INTRALASCIARE v.

0.1 entralasare, entralassare,entralasata, entralasato, entralasava, intralasci, intralascia, intralasciare, intralasciarono, intralasciata, intralasciatala, intralasciate, intralasciati, intralasciato, intralasciava, intralasciò, intralassar, intralassassi, intralassata, 'ntralasciano, 'ntralasciata.

0.2 Da intra e lasciare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342;Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Trascurare. 1.1 Omettere (in un discorso, un'esposizione). 2 Interrompere; lasciare o trascurare temporaneamente qsa. 3 Abbandonare, interrompere, lasciare definitivamente. 3.1 Rompere, considerare nullo (una promessa, un patto). 4 Lasciar libero, liberare (un prigioniero). 5 Lasciare (in locazione?).

0.8 Gian Paolo Codebò 14.02.2002.

1 Trascurare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 41.23: neuno puote essere filosofo se non ama la sapienzia tanto ch'elli intralasci tutte altre cose e dia ogne studio et opera ad avere intera sapienzia.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 15.5: tenendu li Franciski assizatu lu Capitoliu, nin per aventura lu sacrificiu constitutu a quillu linnagi de Fabiu se intralassassi, issu se cinsi a ritu de homo Gambinu et [...] pervinni a la colli Quirinali, uvi se facianu li sacrificij...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 12, vol. 1, pag. 380.28: I mali cominciarono per la fame, o che le biade fallissero quell'anno, o che per la dolcezza de' concilii e della città, il lavorio de' campi fosse intralasciato...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 48, pag. 29.17: Ma non credo l'autore questo intenda qui, ma più tosto, per difetto delli nostri ingegni, i libri di Virgilio essere intralasciati già è tanto tempo che la chiara fama di loro è quasi perduta o divenuta più oscura che essere non solea. || L'es. potrebbe classificarsi anche in 2.

1.1 Omettere (in un discorso, un'esposizione).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 118.6: sì ridicerà elli brevemente sopra la questione traslativa, della quale fue assai detto in adietro, per dire alcuna cosa che là fue intralasciata.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), Proemio, pag. 18.20: Ma perché alquanto appaia più questa verità manifesta, non mi fia grave, né il voglio intralasciare, come che altrove più che qui si distenda, che avvenuto mi sia, a dichiarazione di tanto errore, dopo la vostra partenza.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. V, cap. 3, vol. 1, pag. 221.18: Torneremo alle novità che furono in Firenze in questo tempo che noi avemo intralasciato per seguire nostro trattato.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 183, pag. 93.10: e quinci prendere certeza, se alcuna cosa allegorizando è omessa, quella non per negligenzia, ma per non conoscere che oportuna vi sia l'allegoria, essere stata intralasciata.

2 Interrompere; lasciare o trascurare temporaneamente qsa.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), Proemio, pag. 20.17: sentendomi la via chiusa del rivedervi per la cagione mostrata, alle lacrime intralasciate ritorno.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 88, pag. 337.24: cosìe abbracciati si riposarono in uno ricco e nobile letto, e quivi cominciâro a usare la grande gioia intralasciata; e in quella notte, non dormirono niente per fino al mattino.

[3] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 148.3: Creder si dee lui non senza fatica aver la 'ntralasciata fantasia ritrovata...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 49, pag. 277.4: egli li stanchi e ricusanti per tedio e per fatica, ora pregando e ora gastigando raccese, egli coloro che fuggivano rivocò e la intralasciata battaglia in parecchi luoghi restituì.

3 Abbandonare, interrompere, lasciare definitivamente.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 8.3, pag. 17: A renformare amore e fede e spera / e bon conforto entra noi, bella gioia, / e per intralassar corrotto e noia, / e che 'n trovar lo saver meo non pera, / me sforzeraggio a trovar novel sono.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 45.12, pag. 163: Dolce mio amore, ti prego che da voi io non sia intralasciato...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 57, pag. 699.28: Guiglielmo Borsiere [...] visse sì lungamente che mostra che a' suoi tempi quella usanza vedesse, e così ancora la vedesse intralasciata.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 13, pag. 115.24: Trapassato il fiume d'Aniene, tre miglia vicino di Roma puose il campo, ultimamente alle mura stesse e alle porti andò, e di torre loro Roma mostrò, se essi non levassero l'assedio da Capova. E però non lo intralasciarono.

3.1 Rompere, considerare nullo (una promessa, un patto).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 104, vol. 2, pag. 442.29: li Catalani intralasciata loro promessa fe', sanza alcuna pietà o misericordia davanti a Melazzo e messer Niccolò e tutti li suoi compagni tagliarono a pezzi.

4 Lasciar libero, liberare (un prigioniero).

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 956, pag. 64: «Ke piace mo' de fare a voi / de questi presi anbedoi? / Quale ve place plu de fare, / mo' lo brigo d'entralasare».

5 Lasciare (in locazione?).

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 50, par. 31, vol. 1, pag. 203.20: E che ciascuno el quale vorrà per lo tenpo che verrà piscionare overo piscionerà alcuna casa overo camora overo luoco non asegnata, né scricta overo la quale per piscione overo arte adoperare enn essa entralasata fosse suta, sia tenuto e degga enfra el mese puoie che essa casa, camora overo luoco piscionerà asegnare agl'ofitiagle de l'armario del dicto catastro...

[u.r. 04.09.2019]