li cosi e de la cura de la casa...

[14] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 53.19: li nostri antiqui pensavanu que eciandeu la cupiditati di aviri filyoli non se divia prepuniri a la fidi di lu matrimuniu.

[15] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 13, par. 1, vol. 1, pag. 371.30: la sfrenata cupidità degl'uomene e 'l nocevele apetito degl'uomene de fuore dagl suoie termene sirìa sbandita se la podestà de la giuredictione esso non regolasse de certe termene...

[16] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 31, pag. 597.29: La cecità de l'avaricia e l'improbità della cupidità da fir dampnata, in tanto ha occupato li animi d'alcuni già se fa dì passati...

[17] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 265.16: Dirò de Acheronte, bene ch'io n'abbia tocato suso ancora, per più dichiare. Dice Macrobio che questo fiume non è altro che ardore overo incendio de ira e de cupidità la quale li omini hanno nel mondo: cossì in lengua greca.

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 77.20: Chillo re misero, repriso per la cupeditate dell'auro, fece occidere chillo Pollidario e sotterrarelo ad una plagya de la terra soa.

1.1 [Come personificazione del vizio].

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 122, pag. 328: Co· la Superbia iongnese, là 've unqua ène, Elatione / et ria Cupiditate: / queste so' capitanee de le Maledictione / et de omne Iniquitate.

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 24, pag. 62.18: Li membri de la Fellonia si è Paura et Avarizia e Cupiditate.

1.2 Locuz. nom. Cupidità d'avarizia: avidità.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 1, pag. 94.10: vv. 100-102] Conciosiacosa che per voler di Dio ciascuno animale da' corpi celestiali, cioè dalle stelle, abito e forma comprenda, però il lor effetto cosí qui è da interpretare che, secondo quello che visibilmente appare, la presente umana età piú della cupidità dell'avarizia che d'altra impressione aver mostra, e quest'è quello che nelle presenti parole se tocca...

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 14.12: «Et kista Dido avia unu sou frati ki si chamava Duru, lu quali tynia lu regnu di Tyria, et, motu per cupiditatidi avaricia et eciamdeu fidandusi di sua soru, chilatamenti auchisi a lu dictu Sicheu...

[3] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 30, pag. 692.19: Arrigho era venuto della Magnia in Italia per liberâgli d'ogni tirannia e che la loro chupidità e avarizia non volle sofferire a volersi lasciare liberare di tanta servitù, in quanto ella è sottoposta solo per questa chupidità d'avarizia.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 50.22: E plu fiate alcune cavalleruse et usate persune et ardite, da diversi parte de lo mundo, per mundana cupiditatede avaritia, la quale èy matre de omne male, sì nce andaro per l'acquistare e a la fine, no nce potendeno resistere per la impugnatione dell'arte, tutti nce foro morti.

2 Desiderio carnale, libidine.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 11, pag. 109.11: Anco ci fue la cupidità , la quale è nella carne; et questa anco fue qui. Et peccoe questa femina in cupidità in cinque sensi del corpo.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 3, 70-81, pag. 98, col. 1.2: et appellalo Karon, el qual significa la volontade carnale, comme avere cupiditade o ver concupiscencia d'ogni delettacione carnale ...

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 2, pag. 202.11: Diciassette anni fui meritrice pubblica, e sì disonesta e libidinosa, che non m'inducea a ciò cupidità o necessità di guadagno, come suole addivenire a molte, ma sola cupidità di quella misera dilettazione...

[4] Doc. perug., 1351-60, [1359], pag. 14.7: Inprima che niuna meretrice forestiera la quale el corpo suo averà desposto a carnale cupidità per cagione de recevere guadagno, ne ancho alcuna piubeca meretrice de la Cità overo contado de Peroscia, la quale piubbecho e palese a onne persona indiferentemente cometesse el corpo suo per quisto guadagno fare e recevere, possa stare habitare...

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 49.28: Amore, vedendo che gli uomini tutti per naturale cupidità s'accendevano in amore di persona da loro generazione diversa, pensò che non era bello incominciamento mettersi contro e costrignere ad amare subitamente la persona ch'è amata...

3 Plur. Fig. Ricchezze, beni.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 275.34: questa quinta parte è bagnata dal detto fiume, a denotare che lli pastori della Chiesa di Dio non solamente nelle superiali cose da[nno] regola, ma eziandio nelle cupiditadi temporali hanno grande possessioni; e fue lo suo cominciamento, quando Gostantino la dotòe.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Antiprologo, pag. 3.4: in Tebe fu un grande filosofo anco di molto avere, che ebbe nome Crate, il quale essendo in mare per andare ad Atene a filosofare e avendo seco gran tesoro, gittollo in mare dicendo; andate in profondo o male cupiditadi, che io voglio innanzi profondare voi, che voi profondiate me.

[u.r. 02.12.2020]